Signore e signori, allacciate le cinture e pronti al decollo!
Pronti? Siete pronti per un lungo viaggio lontano lontano? Siete pronti a vivere il Giappone, la Cina, la Corea e tutti i più bei posti dell’Asia orientale? Da ormai diciannove anni a questa parte, i colori, gli odori ed i sapori di queste terre tanto lontane quanto affascinanti possono essere sperimentati in prima persona senza allontanarsi dal nostro paese. Merito del Far East Film Festival, giunto ormai alla diciannovesima edizione, che ogni anno, nella pittoresca città di Udine, attira spettatori da tutta Italia e che, nel corso del tempo, ha acquistato sempre maggior prestigio. Anche quest’anno, dunque, dal 21 al 29 aprile, nelle grandi ed accoglienti sale del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e del cinema Visionario, sarà possibile assistere a quanto di più interessante sia stato prodotto in Asia nell’ultima stagione cinematografica – grande attesa, a tal proposito, per Survival Family, diretto da Yaguchi Shinobu, frizzante road movie scelto come film d’apertura – ma anche a pregiate retrospettive – per quest’anno ci aspetteranno tra gli altri, ad esempio, Made in Honk Kong di Fruit Chan, A Simple Life di Ann Hui e Three Years Without God di Mario O’Hara. E poi, incontri, dibattiti, eventi speciali e tanto altro ancora.
Si preannunciano, dunque, nove giorni particolarmente intensi ed entusiasmanti! Ogni spettatore, addetto ai lavori o semplice appassionato che sia, dal canto suo verrà coccolato da un’ottima organizzazione e da gente affabile e socievole. Ottimi padroni di casa per far sì che noi stessi possiamo sentirci davvero come a casa nostra. Ed anche se, ad onor del vero, negli ultimi anni per alcuni versi proprio l’organizzazione in sé abbia lasciato in alcuni casi – a detta dei più affezionati – un po’ a desiderare, non vi è alcun dubbio per quanto riguarda le emozioni e la carica che verrà trasmessa in sala ad ognuno di noi. Perché, di fatto, il Far East Film Festival è proprio questo: un grande luna park cinematografico, dove nell’ambito della ricca e variegata selezione offertaci non mancheranno di certo veri e propri colpi di fulmine. È semplicemente una delle tante declinazioni della Settima Arte. Un vero e proprio regalo che quest’ultima ci fa, permettendoci di viaggiare lontano senza allontanarci troppo e lasciandoci affascinare dai mille colori di terre orientali. Siete pronti, dunque, ad intraprendere anche quest’anno – e per il diciannovesimo anno consecutivo – un nuovo, elettrizzante viaggio? Bene, non resta che allacciare le cinture e prepararsi al decollo! Buon viaggio e buon Cinema a tutti!
Marina Pavido
Riepilogo recensioni per sezione del Far East Film Festival 2017
Competition
At the Terrace di Yamauchi Kenji
Satoshi: A Move for Tomorrow di Mori Yoshitaka
At Café 6 di Neal Wu
Vanishing Time: A Boy Who Returned di Um Tae-hwa
Over the Fence di Nobuhiro Yamashita
52Hz, I Love You di Wei Te-sheng
Dearest Sister di Mattie Do
My Uncle di Nobuhiro Yamashita
The Last Princess di Hur Jin-ho
I Am Not Madame Bovary di Feng Xiaogang
Someone to Talk to di Liu Yulin
Hide and Seek di Jie Liu
Retrospettive
Infernal Affairs di Alan Mak e Andrew Lau