Meglio online che mai
Inizialmente avrebbe dovuto tenersi nel mese di aprile, ma le note cronache pandemiche hanno imposto uno slittamento. Poi una volta definite e bloccate le nuove date (31 ottobre – 7 novembre 2020), la seconda ondata di Covid-19 ha costretto gli organizzatori a rinunciare all’evento dal vivo per emigrare sulla rete. Ciononostante la 21esima edizione online del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, si è chiusa con un grande successo di presenze sulle diverse piattaforme, dai canali social al sito web. Oltre 15mila visualizzazioni con utenti provenienti da tutto il mondo. Italia a parte, sono 37 le nazioni da cui proviene il pubblico che ha seguito il Festival: dall’Indonesia, alla Cina, dall’Australia gli Stati Uniti e, ancora, Giappone, Brasile, Israele, Norvegia, Belgio, Spagna, Austria, Regno Unito, Russia, Finlandia, Germania, Francia, Nuova Zelanda, Polonia. Solo per citarne alcune. Reazioni, condivisioni e presenze hanno contribuito alla visibilità della kermesse pugliese che, per la prima volta, si è svolta in modalità virtuale seguendo le regole dettate dall’emergenza sanitaria. I video e i post hanno avuto una copertura molto significativa basti pensare all’omaggio a Aldo Fabrizi, agli incontri con Olivier Assayas e con Dario Argento che hanno raggiunto un numero considerevole di persone raggiunte e tante reazioni. Il video con maggiore copertura e visualizzazioni è stato quello relativo all’incontro con il giamaicano Richie Stevens & Te Ska Nation Band per il film Rock the World di Federico Giannace. Ma la sorpresa è venuta anche dall’incontro “Il Maestro Aldo Fabrizi”, che ha ricevuto circa 8mila visualizzazioni, segno che anche i più giovani continuano a apprezzare l’opera di Fabrizi.
Sul palco virtuale del Festival quest’anno si sono succeduti numerosi ospiti: dall’autore francese Olivier Assayas al Maestro del brivido italiano Dario Argento, Cielo Pessione per l’omaggio al nonno, l’indimenticabile Aldo Fabrizi, Luca, Carlo e Silvia Verdone per il Premio Mario Verdone, Iaia Forte, Tosca, il musicista giamaicano Richie Stevens, i giovani autori come Roberto De Feo, Phaim Bhuiyan, Marco D’Amore, Michele Venitucci. Tanti gli amici del Festival che sono intervenuti durante i diversi incontri: Luciana Castellina, Laura Delli Colli, Alberto Barbera, Enrico Magrelli, Steve Della Casa, Gianluca Farinelli, Massimo Causo, Davide Di Giorgio. Tra le anteprime in programma La ragazza col braccialetto di Stéphane Demoustier , Rock the World di Federico Giannace e The Food Club di Barbara Rothenborg.
I 12 film in concorso, selezionati dal direttore insieme a Luigi La Monica, sono stati giudicati dalla giuria Ulivo d’Oro, presieduta da Katriel Schory e composta da Beatrice Fiorentino, Mathilde Henrot, Antonio Saura, Mira Staleva ha assegnato i seguenti premi:
Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano” al Miglior Film a Twelve Thousand di Nadége Trebal
Premio per la Miglior Sceneggiatura a Disco di Jorunn Myklebust Syversen
Premio per la Miglior Fotografia a Scandinavian Silence di Martti Helde
Premio Speciale della Giuria ex aequo a Sister di Svetla Tsotsorkova e a Lara di Jan-Ole Gerster
La giuria FIPRESCI composta da Nikos Giakoumelos, Aylin Sayin Gonenc e Ignazio Senatore ha premiato La belle indifference di Kivanc Sezer.
Premio SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) assegnato dai soci del Sindacato e dal Presidente Laura Delli Colli al migliore attrice/attore europeo a Corinna Harfouch per il film Lara di Jan-Ole Gerster con la seguente motivazione: “Nel ritratto di una donna che riversa soprattutto sul figlio le sue (frustrate) ambizioni personali Corinna Harfouch regala alla protagonista dell’opera seconda di Jan-Ole Gerster una performance interessante e ricca di contraddizioni ma, soprattutto, di dettagli minuziosi. Un protagonismo, il suo, che si coglie anche nelle sfumature della sua interpretazione”. Il SNGCI ha assegnato anche una Menzione speciale per Josefine Pettersen nel cast di Disco di Jorunn Myklebust Syversen: “Una giovane attrice che dalla serie teen ‘Skam’, popolarissima anche in Italia, rivela nel film di Jorunn Myklebust Syversen, la capacità di interpretare con sorprendente naturalezza un ruolo ambivalente che domina con sicurezza in un’interessante performance”.
