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Ravenna Nightmare Film Fest 2016: presentazione

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Il mio tessssooooooroooo… ahaaaaaaaaaa!!!!!

A quanto pare non è solo il subdolo e doppiogiochista Gollum della celeberrima saga letteraria epico-fantasy tolkieniana (portata al cinema con un successo planetario da Peter Jackson) a desiderare a tutti i costi di mettere le sue viscide mani su un preziosissimo e ambito Anello. A contendersi un altrettanto importante Anello d’Oro ci sono, infatti, anche i sei lungometraggi, e i rispettivi registi, selezionati nel concorso della 14esima edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, che si terra nella città emiliana dal 27 ottobre all’1 novembre 2016.
Diretta da Franco Calandrini e organizzata da Start Cinema, la manifestazione ravennate è senza ombra di dubbio uno degli appuntamenti più importanti in Italia per gli appassionati di cinema di genere. Proprio l’Anello d’Oro, disegnato dal maestro orafo locale Marco Gerbella, è il premio che verrà assegnato nell’arco della manifestazione al miglior film presente nella selezione ufficiale; una manifestazione che CineClandestino seguirà per la prima volta per voi affezionati lettori con recensioni e approfondimenti sul campo, per di più nelle vesti di media partner. Questi i titoli che gli spettatori e gli addetti ai lavori potranno ammirare sullo schermo del Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze nella sei giorni ravennate: dagli Stati Uniti, l’inglese Simon Rumley dirige il malefico Johnny Frank Garrett’s Last Word, un supernatural vengeance thriller nel quale un giovane condannato, dopo essere stato giustiziato, lascia dietro di sé una maledizione; dalla Russia due inquietanti pellicole, Paranormal Drive di Oleg Asadulin e Tragedy at Rodger’s Bay di Philipp Abryutin; si resta ad Est con Snow, esordio sulla lunga distanza del regista bulgaro Ventsislav Vasilev, la storia di un uomo che dovrà rievocare tristi ricordi d’infanzia per scoprire la verità sull’assassinio del padre; dalla Svizzera, un film corale e terrificante, dieci giovani registi dirigono l’apocalittico Wonderland; dalla Norvegia poi una riconferma, torna al festival con l’inquietante e claustrale Vilmark Asylum Pål Øie, che nel 2003 in quel di Ravenna aveva riscosso un notevole successo grazie Dark Woods.
A fianco della competizione per lungometraggi, non può mancare ovviamente quella dedicata alla produzione breve, con una rosa di sei cortometraggi provenienti anch’essi da alcune importanti cinematografie mondiali o da possibili outsider, come quella lussemburghese, che avrà come sua rappresentante la pellicola diretta dalla coppia formata Pascal Thiebaux e Gil Pinheiro dal titolo Quenottes, che ha come protagonista un topolino psicopatico e nevrotico ossessionato dalla sua collezione di trofei dentali. Ma uno degli short più attesi della selezione è senza ombra di dubbio The Monster, l’horror-comedy del britannico Bob Pipe, dove uno dei mostri per eccellenza del cinema del ventesimo secolo prende parte ad un moderno film slasher per cercare di riesumare la sua carriera di successo ormai in declino.
Ma il menù della kermesse emiliana non si ferma di certo alle sezioni competitive. A queste, infatti, si vanno ad aggiungere tutta un’altra serie di appuntamenti ed eventi originali, accompagnati dalla presenza di ospiti speciali, per mostrare il meglio della produzione filmica di genere del presente, del passato, e sempre con un occhio attento al futuro. Tra questi segnaliamo l’esclusiva Opening Night dedicata al trentennale di Blue Velvet, capolavoro indiscusso dell’inquieto e geniale David Lynch.  C’è poi la Retrospettiva battezzata “Lezioni di Nero – L’evoluzione del genere da classico a post moderno”, curata dalla saggista e critico cinematografico Mariangela Sansone, che comprende alcuni dei titoli più significativi del sottogenere noir di ambientazione moderna: dall’indimenticabile capolavoro del 1974 Chinatown di Roman Polanski a L’amico americano (1977) di Wim Wenders, passando per Brivido caldo (1981) di Lawrence Kasdan, vera e propria opera simbolo che segna, nel 1981, la nascita del filone. E tanto per non farsi mancare nulla si chiude in bellezza con la sezione fuori concorso Contemporanea – Il cinema del presente, un spazio non competitivo riservato alle migliori opere emerse nei recenti mercati internazionali e nei principali festival di genere. Nella sezione incontriamo il morbosissimo Nicolas Winding Refn con The Neon Demon; Nina Forever, umorismo very dark per l’opera prima dei fratelli Blaine; e l’originale Men & Chicken, del regista danese Anders Thomas Jensen, pluripremiato sceneggiatore di Susanne Bier. Un film, questo, assolutamente anomalo,  sulla famiglia e sulla diversità, interpretato da un grande Mads Mikkelsen.
Insomma, speriamo di avervi fatto venire un po’ di acquolina, la stessa che, dalla pubblicazione della line up del festival avvenuta qualche giorno fa, è nata nella nostra gola.

Francesco Del Grosso

Riepilogo recensioni per sezione della 14esima edizione del Ravenna Nightmare Film Fest

Concorso lungometraggi

Wonderland di Autori Vari

Tragedy at Rodger’s Bay di Philipp Abryutin

Paranormal Drive di Oleg Asadulin

Villmark Asylum di Pål Øie

Snow di Ventsislav Vasilev

Concorso cortometraggi

The Monster di Bob Pipe

Quenottes di Pascal Thiebaux e Gil Pinheiro

Behind di Ángel Gómez Hernández

Contemporanea

The Neon Demon di Nicolas Winding Refn

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