Oltre le quote rosa
Nell’affollato cartellone festivaliero lombardo di Marzo, così ricco di appuntamenti che stanno costringendo il pubblico e gli addetti ai lavori ad autentici salti mortali e tour de force per riuscire a incastrarli nell’agenda, ha trovato spazio anche lo Sguardi Altrove Film Festival. La rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile diretta da Patrizia Rappazzo ha chiuso il sipario della sua 24esima edizione con la cerimonia di premiazione andata in scena nella cornice dello Spazio Oberdan nella serata di sabato 18.
A trionfare tra gli otto titoli del concorso lungometraggi della sezione “Nuovi Sguardi” è stata la pellicola A mon âge je me cache encore pour fumer della regista algerina Rayhana Obermeyer, mentre nel concorso documentari della sezione “Le donne raccontano” il riconoscimento è andato a Fire della giovane cineasta russa Nadya Zakharova. Se il film della Obermeyer ci catapulta senza se e senza ma in un affollato hamman, nel quale si rifugiano madri, amanti, vergini e e islamiche fanatiche, mentre fuori è in corso la sanguinaria guerra civile, in quello della Zakharova l’incontro di due brevi storie da origine a un flusso ritmico di poesia e suggestioni visive. Il concorso cortometraggi battezzato “Sguardi (S)confinati” ha visto ancora la cinematografia russa salire sul gradino più alto del podio grazie a The Edge, nel quale Alexandra Averyanova ci porta per mano al seguito di una donna anziana che vive in una piccola stazione sperduta nella più profonda area rurale del Paese. Chiude il palmares Babylon Sisters di Gigi Roccati, al quale è andato il premio del pubblico di #FrameItalia, la sezione competitiva a regia mista dedicata al cinema italiano.
Ma riavvolgiamo il nastro sino allo scorso 12 marzo, giorno d’inaugurazione della manifestazione meneghina che sin dal primo atto ha fatto registrare una buona affluenza di pubblico, con una sostanziale crescita delle presenze nelle fasce serali o in occasioni di alcune proiezioni, come ad esempio quella del già citato Babylon Sisters o dell’anteprima milanese di Ninna nanna prigioniera di Rossella Schillaci.
Il compito di aprire la kermesse è toccato all’anteprima italiana di Certain Women, trasposizione dell’omonimo racconto di Maile Meloy incluso nella raccolta “Both Ways Is the Only Way I Want It” firmata da Kelly Reichardt. Presentato al Sundance Film Festival 2016 e con un cast di altissimo livello (Laura Dern, Kristen Stewart, Michelle Williams e Lily Gladstone), il film è l’intenso ritratto di tre donne le cui vite si intrecciano nella parte rurale del Montana, che cercano di costruire il loro cammino tra le pianure del nord-ovest americano. A chiuderla ci ha pensato, invece, Femminismo! di Paola Columba, un documentario che propone uno sguardo militante sul ruolo della donna, attraverso un filo rosso che collega le battaglie femministe degli anni Settanta con quelle delle ragazze della cosiddetta Youtube Generation.
Nel mezzo, un cartellone fitto che ha offerto alle platee di turno una selezione di oltre sessanta opere che incrociano temi e generi diversi, testimoniando la straordinaria vitalità del cinema delle donne a livello internazionale. Una line up che ha regalato una serie di sorprese non solo nelle sopraccitate sezioni competitive, ma anche in quelle non competitive. Particolarmente interessante quella sui Diritti Umani, che ha proposto opere dal fortissimo impatto emotivo come Les corps interdits di Jéremie Reichenbach, Remain From The Desert di Sebastian Mez o The War Show della coppia formata da Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon, già vincitore del Venice Days Award alle Giornate deli Autori della 73esima Mostra di Venezia. Senza dimenticare ovviamente la personale dedicata alla cineasta tedesca Maren Ade, che ha permesso al pubblico milanese di recuperare, oltre alla sua ultima e pluri-premiata fatica dietro la macchina da presa Vi presento Toni Erdmann, anche le sue pellicole precedenti The Forest for the Trees e Everyone Else.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezione della ventiquattresima edizione di Sguardi Altrove Film Festival
#FrameItalia
Babylon Sisters di Gigi Roccati
La prima meta di Enza Negroni
Le Donne raccontano
A Bitter Story di Francesca Bono
Focus – Diritti Umani, Oggi
Ninna Nanna Prigioniera di Rossella Schillaci
Retrospettiva Maren Ade