
Tra la terra e il cielo
Nonostante l’epilogo troppo permeato di sentimentalismo, l’opera dell’indiano Neeraj Ghaywan si fa apprezzare per le poetiche atmosfere.
Nonostante l’epilogo troppo permeato di sentimentalismo, l’opera dell’indiano Neeraj Ghaywan si fa apprezzare per le poetiche atmosfere.
L’ultimo lavoro di Roberto Minervini – presentato al Festival di Cannes 2015 – come sempre osserva senza compromessi il lato nascosto dell’America.
Il grande Takashi Miike non si smentisce: tra yakuza movie, horror e puro surrealismo anche l’ultima fatica coglie nel segno. Al Festival di Cannes 2015.
Il grande Hou Hsiao-hsien si cimenta nel genere wuxia, adattandolo straordinariamente al proprio inimitabile stile. In concorso a Cannes 2015.
Diseguale, affascinante, ora ridondante e ora capace di folgorarti con un’inquadratura o una frase: il nuovo film di Sorrentino è come farsi un giro sulle montagne russe; anzi, svizzere.
Dal concorso ufficiale di Cannes 2015 l’ennesimo, superbo, film di Jia Zhangke, profondissima riflessione sullo scorrere del tempo.
Kiyoshi Kurosawa torna a temi tipici del cinema giapponese, declinandoli in modo sempre molto personale. Al Festival di Cannes 2015.
L’autore thailandese Apichatpong Weerasethakul – già vincitore della Palma d’Oro nel 2010 – regala alla platea di Cannes l’ennesimo gioiello,
George Miller rimette mano alla saga universalmente conosciuta di Mad Max, riuscendo pienamente ad aggiornarla ai tempi. Al Festival di Cannes e in sala.
Solo in apparenza lontana dal suo cinema abituale, l’ultima opera di Matteo Garrone è in realtà perfettamente organica alla sua visione d’autore. A Cannes e in sala.