Amore oltre le barriere
L’amore, quello vero, non conosce ostacoli e barriere. Capita a tutti di innamorarsi, prima o poi. È quel che accade a Gianni (Pierfrancesco Favino), cinquantenne, single incallito, che colleziona relazioni di una notte, protagonista di Corro da te, l’undicesimo lungometraggio di Riccardo Milani, che dopo i due capitoli di Come un gatto in tangenziale, campioni di incasso al botteghino, ritorna al cinema con una commedia che racconta con grande delicatezza e toni comici, la disabilità. L’opera è il remake di Tutti in piedi, la commedia francese diretta da Franck Dubosc, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica in patria.
Riccardo Milani ci ha abituati fin dai suoi precedenti film a commedie dove si ride di buon gusto e con interpreti d’eccezione, come Paola Cortellesi che è stata la sua attrice feticcio in alcuni lungometraggi. In Corro da te si affida alle eccellenti interpretazioni di Pierfrancesco Favino e Miriam Leone (alla loro prima collaborazione con Milani), che dimostrano un’ottima affinità fin dalle prime scene insieme. Non è facile raccontare con toni comici un tema così importante come la disabilità, ma la sfida è vinta in partenza. La sceneggiatura scritta dallo stesso Milani insieme a Giulia Calenda e a Furio Andreotti, si concentra sulla figura di Gianni, il personaggio interpretato da Favino, un uomo cinico e superficiale, che per portarsi a letto una donna è disposto a tutto, anche a fingere di essere quello che non è. Ma la vita gli mette davanti l’amore, un sentimento che non era mai riuscito a provare prima e a vedere con i propri occhi una realtà che non aveva mai contemplato.
Un merito va soprattutto all’ottimo cast di attori non protagonisti, tutti in parte, in primis: Pietro Sermonti che interpreta il miglior amico di Gianni, Vanessa Scalera che ci regala una straordinaria interpretazione (in odor di vittoria per il David di Donatello come miglior attrice non protagonista per L’Arminuta), Pilar Fogliati e Piera Degli Esposti nella sua ultima e indimenticabile interpretazione, uscita postuma. Il personaggio interpretato da Pierfrancesco Favino è l’emblema del seduttore superficiale e privo di scrupoli, che ha allontanato persino sua madre, che non riesce a darle neanche un addio, prima di morire. Una descrizione così negativa, viene, però, sradicata nel momento in cui il protagonista, dopo aver commesso i suoi sbagli, si rende conto che l’amore è capace di superare qualsiasi ostacolo. Ed è proprio attraverso Chiara che si rende conto di cose che non era mai riuscito a vedere, proprio a causa della sua superficialità. L’opera di Milani ha il pregio di cogliere ogni sottile sfumatura sulla disabilità, senza mai cadere nel patetico, ma restituendoci con grande credibilità il ritratto di Chiara, una donna forte, decisa e determinata che non si lascia fermare dalla sua condizione, rimasta invalida dopo un incidente stradale. Si ride e si piange in Corro da te, facendoci riflettere su come l’amore vero riesca a superare qualsiasi barriera.
Corro da te esce nelle sale italiane il 17 marzo in 550 copie, distribuito da Vision Distribution e Universal Pictures.
Giovanna Asia Savino