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MiX – Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer 2023: presentazione

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#StayOpen

Un cartellone densissimo, con 46 titoli di cui 32 in anteprima italiana, e ancora incontri con artisti, registi, influencer, attori e attrici, installazioni, spettacoli e tanta musica live con i consueti dj set serali. Torna dal 28 settembre al 1° ottobre a Milano, ospitato come sempre al Piccolo Teatro Strehler e al Piccolo Teatro Studio Melato, il MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, il più seguito e importante evento queer in Italia, nonché uno dei più rilevanti a livello europeo, che per la sua 37esima stagione presenta un ampio programma multidisciplinare, all’insegna del nuovo claim #StayOpen.

Il Concorso Lungometraggi, che vede in tutto tredici film, sarà valutato dalla giuria presieduta dalla regista e sceneggiatrice Roberta Torre, e composta dal costumista, due volte candidato agli Oscar, Massimo Cantini Parrini, dalla Presidente di Fondazione Diversity e scrittrice Francesca Vecchioni, dall’attrice Vittoria Schisano (protagonista della nuova serie targata Netflix La vita che volevi) e dalla direttrice artistica del festival di cinema LGBTQ+ di Bilbao Zine Goak Alaitz Arenzana Letamendi. Tra i titoli in anteprima italiana spiccano i due film distribuiti da Lucky Red, Silver Haze, lungometraggio che si addentra nelle vite solitarie e desolanti delle donne della classe operaia britannica, della filmmaker olandese Sacha Polak, tra le autrici più interessanti degli ultimi anni, ospite del Festival insieme all’attrice protagonista Vicky Knight, vincitrice di un Teddy Jury Award all’ultima Berlinale; e Opponent dello svedese di origine iraniana Milad Alami, presente al MiX, con protagonista il vincitore dell’Orso d’Argento (per il film Una separazione) Payman Maadi, qui nel ruolo di un irrequieto lottatore iraniano che cerca di tenere unita la sua famiglia mentre fa richiesta d’asilo per rimanere in Svezia. Oltre a Conann di Bertrand Mandico, rivisitazione in chiave queer dell’eroico personaggio fantasy Conan il Barbaro, passato alla 55a Quinzaine des Cinéastes del 76° Festival di Cannes, si segnalano il film di grande impatto visivo Polarized, dell’acclamata regista Shamim Sarif, sull’inevitabile attrazione che si sviluppa tra due donne mentre superano le barriere di razza, religione e classe che le hanno divise; il dramma giapponese Old Narcissus di Tsuyoshi Shôji, storia malinconica (ed erotica) di due uomini queer molto diversi, sullo sfondo di un Paese pieno di tabù culturali; e il thriller femminista Green Night diretto dalla talentuosa regista cinese Han Shuai, su due giovani donne, apparentemente molto diverse fra loro, che si avventurano nella malavita sudcoreana a Seul; e il suggestivo dramma storico The Chambermaid di Mariana Čengel-Solčanská. Da non perdere, poi, All the Colours of the World Are Between Black and White del nigeriano Babatunde Apalowo, vincitore del Teddy Award come miglior film all’ultima Berlinale, coraggiosa storia sul tema dell’omosessualità maschile mai girata prima in Nigeria; e Before I Change My Mind, debutto nel lungometraggio di Trevor Anderson, più volte con i suoi corti ospite del MiX che nel 2012 gli ha dedicato una retrospettiva: un coming-of-age non-binary, che stravolge il genere (e i generi) con un’estetica pop sofisticata, colta e ironica.

Sette, invece, le opere del Concorso documentari, che saranno valutate sempre da una giuria di qualità presieduta dalla giornalista del Corriere della Sera Elena Tebano, e composta dal regista pakistano naturalizzato italiano Wahajat Abbas Kazmi e dall’attrice franco-iraniana Mina Kavani, nota per il suo ruolo in No Bears, Premio Speciale della Giuria alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tra le anteprime italiane, il bellissimo Queendom di Agniia Galdanova, ospite del Festival, film sull’intrepida artista queer russa Gena Marvin (e vincitore del Next:Wave Award all’ultimo CPH:DOX di Copenaghen); Mother Saigon del regista canadese Khoa Lê, un lavoro che esplora, attraverso una serie di ritratti intimi, l’amore, il desiderio e l’orgoglio della comunità queer di Ho Chi Minh City, in passato nota come Saigon (per questo Khoa Lê è stato premiato come miglior regista canadese al DOXA Festival di Vancouver 2023); e l’enigmatico e sovversivo Playland, debutto alla regia di Georden West che combina immagini d’archivio, clip audio storiche e vignette per raccontare la storia del locale che dà il titolo al film, il più antico bar gay di Boston. Da segnalare infine il pluripremiato Seven Winters in Teheran della tedesca Steffi Niederzoll, ospite al MiX, che racconta la storia di una giovane donna iraniana giustiziata per aver ucciso il suo stupratore e che sarà presto in sala con I Wonder.

Corposa anche la sezione del Concorso cortometraggi che presenta 26 titoli, quasi tutti in anteprima italiana, suddivisi in quattro filoni tematici: (In)quieti luoghi, sei film brevi che, come una nave in mezzo al mare in tempesta, attraversano luoghi inquieti quali corpi da toccare ed esplorare, edifici diroccati, altipiani selvaggi, pianeti lontani e luminosi, strade notturne poco illuminate; Lunghezze d’onda, sette storie su cui sintonizzarsi, su diversi registri – delusioni, infatuazioni, esplorazioni, evocazioni, ricostruzioni, rimpianti e scoperte – e che hanno come filo conduttore la ricerca di sé; Dietro l’angolo, quattro corti che indagano nel presente come nel futuro, le nuove situazioni da sperimentare, come una nascita, un colpo di fulmine, una fusione erotica o un reset cerebrale; Oltre il confine, otto racconti di esplorazioni personali al di là dei luoghi comuni, quali ad esempio amori fuori dai canoni, lavoratori che fantasticano su un futuro migliore, famiglie che si spingono oltre il proprio credo e viaggi che superano il confine del genere. I premi per questa sezione saranno consegnati da una giuria presieduta dalla scrittrice Chiara Sfregola e formata dalla sceneggiatrice Francesca Scialanca e dall’autore, regista e performer Liv Ferracchiati.

Ai tre concorsi internazionale si aggiunge la già citata proiezione speciale, fuori concorso, di Rotting in the Sun meta-commedia nera diretta e interpretata dal premiato filmmaker Sebastián Silva, con protagonista anche il fenomeno di internet Jordan Firstman, entrambi nei panni di loro stessi. Il film, che ha avuto il suo esordio al Sundance 2023, è presentato dal giornalista Mattia Carzaniga in collaborazione con MUBI che per l’occasione regalerà a tutti i possessori della tessera del MiX 30 giorni di visioni ad accesso gratuito sulla piattaforma streaming.

Riepilogo recensioni per sezioni della 37esima edizione del MiX

Lungometraggi

All the Colours of the World Are Between Black and White di Babatunde Apalowo

Polarized di Shamim Sarif

Before I Change My Mind di Trevor Anderson

Opponent di Milad Alami

Green Night di Han Shuai

Silver Haze di Sacha Polak

Cortometraggi

Our Males and Females di Ahmad Alyaseer

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