La grande animazione torna a Conversano
Con un curriculum di tutto rispetto e quindici fortunate edizioni alle spalle, caratterizzate da una crescita evidente, graduale e continua, Imaginaria – International Animated Film Festival è diventato a tutti gli effetti uno degli appuntamenti imprescindibile nel circuito festivaliero estivo per gli amanti dell’animazione d’autore e del cinema in generale. Per questo abbiamo deciso di tornare per il secondo anno consecutivo in quel di Conversano, perla nell’entroterra barese, per raccontarvi in presa diretta la 16esima edizione della kermesse fondata e diretta da Luigi Iovane, prodotta dal Circolo del Cinema Atalante e dall’Apulia Film Commission, ma stavolta nelle vesti di media partner per sottolinearne ancora di più il valore e l’importanza.
Sono oltre 100 i film selezionati tra concorso, fuori concorso e retrospettive, provenienti da ogni angolo del pianeta, che come i tasselli di un puzzle sono andati a comporre la line up di questa nuova edizione, in scena dal 21 al 25 agosto 2018 sugli schermi allestiti nel Complesso medievale di San Benedetto e nella adiacente piazzetta Sturzo, quest’ultima sede della sezione Imaginaria Kids dedicata ai bambini e ragazzi. Un’occasione unica per poter ammirare opere visionarie, surreali, oniriche, irriverenti, astratte ma anche di approfondimento su tematiche sociali o politiche. Non mancheranno inoltre gli eventi collaterali con mostre, laboratori per bambini, letture animate, incontri d’autore ed ospiti internazionali.
Anche quest’anno, tra i tantissimi lavori pervenuti (2.500) e selezionati dal comitato organizzativo (99) per le sezioni competitive ben 59 saranno presentati in anteprima italiana, testimonianza tangibile dei numeri record e dell’attenzione rivolta dagli autori internazionali alla manifestazione pugliese. A decretare i vincitori una giuria di prestigio composta da Luca Raffaelli, Spela Cadez e Barbara Canepa che avrà il compito di premiare il miglior corto in concorso (Best Animated Short Film) e il miglior corto realizzato dagli allievi delle scuole di cinema d’animazione (Best student animated short film) ed infine una chicca del festival ovvero la “Giuria dei Bambini” che assegnerà il premio “Best animated short film for kids”. Tra le anteprime figurano Woody & Woody di Jaume Carrió, vincitore del Premio Goya 2018, che propone un tributo al grande cineasta newyorkese, con dialoghi frenetici impregnati di ironia e arguzia e con disegni a tratti vibranti che sembrano muoversi al ritmo del jazz. Fresco del Primo premio ad Annecy 2018 è Bloomstreet 11 di Nienke Deutz un ritratto delicato sui tempi adolescenziali della pubertà. Love He Said di Inès Sedan, film ibrido tra il poema visivo e il documentario, tra il mondo surreale e la realtà, che invita lo spettatore a immergersi nell’anima di uno scrittore di protesta, cinico e volgare, come Charles Bukowski. Sempre da Annecy arrivano Cyclists del croato Veljko Popovic, commedia ispirata all’arte di Vasko Lipovac, che con colori vivaci e un tocco erotico cattura lo spirito di una piccola città mediterranea e Mermaids and Rhinos di Viktoria Traub, storia di Matilda, una ragazzina di otto anni la cui vita è segnata da visioni surreali che legano la sua famiglia a personaggi grotteschi e bizzarri in un’atmosfera di malinconia, desiderio, passione e tristezza; lo svizzero Travelogue Tel Aviv di Samuel Patthey, film autobiografico, un taccuino empatico, in cui un giovane studente d’arte di origine svizzera, attraverso il disegno, imparerà ad analizzare e a liberarsi delle contraddizioni di un paese come quello di Tel Aviv e l’italiano Mercurio di Michele Bernardi, film che ci riporta indietro nel periodo della dittatura fascista e che racconta di un giovane uomo che soltanto grazie alle passioni che coltiva da bambino, riesce a sfuggire alla condizione di alienazione fisica e mentale a cui sottoponeva la dittatura. Per chiudere con Out of Touch di Arash Akhgari, che esplora la condizione dell’uomo in cerca di una via d’uscita al di là della routine quotidiana.
Ma Imaginaria non è solo animazione sulla breve distanza, perché nel cartellone della cinque giorni conversanese troveranno spazio anche dei lungometraggi da non perdere, che hanno fatto parlare di sé nel corso della stagione, a cominciare da La casa lobo dei video artisti cileni Cristobal León e Joaquín Cociña, una pellicola sperimentale a passo uno che richiama Švankmajer e i fratelli Quay, surreale, onirica, minuziosamente caotica. Un’immersione nella storia cilena, tra gli orrori della dittatura, in quel terribile buco nero che è stato il Cile di Augusto Pinochet, vincitrice del Premio Caligari per il miglior film della sezione FORUM alla Berlinale 2018 e della Menzione Speciale della Giuria ad Annecy 2018. Per chiudere con The Breadwinner di Nora Towney, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice canadese Deborah Ellis (pubblicato in Italia con il titolo “Sotto il burqa”), primo libro della cosiddetta trilogia di Parvana. La protagonista è proprio lei Parvana, una bambina afghana di 11 anni che si trova ad affrontare la responsabilità di prendersi cura della sua famiglia in seguito all’arresto del padre, inviso ai talebani. Un’opera intensa e struggente che riesce a raccontare in modo incisivo la storia di un’infanzia dolorosa, attraverso l’innocente punto di vista di una bambina, sullo scenario di un terribile conflitto.
Fuori concorso che si arricchisce anche di un omaggio sentito e doversoso a Isao Takahata, scomparso il 5 aprile scorso, e al suo universo fatto di bambini, principesse e scorci di vita quotidiana. Al maestro dell’animazione nipponica il festival dedicherà un’imperdibile retrospettiva contenente alcune delle sue creazioni: da Panda Go Panda a Goshu il violoncellista, da Pioggia di ricordi a Pom Poko, passando per I miei vicini Yamada e il più recente La storia della principessa splendente. Non ci resta che invitarvi a seguire il festival con noi e augurarvi tante buone visioni.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezioni della 16esima edizione di Imaginaria
Animated Future Film
Big Fish & Begonia di Xuan Liang e Chun Zhang
Loving Vincent di Dorota Kobiela e Hugh Welchman
The Breadwinner di Nora Towney
Somalia94 – Il caso Ilaria Alpi di Marco Giolo
La casa lobo di Cristobal León e Joaquín Cociña
Animated Short Film
59 Seconds di Mauro Carraro
Tweet-Tweet di Zhanna Bekmambetova
The Wayward Kite di Yuting Hsueh
La nostra storia di Lorenzo Latrofa
Cyclists di Veljko Popovic
Mercurio di Michele Bernardi
Woody & Woody di Jaume Carrió
Bloomstreet 11 di Nienke Deutz
The N.A.P. (not a problem) di Adolfo Di Molfetta
Retrospettiva Isao Takahata
La storia della principessa splendente
Diari di bordo