Un’edizione che ha volato alto
Giunto alla XVII edizione, ancora una volta il Ravenna Nightmare Film Fest si è presentato ricco di contenuti: oltre alle ormai classiche sezioni in concorso, si sono consolidate le sezioni dedicate allo showcase Emilia Romagna ed Ottobre Giapponese e si è aggiunta la Contemporanea. Il festival è stato inoltre impreziosito quest’anno dalla presenza di due film-maker d’eccezione, il Premio Oscar Jean-Jacques Annaud e Liliana Cavani.
A Jean-Jacques Annaud, di cui è stato proiettato Il nemico alle porte che ha aperto ufficialmente la rassegna, è stato conferito il premio Anello d’Oro Special Edition; a Liliana Cavani è andato invece il premio Medaglia al Valore ed ha riscosso grande successo in sala la proiezione del classico Il portiere di notte.
Questi invece i premi assegnati al concorso:
– Anello d’oro al miglior lungometraggio per Nathan’s Kingdom (USA, 2018) di Olicer Muñoz;
– Anello d’argento al miglior cortometraggio a Skin (USA, 2018) di Guy Nattiv;
– Premio della Critica, assegnato dalla giuria composta da giornalisti e professionisti del settore audiovisivo, a Les Garçons Sauvages (Francia, 2017) di Bertrand Mandico
Nella sezione Lungometraggi, notevole il vincitore Nathan’s Kingdom, fantasy oscuro che tocca un argomento delicato quanto attuale quale la difficile gestione familiare di un ragazzo autistico e lo trasporta in una dimensione fantastica, focalizzando l’attenzione sul legame tra il ragazzo e la sorella minore, sua unica amica; potente ed attuale il danese Sons of Denmark diretto da Ulaa Salim, che mostra cosa potrebbe accadere in un Paese dove le tensioni etniche sono alle stelle ed il potere viene preso da un leader razzista; inquietante il mockumentary messicano Feral di Andrés Kaiser, dove tra le montagne di Oaxaca un sacerdote psicanalista tenta di reintegrare nella società dei bambini selvaggi; bello quanto angosciante il thriller-horror western The Wind, in cui soprannaturale e umana pazzia si alternano e si confondono senza soluzione di continuità.
Spettacolari poi le proiezioni della sezione Contemporanea; dal thriller punk post apocalittico 9 Doigts di F. J. Ossang, al maestoso e vagamente “tarantiniano” Once Upon a Time in London di Simon Rumley fino all’irriverente, ironico ed intelligente Hail Satan? di Penny Lane, documentario sul The Satanic Temple, movimento libertario più che religioso.
Della sezione Showcase Emilia Romagna non si può non menzionare Rwanda di Riccardo Salvetti; tra cinema e racconto teatrale, ci descrive con empatia il genocidio del Rwanda del 1994 attraverso gli occhi della tutsi Cecile e del giovane hutu Augustin.
Poetiche ed imperdibili infine le proiezioni dedicate all’Ottobre Giapponese; dallo splendido Falò all’alba di Koichi Doi, che descrive il tramandarsi della tradizione del teatro Kyogen della famiglia Okura, suoi interpreti da 650 anni, ai due cortometraggi animati di Okamoto Tadanari, La ballata magica della volpe e Un ristorante con molte richieste. Se questi appena citati entrano nel cuore del Giappone, mostrandocene l’affascinante cultura e tradizione, un posto a parte merita invece Haiku on a Plum tree diretto da Mujah Maraini Melehi, incantevole e delicato viaggio nella memoria che descrive un Giappone gentile che sa essere feroce nel momento della prigionia giapponese di Fosco Maraini e Topazia Alliata durante la seconda guerra mondiale.
Evento di chiusura della XVII edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, l’italiano The Nest di Roberto De Feo, ambientato in una villa da incubo. Nightmare, incubo; ma quest’anno gli incubi si sono differenziati, spaziando oltre il classico horror: the Dark side of movies ha toccato infatti il lato oscuro dell’anima umana.
Michela Aloisi
Riepilogo recensioni per sezione della XVII edizione del Ravenna Nightmare Film Fest
Concorso Internazionale Lungometraggi
Feral di Andrés Kaiser
Ira di Mauro Russo Rouge
Les garçons sauvages di Bertrand Mandico
Murder Me, Monster di AlejandroFadel
Nathan’s Kingdom di Olicer J. Muñoz
Sons of Denmark di Ulaa Salim
The Wind di Emma Tammi
Anteprime Internazionali
Once Upon a Time in London di Simon Rumley
Concorso Internazionale Cortometraggi
Skin di Guy Nattiv
Contemporanea
9 Doigts di F.J. Ossang
Hail Satan? di Penny Lane
Ottobre giapponese
Falò all’alba di Koichi Doi
Haiku on a Plum Tree di Mujah Maraini Melehi
Nightmare d’Essai
5 è il numero perfetto di Igort
Showcase Emila-Romagna
L’ultima notte di Francesco Barozzi
Rwanda di Riccardo Salvetti
Evento di chiusura
The Nest di Roberto De Feo
Approfondimenti
Intervista a Riccardo Salvetti