Nel segno di Tsui Hark!
Si apre oggi, 24 aprile, una 27esima edizione del Far East Film Festival che non passerà certo inosservata. Negli ultimi anni pare proprio che gli organizzatori abbiano voluto viziare il pubblico friulano, portando a Udine ospiti a dir poco super. Nel 2024 era stato il turno di un Maestro del cinema mondiale come il cinese Zhang Yimou. Quest’anno tocca nientepopodimeno ché a Tsui Hark!
Le strade del festival e del grande cineasta, che ha fatto la Storia del cinema di Hong Kong (e non solo), si sono già incrociate nel corso dei decenni, dall’esplosiva Closing Night del 2015 con The Taking of Tiger Mountain alla splendida intervista del 2007 contenuta nel saggio dedicato a Patrick Tam, mai però con l’ospite a presenziare ad appuntamenti che, per l’edizione del 2025, appaiono ancora più succulenti: non soltanto l’international festival premiere del super fantasy Legends of the Condor Heroes: The Gallants, l’ultimo blockbuster del regista, ma anche il restauro del capolavoro Shanghai Blues e il recupero del cult Green Snake per la retrospettiva “Yokai e altri mostri!”.
Se l’altra ospite d’onore e regina di questa edizione Sylvia Chang, indimenticabile protagonista di Shanghai Blues, riceverà il Gelso d’Oro alla carriera sul palco del FEFF 27 giovedì 1º maggio, sullo stesso palco, mercoledì 30 aprile, salirà anche Tsui Hark. E il Gelso d’Oro alla carriera gli verrà consegnato da un altro gigante del cinema cinese-hongkonghese: Tony Leung Ka-Fai, che qui è anche uno degli interpreti di Legends of the Condor Heroes: The Gallants.
Cominciamo però dall’inizio, ovvero da ciò che ci attende oggi al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Toccherà alla comedy cinese Green Wave e all’horror sudcoreano Dark Nuns il compito di aprire ufficialmente la 27ª edizione del Far East Film Festival, programmati in serata subito dopo l’appuntamento pomeridiano con un “classicone” di Jhonnie to come PTU, che proprio grazie al festival friulano avevamo potuto ammirare secoli fa sul grande schermo.
La line-up 2025 conta 77 titoli complessivi (49 in concorso, 28 fuori concorso) che raccontano il tempo e la società e provengono da 12 paesi. Più esattamente, 8 world premiere, 16 anteprime internazionali, 20 anteprime europee e 19 anteprime italiane. Un vero e proprio biglietto di sola andata per l’Asia contemporanea. Una full immersion lunga 9 giorni: proiezioni dalla mattina alla sera, talk, rassegna stampa live quotidiana, dive e divi sul red carpet, senza ovviamente dimenticare gli itinerari industry di Focus Asia, gli itinerari giornalistici di Bambù, gli itinerari didattici del FEFF Campus e gli oltre 100 Far East Film Events che trasformeranno il cuore della città in una coloratissima Asian Zone.
Tra gli appuntamenti da non perdere, va sicuramente segnalato il percorso dentro i territori dell’immaginario fantastico. Un viaggio a cui il festival dedica una retrospettiva e una pubblicazione (Yokai e altri mostri: dal folklore asiatico al cinema) e un’esposizione-evento senza precedenti in Italia, “Mondo Mizuki, Mondo Yokai”. I film selezionati dal FEFF sono 12 e spaziano tra horror, fantasy e commedie soprannaturali (2 cult invisibili sono stati appositamente digitalizzati dal Korean Film Archive). Il piacere della paura viene declinato in ogni sfumatura possibile come nelle pagine della pubblicazione, una raccolta di saggi curata da Giorgio Placereani e splendidamente illustrata da Francesca Ghermandi.
A corona dell’intero viaggio, poi, ecco l’esposizione-evento Mondo Mizuki, Mondo Yokai: 100 opere originali, riviste, libri, documenti, testi critici e video che ricostruiscono l’universo di Shigeru Mizuki. È la seconda mostra in Europa dedicata al celebre mangaka giapponese e animerà gli spazi di Casa Cavazzini, il Museo di arte moderna e contemporanea di Udine, dal 26 aprile al 30 agosto sotto il segno di Canicola, di Vincenzo Filosa e di Mizuki Productions. Proprio Canicola, in occasione della mostra, ha pubblicato il volume Il mondo delle fessure rotonde, con i racconti della rivista “Garo” inediti in Occidente.
Sarà infine un piccolo grande capolavoro d’animazione, la love story sudcoreana The Square, a chiudere ufficialmente il Far East Film Festival 27. Una vera e propria immersione dentro la poesia e dentro la bellezza, a Udine in world premiere, che giocherà felicemente di contrappunto con il secondo titolo della Closing Night: Ya Boy Kongming! The Movie, irresistibile e anarchico divertissement musicale presentato fuori concorso. Altre due World Premiere si aggiungono comunque alla line-up: il restauro del cult The System e, dall’Indonesia, l’horror Mad of Madness.
Stefano Coccia
Riepilogo recensioni per sezioni della 27esima edizione del Far East Film Festival
Competition
Clash di Jiang Jia-chen
Green Wave di Xu Lei
Dark Nuns di Kwon Hyuk-jae
Like a Rolling Stones di Yun Lichuan
Cells at Work! di Takeuchi Hideki
Love in the Big City di E.oni
Last Song for You di Jill Leung
Betting With Ghost di Nguyen Nhat Trung
Dirty Money di Kim Min-soo
Silent City Driver di Janchivdorj Sengedorj
The Last Dance Extended Version di Anselm Chan
The Square di Kim Bo-sol
Welcome to the Village di Jojo Hideo
Diamonds in the Sand di Victoria Janus
Out of Competion
The Scary House di Watanabe Hirobumi