Dall’edizione 2023 alcune vivaci cartoline, relative a concorso, vincitori ed eventi speciali
Un anno speciale, per noi e per Bergamo. Potrebbe essere sintetizzata così l’esperienza oltremodo positiva rappresentata dal 41° Bergamo Film Meeting.
E le ragioni di cotanto entusiasmo vanno rintracciate senz’altro nei recenti, turbolenti trascorsi non soltanto del festival, ma dell’intera società italiana. Con il Bergamo Film Meeting è difatti risbocciato un idillio interrottosi per fattori esterni qualche anno fa. Almeno per quanto riguarda la partecipazione “in presenza”. Già nel 2020 avremmo dovuto essere in Lombardia, ma la regione (al pari di qualsiasi altra parte d’Italia) rimase isolata e “chiusa” per i noti eventi pandemici (sulla gestione dei quali la magistratura sta ora indagando: chissà che il Tempo non finisca davvero per essere galantuomo), sicché quell’edizione molto a malincuore venne promessa. Nel 2021 il Bergamo film Meeting ci fu, ma lo si potè seguire solamente in streaming. Stesso “rapporto a distanza”, almeno per noialtri, nel 2022, allorché il festival tornava a essere in presenza ma una parte della cittadinanza ne fu brutalmente esclusa, per colpa del famigerato “green pass”.
Il 2023 è stato quindi per molti, nonostante i cieli plumbei all’orizzonte dovuti all’incattivirsi del conflitto in Europa Orientale, una sorta di “anno della liberazione”. Il sottoscritto è potuto tornare a Bergamo. così da potersi confrontare, assieme all’altra inviata Michela Aloisi, con un’edizione del festival al solito molto interessante per la scelta dei film in concorso e per la sezione Visti da Vicino; ma addirittura con una marcia in più per quanto concerne il resto, ovvero alcuni sorprendenti eventi speciali e le sempre raffinatissime retrospettive: se da ospiti come Jaco Van Dormael o Jerzi Stuhr (e soprattutto dalle loro filmografie) era lecito attendersi il meglio, punta di commozione sia per la riproposizione in pellicola di autentici classici (Il grande sonno, Come le foglie al vento, L’isola di corallo) con Lauren Bacall protagonista, sia per le perle del muto musicate dal vivo, in particolare Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola dell’istrionico Marcel Fabre, col sontuoso accompagnamento in sala del Maestro Gerardo Chimini.
A seguire la parte istituzionale del nostro resoconto, ovvero i premiati!
È Le Prix du passage/The Channel di Thierry Binisti (Francia, Belgio, 2022) il film vincitore della Mostra Concorso della 41a edizione di Bergamo Film Meeting. Al film, che è stato votato dal pubblico, va il Premio Bergamo Film Meeting del valore di 5.000 euro.
La giuria internazionale, presieduta da Nerina Kocjančič (Slovenian Film Centre) e composta anche da Simone Bachini (Apapaja Produzioni Cinematografiche), Iva Hejlíčková (Uherské Hradiště Summer Film School) assegna il Premio per la migliore regia del valore di 2.000 a Një filxhan kafe dhe këpucë të reja veshur/A Cup of Coffee and New Shoes On di Gentian Koçi (Albania, Portogallo, Grecia, Kosovo, 2022).
Per la sezione Visti da Vicino il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo di 2.000 euro per il documentario più votato dal pubblico va ex aequo a No Place Like Home di Emilie Beck, (Norvegia, 2022) e a La visita y un jardín secreto/The Visit and a Secret Garden di Irene M. Borrego (Spagna, Portogallo, 2022); mentre il Premio della Giuria CGIL – La Sortie de l’Usine, attribuito dai delegati sindacali di CGIL Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro e del sociale (1.000 euro), spetta a Pongo Calling di Tomáš Kratochvíl (Repubblica Ceca, Slovacchia, Regno Unito, 2022).
MOSTRA CONCORSO
PRIMO PREMIO BERGAMO FILM MEETING
Le Prix du passage/The Channel di Thierry Binisti, Francia, Belgio, 2022, 102’
Natacha è una giovane madre single, in lotta per difendere la sua indipendenza e riuscire ad arrivare a fine mese. Walid è un migrante iracheno in cerca dei soldi per passare la Manica e andare a vivere in Inghilterra. Esasperati dalle avversità, i due uniscono le forze organizzando un traffico “artigianale” di clandestini.