La giuria del Premio Cineuropa, composta da Valerio Caruso ha assegnato il riconoscimento a Open Door di Florenc Papas. Film che si è aggiudicato anche il Premio del pubblico.
Il Premio Mario Verdone 2020, undicesima edizione, è stato assegnato dai fratelli Verdone a Phaim Bhuiyan per Bangla con la seguente motivazione: “È a Roma, in una Roma periferica e multietnica che con Bangla Phaim Bhuiyan si mette alla prova con leggerezza e originalità in una ricerca di sé che racconta turbamenti e dubbi adolescenziali con freschezza, ma soprattutto con una sincerità a tratti perfino spudorata che diventa umorismo puro. Il suo caso di coscienza sul sesso pre-matrimoniale, proibito dalla religione anche a un musulmano che parla molto romano, si trasforma in una Bollywood al Pigneto e i suoi “comizi d’amore” con le radici in Pakistan hanno il cuore a Torpignattara”.
L’ottava edizione del Premio Emidio Greco, che ha nel comitato di selezione: Jacopo Chessa, Lia Furxi, Alberto La Monica, è stato assegnato dalla giuria composta dalla famiglia Greco ad Amateur di Simone Bozzelli con la seguente motivazione: “Per la capacità di affidare al breve spazio di un cortometraggio un racconto credibile, attuale e coinvolgente, per la naturalezza della recitazione dei due giovani protagonisti e per la regia precisa e puntuale che non indugia mai in inquadrature o in soluzioni di convenienza, l’ottava edizione del Premio Emidio Greco va ad Amateur di Simone Bozzelli, con l’augurio per il giovane regista di continuare ad affrontare storie e personaggi che sappiano raccontare senza artifici la nostra contemporaneità”.
La giuria della sezione “Puglia Show”, composta di Eugenie Bottereau, Francesca Manno e Giulio Mastromauro, ha assegnato il Premio Centro Nazionale del Cortometraggio, Premio Augustus Color, a Anche gli uomini hanno fame di Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso, Andrea Settembrini, con la seguente motivazione: “Una testimonianza sincera e appassionata che con sguardo intimo ripercorre la memoria, tra passato e presente, affacciandosi su una quotidianità che lega luoghi e protagonisti e che diviene poesia”. La stessa giuria ha poi attribuito una menzione speciale a Mia sorella di Saverio Cappiello.
Premio Rai Cinema Channel di euro 3.000 è stato assegnato dalla giuria composta da Maria Federica Lo Jacono e Manuela Rima a C’è di mezzo il mare di Davide Angiuli con la seguente motivazione: “Nella sua breve durata risulta incisivo e diretto, mettendo in luce due sentimenti opposti che sono il motore trainante del corto, la spensieratezza e la paura dinanzi alla medesima cosa: il mare che lungo l’orizzonte trascina con sé destini mai scelti. Da un lungomare dove, sotto l’ombrellone, si consuma ogni bene alla Libia il viaggio non è mai stato così breve e intenso”.
L’appuntamento è per la 22esima edizione, che speriamo con tutto il cuore di potervi raccontare dal vivo in quel di Lecce.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezione della 21esima edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce
Concorso Lungometraggi
Open Door di Florenc Papas
Scandinavian Silence di Martti Helde
Sister di Svetla Tsotsorkova
Lara di Jan-Ole Gerster
Disco di Jorunn Myklebust Syversen
Twelve Thousand di Nadége Trebal
Protagonisti del Cinema Europeo: Olivier Assayas
Premio Mario Verdone
L’immortale di Marco D’Amore
The Nest di Roberto De Feo
Premio Lux
Il regno di Rodrigo Sorogoyen
Dio è donna e si chiama Petrunya di Teona Strugar Mitevska
Festival in Corto
Dentro il mare di Leonardo Dell’Olio (Puglia Show)
Inverno di Giulio Mastromauro (Puglia Show – Evento speciale)