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The Terror, Live

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VOTO: 8

Fidarsi è bene, non fidarsi è male

Se The Terror, Live ha venduto oltre 5 milioni di biglietti in patria, raccogliendo consensi unanimi sia tra il pubblico che tra la critica un motivo ci sarà. La risposta è semplice e non occorrono particolari giri di parole o chissà quale cervellotico ragionamento. Quello firmato da Kim Byeong-woo altro non è che un ottimo film, capace di tenere lo spettatore inchiodato alla poltrona sino all’ultimo fotogramma a disposizione, come solo i grandissimi thriller sono in grado di fare. Al resto deve averci pensato un buon passaparola. Ed è quanto accaduto alla pellicola del cineasta sudcoreano, qui alla prese con il suo primo film mainstream dopo gli interessanti esordi nel cinema Indi (vedi Anamorphic e Written). In tal senso, ci ha fatto piacere constatare che il salto in avanti da natura produttivi non ha “corrotto” minimamente il suo modo di fare e concepire la Settima Arte, al contrario ne ha esaltato le già indubbie qualità, rivelando il suo talento a platee più vaste e non di soli addetti ai lavori. Del resto, la bravura di un regista non si dovrebbe misurare in termini economici, ma l’avere a disposizione budget più consistenti è innegabile che aumenti le opportunità e il potenziale di chi le gestisce. Allo stesse tempo, budget faraonici non sono mai stati sinonimo di riuscita e la storia ce lo ha insegnato in più di un’occasione. Moltissimi sono stati e continuano ad essere, infatti, i cineasti che hanno dovuto alzare bandiera bianca al cospetto di clamorosi insuccessi al box office. Fortunatamente, Kim Byeong-woo non è entrato a far parte di questa sciagurata casistica, con The Terror, Live che qualche bel riconoscimento se l’è preso (tra cui il Blue Dragon Film Awards 2013 per Miglior nuovo regista e il Gran Premio per la recitazione a Ha Jung-woo al Golden Cinema Festival 2014).
I risultati come avrete modo di vedere gli hanno dato ragione. La sua terza fatica dietro la macchina da presa è un’opera al cardiopalma che viaggia lungo una traiettoria di tensione crescente destinata a esplodere nel vero senso della parola. Lo dice il titolo stesso, con le lancette dell’orologio che scorrono inesorabili come quelle di una bomba a orologeria. Kim Byeong-woo porta sullo schermo una partita a scacchi senza vincitori ne vinti che coinvolge contemporaneamente il protagonista e di riflesso lo spettatore di turno. Siamo al seguito di Yoo Young-hwa, ex anchorman del telegiornale caduto in disgrazia a causa di uno scandalo privato, che declassato ora conduce un talk show radiofonico diurno. Yoon liquida in modo sprezzante un ascoltatore particolarmente intrattabile, il quale successivamente richiama per annunciare che farà saltare in aria il ponte Mapo, nel bel mezzo di Seoul. Quando la minaccia diventa tragica realtà e il collerico terrorista promette di richiamare ancora, Yoon intravvede la possibilità di sfruttare l’intervista in diretta per riabilitarsi e rilanciare la propria carriera, accordandosi per un reintegro se la trasmissione live porterà alla confessione via radio e all’arresto del colpevole. Plot e personaggi sono emanazioni e link diretti all’attualità, con tutta una serie di immagini che riportano alla mente fotogrammi indimenticabili di dolore e orrore visti e rivisti in televisione (dall’11 settembre sino agli attentati di Parigi). Ma The Terror, Live, così come il potentissimo Nightcrawler di Dan Gilroy, vuole essere anche un attacco diretto al cinismo e alle deformazioni dei mass media e dei suoi esponenti, gran parte dei quali disposti a qualsiasi cosa pur di mettere le mani su una notizia prima della concorrenza.
Il grande merito del film sta nell’aver costruito sapientemente e in maniera efficace la suddetta tensione all’interno di un’unica dimensione spazio-temporale, così da eguagliare fortunati precedenti più o meno recenti come il capitolo iniziale della saga di Saw o il cult Buried – Sepolto. Pellicole, queste, con le quali The Terror, Live condivide il concetto di accerchiamento, consumato in uno spazio circoscritto. Si tratta dello studio di un’emittente radiofonica e televisiva sudcoreana, che si trasforma in un autentico campo di battaglia dove va in scena una guerra psicologica che mette a dura prova i nervi delle due fazioni. L’azione, non testosteronica ma comunque adrenalinica, è compressa tra quattro mura, ma il dramma e la striscia di sangue che ne consegue si estende ben al di fuori del grattacielo che ospita lo studio. Lo spazio ristretto a disposizione, infatti, non rappresenta mai un limite né per la scrittura né per la regia, al contrario le mette nella condizione di esprimersi al meglio e di costruire situazioni imprevedibili e di forte impatto. La conseguenza diretta è una timeline che non conosce brusche frenate e passaggi a vuoto, ma una frenetica corsa contro il tempo che non risparmia niente e nessuno, nemmeno i polmoni degli spettatori.
Per coloro che se lo fossero perso all’epoca dell’anteprima alla 16esima edizione del Far East Film Festival di Udine, The Terror, Live arriva finalmente sul mercato nostrano in un’imperdibile versione home video, per la quale dobbiamo ringraziare per l’ennesima volta l’accoppiata CG Entertainment e Tucker Film. La collana “Far East Film” ospita un dvd (disponibile anche in Blu Ray) da custodire gelosamente nella propria videoteca di genere. Il supporto restituisce tutta la potenza delle immagini e soprattutto dei suoni nativi, grazie a un Dolby Digital 5.1 davvero di altissima qualità. Lo spettacolo però non termina con i titoli di coda, ma prosegue nel ricchissimo comparto extra, dove consigliamo caldamente di soffermarvi. In particolare, segnaliamo il contributo video dedicato agli effetti speciali dal titolo “VFX Making”, che trascina il fruitore nella complessa fase di post-produzione del film.

Francesco Del Grosso

The-Terror-Live-dvd-coverThe Terror, Live (Deu tae-ro ra-i-beu)
Regia: Kim Byeong-woo
Corea del Sud 2013  Durata: 94′
Cast: Duek-mun Choi, Jin-ho Choi, Jung-woo Ha
Lingue: Coreano Dolby Digital 2.0, Coreano Dolby Digital 5.1, Italiano Dolby Digital 2.0, Italiano Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti Formato: 16/9 1.85:1
Extra: Dietro le quinte, No Good Cuts, Poster Shooting, Presentazione, VFX Making

 

 

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