Otto e più sfumature di noir
Nemmeno il tempo di rifiatare e di ricaricare le batterie dopo le fatiche del 35° Torino Film Festival che sbarcati in quel di Milano ci siamo subito tuffati in un’altra importante kermesse cinematografica, ossia il Noir in Festival, alla sua seconda edizione (delle ventisette complessive) consecutiva in terra lombarda dopo l’addio alla storica cornice di Courmayeur. La manifestazione diretta da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri (in collaborazione con Gianni Canova) ha trovato ancora una volta ospitalità nella città meneghina e in quella comasca, in una sette giorni (dal 4 al 10 dicembre 2017) davvero ricca di appuntamenti interessanti (incontri, eventi e dibattiti) e di tante proiezioni.
Ovviamente la nostra attenzione è stata principalmente rivolta alla parte cinematografica del programma, ma ciò non ci ha impedito di partecipare nel corso delle giornate del festival ad alcuni appuntamenti di quella letteraria, a cominciare dall’affollatissimo incontro del 6 dicembre nella sala polifunzionale della Fondazione Giacomo Feltrinelli con la celebre scrittrice canadese Margaret Atwood, autrice del best-seller “The Handmaind’s Tale” (dal quale sono state tratte l’omonima pellicola del 1990 di Volker Schlöndorff e la fortunata serie televisiva ideata da Bruce Miller), alla quale per l’occasione è stato consegnato il prestigioso Raymond Chandler Award 2017; per finire con la premiazione del Premio Scerbanenco per il miglior romanzo giallo italiano 2017, che per la cronaca è andato a “Lissy” di Luca D’Andrea.
E di premi ne sono stati conferiti anche nella parte della line up dedicata alla Settima Arte, che ha visto otto lungometraggi in anteprima italiana contendersi l’ambito Black Panther, andato più che meritatamente alla pellicola della coppia basca Jon Garaño e Aitor Arregi, Handia. Il palmares del Noir in Festival, dunque, parla ancora una volta spagnolo, dopo che nell’edizione 2015 Anacleto, agente secreto di Javier Ruiz Caldera si era aggiudicato il premio per il miglior film ed El hombre del las mil caras di Alberto Rodriguez la menzione speciale della giuria nell’edizione 2016. Menzione che quest’anno, invece, la giuria internazionale composta dalla regista SJ Clarkson, il critico Cédric Succivalli, il fotografo Pedro Usabiaga e i due attori Lorenzo Richelmy e Sara Serraiocco, ha deciso di assegnare a You Were Never Really Here di Lynn Ramsey, mentre il premio per la migliore interpretazione a Fares Fares per il ruolo del detective Noredin in The Nile Hilton Incident di Tarik Saleh. Ma non è tutto, perché nel palmares complessivo della 27esima edizione appena conclusa figurano altri riconoscimenti andati a film presentati nel corso delle giornate milanesi e comasche, ossia il Premio Claudio Caligari al miglior film noir italiano uscito nel 2017 (assegnato da una giuria popolare di giovani studenti e di appassionati) a Gatta Cenerentola e il Mercurius Prize a Marlina the Murderer in Four Acts di Mouly Sourya, ma anche ad alcuni illustri ospiti che le hanno animate, tra cui il Noir Honorary Award ad Abel Ferrara e il Premio Luca Svizzeretto ad Enzo G. Castellari.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezioni del Noir in Festival 2017
Concorso
You Were Never Really Here di Lynn Ramsey
Madame Hyde di Serge Bozon
The Nile Hilton Incident di Tarik Saleh
Marlina the Murderer in Four Acts di Mouly Sourya
Burn Out di Yann Gozlan
Euthanizer di Teemu Nikki
Fuori concorso
My Cousin Rachel di Roger Michell
Wonderstruck di Todd Haynes
Eventi Speciali
Il demone di Laplace di Giordano Giulivi
Premio Claudio Caligari
Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone
Omicidio all’italiana di di Maccio Capatonda
La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi
Falchi di Toni D’Angelo
I figli della notte di Andrea De Sica
Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
Ammore e malavita di Marco e Manetti
Monolith di Ivan Silvestrini