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Prato Film Festival 2019: diario di bordo #2

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2^ giornata

Il battesimo della settima edizione del Prato Film Festival non ha deluso le attese e la partecipazione entusiasta del pubblico alle proiezioni mattutine dei corti in gara nella sezione “Diritti Umani” e a quella serale di Due piccoli italiani, così come l’incontro all’ora del tè con gli ospiti nel salotto del Dek Italian Bistroit, ne sono la dimostrazione.
La seconda giornata della kermesse toscana siamo sicuri non sarà da meno, con i diritti umani ancora al centro del cartellone. A chiudere il palinsesto odierno nella prestigiosa cornice del Teatro D’Annunzio del Convitto Nazionale Statale Cicognini ci penserà il documentario Un paese di Calabria, diretto a quattro mani da Shu Aiello e Catherine Catella. L’evento fuori concorso, accompagnato per l’occasione dalla produttrice Serena Gramizzi, è incentrato sul modello di inclusione della città di Riace e sul suo sindaco, Mimmo Lucano. Mentre ad aprire la mattinata (h. 11) ci penserà lo slot finale della sezione, dove figurano tra gli altri These Empty Heavy Words, un vibrante monologo sul tema dell’identità manipolata, derisa e coraggiosamente reclamata firmato da Marcello Giovani, oltre a Tulipe di Andrea Di Cicco con Jonis Bascir che insieme a Cristina Donadio sono i protagonisti di una storia di amore e rinascita che tocca il delicato tasto dell’immigrazione.
Sempre sulla breve distanza si muovono le opere in concorso nella altre due sezioni competitive in programma al Cicognini dalle ore 15. Si parte con la sezione “Mondo Corto Documentari” e le sei pellicole appartenenti al cinema del reale provenienti dalla Germania che la vanno a comporre: dai 7.923 km nel viaggio ferroviario da Pechino a Mosca raccontato in Transsiberian Dream da Dennis Schmelz al viaggio spazio-temporale animato di Peter Böving in Gott ist schon weg, passando per il ritratto biografico e culinario dello chef stellato Boris Rommel in The Sound of Colours.
Non parla solo tedesco, invece, la rosa degli shorts inclusi nella sezione “Mondo Corto Fiction”: dalle disavventure di un pianista transalpino in Mazeppa di Jonathan Lago alle intense emozioni del dramma famigliare Nana dello spagnola Roger Villarroya, sino alla spassosa action-comedy 3 Kilometers to the Destination della coppia israeliana formata da Maayan Amzallag e Alon Levy. Come si dice: non c’è due senza tre e domani toccherà alla terza giornata proseguire il cammino della kermesse pratese.

Francesco Del Grosso

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