
(Re)Visioni Clandestine #47: Grazie zia
L’esordio di Salvatore Samperi, in pieno “sessantotto” tra ribellione ed erotismo, finisce sotto la lente della nostra rubrica “revisionista”.
L’esordio di Salvatore Samperi, in pieno “sessantotto” tra ribellione ed erotismo, finisce sotto la lente della nostra rubrica “revisionista”.
Pregi e difetti del titolo cult diretto da Sergio Martino nel 1983 finiscono sotto la sguardo attento della nostra rubrica “revisionista”.
Comicità erotica alla bavarese sotto lo sguardo della nostra rubrica “revisionista”, grazie al lungometraggio fine anni settanta di Franz Marischka.
L’ambizioso tentativo erotico del regista spagnolo José Ramón Larraz, datato 1978, finisce nel mirino della nostra rubrica “revisionista”.
La serie B di culto finisce sotto la sguardo della nostra rubrica “revisionista”, con l’accoppiata William Lustig e Larry Cohen in piena azione horror.
Uno dei più “celebri” decamerotici anni settanta – diretto da Bitto Albertini – finisce sotto lo sguardo della nostra rubrica “revisionista”.
Alla ricerca del porno perduto: i riflettori della nostra rubrica “revisionista” sono puntati sull’antico film di Mario Salieri con la diva Moana Pozzi.
Lo scult assoluto diretto da Gianfranco Parolini (alias Frank Kramer) nel 1976 finisce nell’acuto mirino della nostra rubrica “revisionista”.
Il film di Ettore Scola, uno dei “mostri sacri” del cinema italiano, finisce sotto la lente d’ingrandimento della nostra rubrica revisionista.
L’horror di sculto datato 1973 e dalla paternità misteriosa fiinisce sotto l’implacabile sguardo della nostra rubrica “revisionista”.