
House of Gucci
La tragedia famigliare, tra lusso e potere, orchestrata da Ridley Scott appare più simile ad una soap di lusso che ad un dramma shakespeariano.
La tragedia famigliare, tra lusso e potere, orchestrata da Ridley Scott appare più simile ad una soap di lusso che ad un dramma shakespeariano.
Nonostante l’ambientazione “antica”, Ridley Scott realizza un’opera intrisa di modernità su temi delicati. Fuori Concorso a Venezia 2021.
Qualche parola in omaggio a Rutger Hauer, attore di razza dalla filmografia in precario equilibrio tra iconicità autoriale e necessità alimentari.
Approda in home video grazie a Universal Pictures Italia l’imperdibilie sequel del leggendario film di Ridley Scott, arricchito da straordinari extra.
Ispirata ad un tragico fatto di cronaca, l’ultima fatica di Ridley Scott dimostra ancora una volta la duratura mancanza d’ispirazione del suo autore.
Denis Villeneuve riesce nell’mpresa, sulla carta quasi impossibile, di aggiornare il classico diretto nel 1982 da Ridley Scott, qui produttore.
Sequel del prequel di una saga leggendaria, quest’ultima fatica di Ridley Scott conferma tutte le perplessità già intraviste in “Prometheus”.
Ridley Scott firma una pagina significativa nella sua filmografia recente, con un film che riflette sui meccanismi spettacolari da esso prodotti.
Vista la totale assenza di epica storica e sottotesti socio-politici, Ridley Scott si affida alla computer graphic per confezionare un kolossal spettacolare ma inerte.