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MiX – Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer 2024: presentazione

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#NoShame

43 titoli di cui 34 in anteprima nazionale, 12 video musicali, 3 spettacoli teatrali, 10 talk di approfondimento, una mostra, 80 ospiti tra artistə, registə, scrittori e scrittrici, insieme a un programma fittissimo di eventi speciali, dj set e musica live: giovedì 26 settembre al Piccolo Teatro Strehler di Milano si accendono le luci dell’attesa 38esima edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, uno degli eventi cinematografici e culturali queer più importanti e longevi del calendario LGBTQ+ internazionale.
Il tema del festival quest’anno è #NoShame, un invito ad abbracciare pienamente la propria autenticità, esprimendo ogni aspetto della propria identità, senza limitare né censurare l’espressione di sé, incluse debolezze, paure e desideri. E la selezione delle opere che verranno presentate nel corso di una quattro giorni particolarmente densa (dal 26 al 29 settembre negli spazi del Teatro Strehler, del Teatro Studio Melato, del CAM Garibaldi e del Sagrato del Piccolo) all’interno delle diverse sezioni della kermesse meneghina diretta da Pierpaolo Astolfi e Priscilla Robledo, con Rafael Maniglia direttore della programmazione cinematografica, rispecchia in pieno il claim.
Il programma 2024 si inaugura – giovedì 26 settembre, ore 20, Piccolo Teatro Strehler – con l’anteprima italiana di Una película barata, debutto nel lungometraggio del regista spagnolo Osama Chami, assistente personale di Pedro Almodovar e precedentemente collaboratore dell’attore Elijah Wood, che sarà presente alla proiezione insieme ai suoi attori protagonisti, Enrique Gimeno e Jorge Motos. La proiezione inaugurale sarà preceduta dalla cerimonia di apertura, condotta da Enorma Jean, icona del mondo drag, e Simone Alliva, giornalista autore di diverse inchieste su politica e diritti civili, con gli interventi musicali e performativi di David Blank, Romina Falconi e la Rouge Academy, la scuola di burlesque più riot di Milano.
A chiudere il festival – domenica 29 settembre, ore 21.00, Piccolo Teatro Strehler – la proiezione fuori concorso di The Visitor, ultimo film del leggendario Bruce LaBruce artista, regista e fotografo tra i più amati della scena queer internazionale, qui con una rivisitazione in chiave queer del capolavoro di Pasolini, Teorema. Precede la proiezione la cerimonia di chiusura con l’annuncio di tutti i film vincitori, co-condotta da Nehellenia, la Queen romana che rappresenterà l’Italia nella prima edizione di RuPaul’s Drag Race Global All Stars, disponibile dal 20 settembre su Paramount+ e in onda ogni venerdì alle 22.00 su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW), e Daniele Gattano, uno degli stand-up comedian più brillanti e originali in Italia, insieme all’attivista, cantautore e game designer italiano Immanuel Casto e al cantautore indie Osvaldo Supino.
Tra gli altri titoli, suddivisi nei tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, documentari e cortometraggi, si segnalano, per i film di finzione, le anteprime italiane di: Chuck Chuck Baby della pluripremiata filmmaker e scrittrice inglese Janis Pugh, ospite del festival, un comedy-drama ambientato tra le piume cadenti di una fabbrica di polli nel Galles del Nord; Sebastian secondo lungometraggio del regista finlandese-britannico, Mikko Makela, che sarà ospite del MiX insieme al suo produttore, presentato in anteprima al Sundance 2024 e presto in distribuzione sulla piattaforma di Open Reel, una storia di crescita individuale che esplora i temi dell’identità, del desiderio, dell’ambizione e della vulnerabilità emotiva; Girl for a Day (Un jour fille) di Jean-Claude Monod, tra le rare narrazioni cinematografiche sull’intersessualità, storia vera e toccante di Anne Grandjean, nata intersessuale nel XVIII secolo, il cui caso è stato trattato nel corso di Michel Foucault al Collège de France, “Les Anormaux”; e National Anthem di Luke Gilford, appena uscito nelle sale americane, una storia d’amore ambientata nell’universo queer del rodeo americano. Tra i documentari, sempre in anteprima italiana, l’intenso Salão de Baile (This is ballroom) dei brasiliani Juru e Vitã, uno sguardo dall’interno sulla cultura delle “ballroom” a Rio de Janeiro e nella sua periferia; S/he is Still her/e di David Charles Rodrigues, ritratto intimo del vulcanico ed eclettico Genesis P-Orridge, musicista pioniere della scena industrial, artista avanguardista e rivoluzionario nel genere, realizzato durante l’ultimo anno della loro vita.
Da segnalare inoltre il documentario vincitore del Teddy Award alla Berlinale 2024, Teaches of Peaches di Philipp Fussenegger e Judy Landkammer, sulla musicista, produttrice, regista e artista performativa, Peaches, icona femminista che da sempre sfida gli stereotipi di genere; e il film di finzione vincitore dell’ultimo di Bergamo Film Meeting, Levante della filmmaker brasiliana Lillah Halla, un’intensa opera prima incentrata sull’aborto e l’omosessualità nel Brasile di Bolsonaro, che sarà proiettata anche alle scuole nella mattina di venerdì 27 settembre. Anche nella corposa sezione dei cortometraggi, quasi tutti in anteprima italiana, spiccano almeno due titoli: All the Lights are still burning diretto dal regista di Sex Education, Dominic Lecler, un’improbabile storia d’amore tra un violinista classico e uno spacciatore di droga; e All the words but one dell’attrice trans messicana Nava Mau, nota per aver partecipato alla serie britannica di Netflix, Baby Reindeer, qui con un breve storia che parla a tuttə, sulla capacità di amare ed essere amati.
Tutti i film saranno valutati da tre giurie internazionali formate da personalità del mondo cinema, dell’arte e della cultura. Il Premio al Miglior Lungometraggio sarà assegnato da una giuria presieduta da Donatella Diamanti, nota sceneggiatrice e scrittrice (Viola di mare, La Squadra, Medicina generale, Nero a metà, Un posto al sole…) e composta da Paul Roeland, senior programmer del Roze Filmdagen Film Festival di Amsterdam, Laurent Bauchaut, direttore artistico del festival Chéries-Chéris di Parigi e Giuditta Pellegrini, giornalista. A giudicare il concorso dei documentari, una giuria presieduta da Antonia Caruso, attivista trans-femminista editorialista ed editrice e formata da Maya De Leo, docente universitaria e scrittrice (Queer. Storia Culturale della Comunità LGBTQ+), e Chloé Barreau, attrice, regista e sceneggiatrice (Frammenti di un percorso amoroso). Infine ad assegnare il riconoscimento al Miglior Cortometraggio, una giuria presieduta da Margherita Ferri, regista e sceneggiatrice (Zen sul ghiaccio sottile), e composta da Alessandro Bianchi, blogger, scrittore, curatore del profilo Instagram Zucchero Sintattico, e Riccardo Conte, giornalista per Gay.it e autore.

Francesco Del Grosso

Riepilogo recensioni dalla 38esima edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer

Concorso Lungometraggi

Levante di Lillah Halla

Una película barata di Osama Chami

Girl for a Day di Jean-Claude Monod

Asog di Séan Devlin

Chuck Chuck Baby di Janis Pugh

National Anthem di Luke Gilford

Eat the Night di Caroline Poggi e Jonathan Vinel

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