L’Ulivo d’Oro torna a sventolare
Dopo la parentesi virtuale dello scorso anno, che lo ha tenuto lontano dal suo pubblico e dalla sala, anche per Festival del Cinema Europeo è venuto il tanto atteso momento di tornare in presenza. L’occasione è la sua 22esima edizione che si svolgerà a Lecce dal 6 al 13 novembre 2021, presso il cinema Multisala Massimo. Cineclandestino non poteva mancare a uno degli appuntamenti festivalieri più importanti del Mezzogiorno, il cui eco si estende da oltre un ventennio al di là dei confini nostrani, spalancando una finestra sulle produzioni e gli autori del Vecchio Continente. Come da tradizione il programma della kermesse salentina si articolerà attorno ad una competizione ufficiale di lungometraggi e a sezioni volte a delineare figure della cinematografia italiana ed europea.
Saranno dieci le pellicole in anteprima nazionale selezionate da Alberto La Monica e Luigi La Monica a contendersi il prestigioso Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, assegnato insieme agli altri riconoscimenti dalla giuria presieduta da Mira Staleva e composta da Bonifacio Angius, Marisella Rossetti, Teona Strugar Mitevska e Michele Venitucci. Tra i titoli in concorso dramma ricco di humour Persona non grata della danese Lisa Jespersen, la frenetica odissea metropolitana Runner del lituano Andrius Blaževičius e l’emozionante romanzo di formazione When I’m Done Dying della turca Nisan Dağ. Ad affiancare la competizione tornano anche gli immancabili omaggi a illustri esponenti della Settima Arte. Quest’anno la scelta è caduta su una delle icone del cinema italiano, ossia Giovanna Ralli, e su uno dei più grandi registi del cinema europeo, vale a dire István Szabó. Entrambi saranno presenti al festival per accompagnare le retrospettive a loro dedicate, dialogare con il pubblico e per ricevere l’Ulivo d’Oro alla Carriera. E ovviamente non possono mancare le grandi anteprime fuori concorso, nelle quali figura i titoli scelti per aprire e chiudere la manifestazione. Il compito di tagliare il nastro di partenza il 6 novembre toccherà a Per tutta la vita (nelle sale dall’11 novembre) di Paolo Costella con Carolina Crescentini e Filippo Nigro; mentre l’epilogo sarà affidato a La persona peggiore del mondo di Joachim Trier (in uscita il 18 novembre).
Le altre rassegne, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, rappresentano un percorso parallelo e significativo di ricerca di temi e di nuovi linguaggi audiovisivi. Tra le vetrine quella non competitiva dedicata alla Commedia con le proiezioni di cinque film in anteprima nazionale e incontri con i rispettivi registi: si passa dal grottesco The Voiceless del francese Pascal Rabaté al bizzarro The Marriage Escape di Johan Nijenhuis e agli equivoci di Beloved Neighbors del polacco Michał Grzybowski. Sul fronte del cinema del reale si segnala La legge del terremoto, esordio dietro la macchina da presa di Alessandro Preziosi, un viaggio visivo, storico, ma soprattutto emotivo dentro uno dei fenomeni che più colpisce il nostro Paese: quello dei terremoti. L’autore, che dà anche voce e presenza d’attore al film, giovanissimo testimone del sisma in Irpinia, nel 1980, ripercorre in questo tour la mappatura delle aree più colpite in Italia, a partire dal Belìce colpito nel 1968 per poi continuare in Friuli, ad Assisi, L’Aquila e Amatrice. Sismi, ma anche esperienze, umanità, con riprese in luoghi di forte valenza simbolica come il cretto di Gibellina, reso eterno da Alberto Burri. Di forte impatto emotivo anche Centootto di Giuseppe Bellasalma, Michele Lipori e Claudio Paravati, un docufilm che racconta il sequestro di 18 pescatori mazaresi in Libia, a 40 miglia da Bengasi, nel settembre 2020.
A completare il ricco programma gli appuntamenti ormai fissi con il Premio Mario Verdone (riservato a un giovane autore italiano che si sia particolarmente contraddistinto nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima), il Premio in memoria del regista Emidio Greco (assegnato a un giovane autore italiano di massimo 35 anni per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio), Premio LUX la vetrina dedicata ai restauri (in occasione del centenario della nascita di Nino Manfredi, anteprima regionale del restauro di Per grazia ricevuta, primo lungometraggio da lui diretto e vincitore nel 1971 del premio come miglior esordio al Festival di Cannes) e alla produzione breve del Centro Sperimentale di Cinematografia, oltre a quella locale con i 15 corti selezionati per Puglia Show (concorso riservato a giovani registi pugliesi under 35 anni) e i nominati agli European Film Academy.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezione della 22esima edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce
Concorso Ulivo d’Oro
My Little Sister di Véronique Reymond e Stéphanie Chuat
When I’m Done Dying di Nisan Dağ
Psycosis in Stockholm di Maria Bäck
A Good Man di Marie-Castille Mention-Schaar
Eventi speciali e Anteprime
Si vive una volta sola di Carlo Verdone
Per tutta la vita di Paolo Costella
Tom Medina di Tony Gatlif
La persona peggiore del mondo di Joachim Trier
Nicola – Cozze, Kebab & Coca Cola di Antonio Palumbo
Cinema e Realtà
La legge del terremoto di Alessandro Preziosi
Premio Mario Verdone
I predatori di Pietro Castellitto
Premio Lux
Corpus Christi di Jan Komasa
Un altro giro di Thomas Vinterberg