Home Festival Altri festival 32° Lovers Film Festival: presentazione

32° Lovers Film Festival: presentazione

150
0

“Queering the Borders”

Sono visioni che vogliono far saltare i confini, quelle proposte dal nuovo Lovers Film Festival. Visioni che si promettono più aperte e inclusive, ricollocando prepotentemente l’evento torinese – in programma dal 15 al 20 giugno – nella contemporaneità.
Al motto di “Queering the Borders”, dopo 32 anni la storica manifestazione un tempo nota come GLBT Film Festival – Da Sodoma a Hollywood, cambia volto e nome e, sotto la fresca direzione artistica di Irene Dionisio, si propone di tracciare il punto sul futuro del cinema LGBTQI.
Quattro sezioni competitive, 83 titoli in programma (molti transitati per i maggiori festival internazionali, da Cannes a Berlino passando per Sundance e BFI Flare), 31 nazioni diverse e 5 giorni di programmazione per capire cos’è e dove stia andando, oggi, il cinema gay e per tentare di completare la domanda: “da Sodoma a…”?.
Un interrogativo che non poteva essere più calzante nell’anno in cui un’opera come Moonlight vince l’Oscar come miglior film (non a caso il Festival propone il focus “Before Moonlight”, dedicato ai precedenti del cinema black a sfondo omosessuale), portando tematiche un tempo considerate di nicchia al grande pubblico, e, per contro, forze repressive mettono paletti e limitano le più profonde libertà individuali (troverà, a questo proposito, spazio all’interno della manifestazione anche l’allarmante questione degli omosessuali in Russia).
D’altronde, non sono certo né il coraggio né l’eclettismo a mancare a un festival che fa dell’eterogeneità uno dei suoi maggiori punti di forza, garantendo al suo pubblico un’offerta variegata e decisamente consistente.
Ecco allora, ai 14 film delle due sezioni principali – “All the Lovers Concorso lungometraggi e Real Lovers”. “Concorso documentari” – affiancarsi i cortometraggi del concorso Future Lovers, e le opere decisamente più sperimentali del Concorso Iconoclasta Ireggular Lovers, in collaborazione con Artissima.
Sarà Tom of Finland, biopic dedicato al leggendario illustratore e creatore dell’immaginario omoerotico leather, ad aprire, giovedì 15 giugno al cinema Massimo, la rassegna e a inaugurare un percorso – dall’anomalo spaccato sull’omosessualità siriana di Mr Gay Syria, alla parabola politica del canadese Ceux qui font les révolutions à moitié n’ont fait que se creuser un tombeau, passando per il voyeurismo del Taekwondo di Marco Berger e Martìn Farina, fino ad arrivare alla sessualità poliedrica di un musical come Hello Again, film di chiusura del festival – all’insegna della ricerca costante e di una mai sopita radicalità.
Tra focus a tema (oltre al già citato “Before Moonlight”, il focus “Queering the Borders”), omaggi (come quello dedicato al regista francese Paul Vecchiali, di cui si proietteranno gli ultimi lavori) e ospiti (dall’attivista per i diritti Stuart Milk a una Jasmine Trinca fresca del premio ottenuto per Fortunata nella sezione Un Certain Regard come migliore attrice all’ultimo Festival di Cannes), il nuovo corso della manifestazione si preannuncia una sfida stimolante a qualsiasi immobilismo e un luogo dove, comunque vada, i confini e le barriere non saranno mai di casa.

Mattia Caruso

Riepilogo recensioni per sezione del 32° Lovers Film Festival

Film d’apertura

Tom of Finland di Dome Karukoski

Concorso Internazionale Lungometraggi

The Wound di John Trengove

Taekwondo di Marco Bergr e Martin Farina

Concorso Internazionale Documentari

Mr Gay Syria di Ayse Toprak

Focus Queering The Borders

After Louie di Vincent Gagliostro

Evento Speciale Gay & Football

The Pass di Ben A. Williams

Evento Speciale Al cinema col bebè

Beauty and the Beast di Bill Condon

 

Articolo precedenteParigi può attendere
Articolo successivoAspettando il Re

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here

17 − cinque =