SECONDO PREMIO BERGAMO FILM MEETING
Śubuk/Backwards di Jacek Lusiński, Polonia, 2022, 112’
Da principio, Maryśka non voleva saperne di diventare mamma, invece poi si ritrova a sostenere mille sacrifici per il suo unico figlio – Śubuk. La storia della giovane madre di un ragazzo autistico, la cui persistente determinazione nella lotta contro la burocrazia e l’insensibilità umana porta a cambiamenti cruciali nel sistema educativo polacco.
TERZO PREMIO BERGAMO FILM MEETING
Minsk di Boris Guts, Estonia, Russia, 2022, 82’
Minsk, agosto 2020. Pasha e Yulia escono per fare una passeggiata e si imbattono per strada nelle proteste della popolazione civile contro le elezioni presidenziali. Una normale passeggiata si trasforma in un inferno dove persone innocenti diventano vittime della brutalità della polizia.
PREMIO PER LA MIGLIOR REGIA
Një filxhan kafe dhe këpucë të reja veshur/A Cup of Coffee and New Shoes On di Gentian Koçi, Albania, Portogallo, Grecia, Kosovo, 2022, 99’
Agim e Gëzim, sono gemelli monozigoti e sordomuti. Un giorno scoprono che, a causa di una rara malattia genetica, diventeranno progressivamente ciechi. Immersi lentamente in un insopportabile, oscuro, silenzio, dovranno prendere una decisione difficile, davanti a una tazzina di caffè.
La giuria motiva così la sua scelta: «Per L’approccio minimalistico alla tragica e straziante storia, dove i protagonisti principali guidano lo spettatore attraverso emozioni autentiche, ma mai sentimentali. La storia ha un forte supporto nell’originale lavoro sul suono e nel montaggio, e nell’eccezionale prestazione degli attori».
VISTI DA VICINO
PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO CGIL BERGAMO – ex aequo –
No Place Like Home di Emilie Beck, Norvegia, 2022, 67’
Persa tra due continenti, Priyangika ha sempre pensato che la sua adozione fosse sbagliata. Inizia così una ricerca per trovare i pezzi mancanti dei suoi documenti d’identità, della sua storia familiare e del suo cuore spezzato.
La visita y un jardín secreto/The Visit and a Secret Garden di Irene M. Borrego, Spagna, Portogallo, 2022, 65’
Poco si sa della misteriosa figura di Isabel Santaló, un’artista oggi caduta nell’oblio. Un film che riflette sulla memoria e l’oblio, sull’arte e il processo creativo e si domanda cosa significhi essere un’artista e una donna.
PREMIO DELLA GIURIA CGIL “LA SORTIE DE L’USINE”
Pongo Calling di Tomáš Kratochvíl, Repubblica Ceca, Slovacchia, Regno Unito, 2022, 78′
Štefan Pongo è un camionista rom emigrato nel Regno Unito. Quando il presidente ceco afferma che i rom sono lavativi, Štefan arrabbiato lancia un appello chiedendo foto dei rom che lavorano. Ne vengono inviate migliaia e Pongo diventa un noto personaggio dei media.
La giuria motiva così la sua scelta: «Dal suo furgone, utilizzando i social media, Stefan Pongo diffonde, rendendolo virale, il proprio messaggio politico che ha come oggetto la dignità del lavoro, attraverso la quale raggiungere il riscatto sociale mettendo al centro il tema dell’immigrazione, dell’integrazione e quindi dell’antirazzismo per la popolazione ROM. La battaglia e l’impegno di Pongo per il raggiungimento di questi obiettivi per la propria comunità rappresentano un esempio da perseguire per tutti noi affinché le istanze rappresentate nel film diventino patrimonio dell’umanità tutta».
Stefano Coccia
Riepilogo recensioni dal 41° Bergamo Film Meeting
Mostra Concorso
Minsk di Boris Guts
The Good Driver di Tonislav Hristov
Le proprietà dei metalli di Antonio Bigini
A Cup of Coffee and New Shoes On di Gentian Koçi
Visti da vicino
The Missing Tale di Klára Trencsényi
Machines in Flames di Thomas Dekeyser, Andrew Culp
Pongo Calling di Tomáš Kratochvíl
No Place Like Home di Emilie Beck
La visita y un jardín secreto di Irene M. Borrego
Europe, Now!
Bovary di Jaco Van Dormael
Cinema d’animazione: Michaela Pavlátová
Anteprime, Classici, Eventi Speciali
I recuperanti di Ermanoo Olmi
Fogo-Fátuo di João Pedro Rodrigues
Retrospettiva: Jerzy Stuhr
Tomorrow’s Weather di Jerzy Stuhr