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CineSatiricaMente (6): Da Pierfrancesco Favino… a Cipollino. Venezia trema

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Le avventure di Cipollino, pardon, di Favino!

Alla Mostra del Cinema di Venezia è tempo di premi. Nell’anno del Signore 2023 si dovrebbe essere un po’ più spregiudicati, a nostro avviso, concependone accanto a quelli canonici un altro dedicato proprio alla polemica più temeraria, folle, grottesca, seguita magari sui social e nei circoli cinefili, con ancor più interesse dei film in concorso. Del resto in un’epoca che ha visto sbarcare al Lido, tra altra penosa umanità, i tele-virologi più sguaiati e certi altri “influencer” di grido, non dovrebbe esserci più alcun limite al “trash”.

Su una rubrica che in fondo è nata proprio per questo, lasciateci allora lanciare tale provocazione: istituiamo al volo un premio per la “Miglior Polemica“! E chi più di Pierfrancesco Favino se lo meriterebbe, quest’anno? La sua arcinota uscita riguardante attori italiani e stranieri, doppiaggio, accenti, eccetera eccetera, di risonanza sui media principali e su altri canali di comunicazione ne ha avuta fin troppa, ci pare pertanto pleonastico riassumerne qua sia le coordinate essenziali che le inevitabili repliche di colleghi e addetti ai lavori. Riprendiamo invece volentieri, contestualizzandolo all’uopo, un nostro intervento nato su FB (dove lampi di creatività si fondono e si sovrappongono alle peggiori bischerate in circolazione, quasi inutile rimarcarlo) come post goliardico e irriverente. Ma non prendetelo sottogamba per questo, eh! Perché siamo sicuri che qualcuno sta già pensando di metterlo in pratica…

Al sottoscritto a un certo punto è infatti venuta un’idea, che potrebbe in seguito rivelarsi una genialata, ispirata indirettamente da quegli “haters” che accusavano il nostro attore di “rosicare”, poiché ruoli come quello di Enzo Ferrari non vengono dati a lui o ad altri attori di lingua italiana…
Diciamo al contrario noialtri, perché non affrontare il problema alla radice? Basta grandi produzioni internazionali incentrate su Ferrari o su qualche asso della Formula Uno, non se ne può più!

Da noi ci sono tante misconosciute glorie letterarie, invece, che meriterebbero una rispolverata, un adattamento cinematografico fatto con tutti i crismi. Come la vedreste, ad esempio una bella versione “live action” del classico per l’infanzia di Gianni Rodari un tempo così amato, “Le avventure di Cipollino“, qualcosa da affidare alla regia di un Tim Burton o di un Guillermo del Toro? E pensare che di Cipollino il sottoscritto ha da poco ritrovato sulla classica bancarella, in DVD, una bella versione animata… complice il fatto che nei paesi del blocco sovietico tale favola era popolarissima, si sa che nel tempo di cartoni animati ne sono stati realizzati parecchi, mentre di “live action” abbiamo trovato giusto la buffa locandina in cirillico (che magari vi comparirà anche in gallery) di una pellicola girata molto probabilmente in Russia (e quindi soggetta oggi, neanche a dirlo, alle sanzioni volute dalla NATO, da Sean Penn e da Bono degli U2).

A ‘sto giro, però, visto che il desiderio di prendere le polemiche veneziane per i fondelli non può fermarsi a questo, si è provato anche a ipotizzare un cast (che tenga conto delle rimostranze di Favino stesso, sennò ci rimane male un’altra volta), cast per ampliare o ridefinire il quale si accetta nel caso pure qualche suggerimento da parte dei lettori più smaliziati… e nessuno provasse a sostenere che i protagonisti del racconto di Rodari, essendo cipolle o altri ortaggi, non devono per forza esibire un accento italiano, perché poi gli insolenti di turno saranno costretti a sbucciarle, le cipolle! E a quel punto sai i pianti.

Veniamo però all’ipotetico “Cast & Credits“, che il tempo stringe:

Le avventure di Cipollino

Regia: Guillermo del Toro

Cipollino: Luca Marinelli
Cipollone: Pierfrancesco Favino
Zio Cipolla: Massimo Boldi (giusto un cameo, in onore del suo storico soprannome… “hey, cipollino!”)
Principe Limone: Elio Germano
Contesse del Ciliegio: Alba Rohrwacher e Isabella Aragonese
Sor Zucchina: Ricky Memphis
Barone Melarancia: Giuseppe Battiston
Fagiolone porta-pancia: Edoardo Leo
Duchino Mandarino: Alessandro Borghi
Mastro Uvetta: Valerio Mastandrea
Cavalier Pomodoro: Sergio Castellitto

Per finire, un’ultima raccomandazione: neppure ci si venga a dire che ci sono pochi ruoli femminili di spessore (la polemica aveva già stancato ai tempi di Peckinpah) o che non sono rappresentate tutte le minoranze… mica stiamo co-producendo un film con la Disney, cribbio!

Stefano Coccia

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