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Festival MIX Milano 2019: presentazione

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festival mix 2019

Love Riot, More Cinema

Il Festival MIX Milano di Cinema GayLesbico e Queer Culture taglia il traguardo della 33esima edizione (20 – 23 giugno) e lo fa rimanendo fedele a se stesso e al contempo con uno sguardo sempre proiettato verso il futuro, cercando di educare (senza moralismi) nel presente. Anche nel 2019 CineClandestino è orgogliosamente media partner della kermesse e saremo come sempre i vostri occhi per chi è impossibilitato a seguirlo direttamente.
Oltre 60 titoli in gara tra documentari, cortometraggi e lungometraggi; tre giurie tecniche formate da esperti e critici di cinema – Michela Murgia presidente di giuria lungometraggi, Cristina Piccino presidente di giuria documentari, Pietro Vito Spina Presidente della Giuria dei Cortometraggi – con tantissime anteprime e numerosi appuntamenti di letteratura, teatro e musica.
Come ogni anno non poteva mancare la Queen of Comedy e questa volta sarà insignita di questo titolo Giuliana De Sio, mentre Nina Zilli sarà incoronata come Queen of Music. «Artiste che per la loro arte e passione sono adatte a indossare la corona che viene loro conferita. Sono donne forti, con un’idea molto ben precisa su come comunicare la propria arte al pubblico e anche noi abbiamo le idee molto chiare su questo», ha raccontato uno dei direttori, Andrea Ferrari, nel corso della conferenza stampa.
«Siamo Riot anche nell’apertura del nostro festival che sarà scoppiettante», ha affermato Debora Guma (co-direttrice insieme a Ferrari e Rafael Maniglia) riferendosi al claim “Love Riot” inserito quest’anno, in omaggio al cinquantesimo dai moti di Stonewall.
Nella serata inaugurale al Piccolo Teatro Strehler Ambra Angiolini consegnerà il riconoscimento MORE LOVE a Natalia Aspesi, «una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano, che per lunghi anni, con la sua rubrica “Questioni di cuore”, ha dato voce agli amori, anche LGBTQ+ in tempi lontani dalle recenti conquiste, offrendo un luogo accogliente e scevro da pregiudizi per la comunità omosessuale ma anche uno spazio di formazione per la diversità per tutti i lettori e le lettrici» (dalla nota di presentazione).
Durante l’inaugurazione è prevista l’esibizione dei Seveso Casino Palace, band milanese che si è imposta all’attenzione del pubblico nell’ultima edizione di X-Factor per il loro rock diretto e ribelle.
A seguire, l’anteprima italiana di Greta, per la regia del brasiliano Armando Praça presente in sala. Il film ha ottenuto ottimo riscontro alla Berlinale ed è l’opera prima del filmmaker di punta della nuova onda del cinema queer brasiliano: ambientato nel Brasile di Bolsonaro, riflette in modo intimo e struggente sulle identità di genere e di orientamento sessuale.
Fra le altre anteprime, attesissima quella di XY Chelsea, documentario sulla vita di Chelsea Manning, nata Bradley, la whistleblower di Wikileaks che fece tremare il Pentagono. Applauditissimi al Festival di Cannes 2018, la favola gitana Carmen y Lola (nelle sale italiane il 27 giugno), Plaire, aimer et courir vite (Sorry Angel) del regista di culto Christophe Honoré e il primo film lesbico keniota Rafiki messo al bando in patria perché “promuove il lesbismo” in violazione delle leggi del Kenya e che sta riscuotendo un grande successo in tutto il mondo. Tra i documentari spiccano l’intenso Shelter di Enrico Masi sull’odissea verso l’Europa di una rifugiata transessuale, l’anteprima italiana di Fabulous sulla star del voguing internazionale Lasseindra Ninja, ballerina professionista transgender e l’omaggio alla pioniera del cinema queer Barbara Hammer, recentemente scomparsa, con la proiezione del suo Nitrate Kisses. Nella ricchissima sezione cortometraggi (trentasei titoli di cui ventidue in anteprima italiana e due in anteprima europea) emerge il divertente Pepitas di Alessandro Sampaoli con due interpreti perfettamente in parte: Lino Guanciale e Ariella Reggio. In anteprima assoluta, fuori concorso, sarà possibile vedere Un uomo con la T maiuscola, la prima mini-serie originale realizzata da Freeda per il suo canale YouTube, in cui viene raccontata la storia di un ragazzo trans che ha intrapreso da poco il percorso di transizione.
Ci permettiamo di segnalare la presenza dello studio legale Clifford Chance, impegnato da anni nella promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e molto attivo da tempo nel supportare numerosi progetti e associazioni a favore della comunità LGBTQ+ e contro ogni forma di discriminazione, sia a livello globale che locale.
Altrettanto denso è il programma degli eventi ‘off’ del festival, nell’ottica dell’interdisciplinarietà. Tra le varie presentazioni di libri, anche “Somare” di Federico Boni (lo scorso anno chiamato in giuria) e  “Sulle amazzoni” di Valeria Viganò. L’atrio del Teatro Strehler ospiterà anche la mostra “Burma Love” della fotografa Chiara Luxardo che porta l’attenzione sulla Birmania, uno dei tanti paesi dove l’omosessualità è ancora illegale e il matrimonio tra persone dello stesso sesso è una speranza lontana. In esposizione le foto di coppie non etero-normate, in stile e con gli abiti di un tradizionale matrimonio birmano. Di fronte a tanta offerta non resta che farsi il proprio calendario personale e seguirci nei nostri aggiornamenti.

Maria Lucia Tangorra

Riepilogo recensioni per sezione del 33° Festival MIX Milano

Concorso Lungometraggi

Carmen y Lola di Arantxa Echevarria

Greta di Armando Praça

Eva + Candela di Ruth Caudeli

Los miembros de la familia di Mateo Bendesky

The Ground Beneath My Feet di Marie Kreutzer

Tell It to the Bees di Annabel Jankel

Nevrland di Gregor Schmidinger

Rafiki di Wanuri Kahiu

Concorso Documentari

Cassandro, the Exotico! di Marie Losier

Fabulous di Audrey Jean-Baptiste

Concorso Cortometraggi

Pepitas di Alessandro Sampaoli

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