Thriller ed horror nel Far West
In concorso alla 17a edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, The Wind di Emma Tammi è un thriller soprannaturale con punte horror ambientato alla fine dell’800 nelle terre selvagge dei confini occidentali degli Stati Uniti d’America. La protagonista, Elizabeth, è una colona tedesca che vive in una fattoria isolata nel mezzo della prateria; in un incessante oscillare tra passato e presente, tra ricordo e realtà, la storia si dipana in un continuo rivelarsi come in un gioco di carte, per arrivare a quella che potrebbe essere l’epifania conclusiva. Potrebbe; perché il dubbio tra effettive presenze soprannaturali e umana pazzia aleggia ancora alla fine del film, lasciando la scelta interpretativa allo spettatore.
L’incipit di The Wind è già un perfetto horror: a una donna ferita a morte viene praticato da un’altra donna un cesareo improvvisato da cui nasce un bimbo anch’esso morto; da qui i personaggi iniziano a delinearsi, descritti in continui flashback della protagonista Lizzy. Scopriamo cosi l’esistenza di un marito, Isaac, di un figlio nato morto, Samuel, di una coppia di vicini, Emma e Gideon, di un misterioso Reverendo, mentre ritmi dilatati raccontano di tradimenti reali o immaginati, di demoni della prateria la cui presenza è avvertita solo dalle due donne, di fantasmi visibili ed oscure presenze. Un’atmosfera da thriller metafisico che pervade tutto il film, mentre il mistero si infittisce sempre più e soffia impetuoso un vento soprannaturale.
Scritto da Teresa Sutherland e diretto da Emma Tammi, ben interpretato dalle due protagoniste Caitlin Gerard e Julia Goldani Telles, The Wind è un film al femminile; la regista scava nelle paure inconsce della sua protagonista, amplificate dall’isolamento in una pianura aspra e selvaggia del Far West, le rende reali e le porta al limite estremo.
E se pur l’introspezione desiderata rimane a volte in superficie ed il paesaggio claustrofobico è appena accennato, fatta salva la presenza di misteriosi lupi, la Tammi, supportata anche da una buona colonna sonora, riesce comunque a creare un’atmosfera da brividi e momenti di puro terrore fino alle splendide e angoscianti immagini conclusive.
Michela Aloisi