Mistero buffo
Ci sono autori che, grazie al dono di un talento superiore, riescono sempre a trovare la forma giusta per qualsivoglia racconto essi desiderino mettere in scena. Pablo Larrain è uno di questi. L’occasione giusta per ammirare, immergersi, “possedere” un’opera come Neruda è data dalla sua edizione home video per CG Entertainment, brillante nella resa tecnica del blu ray anche se al solito spartana per ciò che riguarda i contenuti extra. Poco male. Quello che conta è il film. Un lungometraggio capace di osservare la storia cilena attraverso la lente deformante di uno dei suoi principali artisti, appunto il sommo poeta Pablo Neruda, qui rappresentato come la quintessenza dell’estro artistico.
Siamo in Cile, a pochi anni dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale. La Democrazia arranca, le prime tentazioni dittatoriali – a seguito di legittimazione popolare, al pari di ben noti casi italici storicamente precedenti – prendono piede. Il Partito Comunista viene messo fuori legge. Per il senatore Pablo Neruda, tanto autorevole quanto brillante voce artistica in seno alla sinistra, arriva il momento di scegliere tra la fuga e la prigione. La prima opzione è quella scelta; così il super-poliziotto Oscar Peluchonneau si mette sulle sue tracce. Per narrare l’insanabile conflitto tra inafferrabilità dell’Arte e ottusità della ragion di stato, Larrain sceglie un calibratissimo registro semi-grottesco capace di travalicare – come accaduto del resto in tutte le sue opere cinematografiche, a partire dall’immediatamente precedente Il club (2015) – le banalità e i didascalismi insiti in qualsivoglia conflitto ideologico per approdare direttamente al simbolismo estremo di due “perfette” tipologie umane destinate prima allo scontro, quindi al metaforico incontro ed infine alla presa d’atto di essere due facce della medesima, assai sfaccettata, medaglia. Neruda, inteso come film, potrebbe essere tranquillamente letto come un beffardo trattato filosofico sulla tendenza della natura umana a rifugiarsi in determinate categorie: l’inseguitore, riflettendoci sopra, non sa perché insegue; l’inseguito, al contrario, è perfettamente consapevole di non avere alcuno motivo per darsi alla fuga. Larrain è eccellente a lasciar scorrere il suo film sui binari dell’assurdo, almeno fino a che il processo di osservazione delle due personalità non viene completato. Solo allora fa emergere con forza, in un epilogo che toglie il fiato sia per bellezza “scenografica” (l’ambientazione è tra le montagne della cordigliera andina in inverno) che per profondità d’indagine sull’essenza umana. La voce narrante del poliziotto (ottimo Gael Garcia Bernal, in un ruolo ingrato), che scandisce i ritmi di Neruda, continua ben oltre la propria parabola esistenziale, in perfetto stile Viale del tramonto, accettando il proprio essere stato in vita solo grazie al riflesso rispetto alla figura del poeta, interpretato da un bravissimo, camaleontico Luis Gnecco. Il quale, a propria volta, comprende senza possibilità di equivoco il definitivo dramma della sua solitudine da imminente esiliato nell’attimo stesso in cui la tragedia stessa fatalmente si compie.
Anche in quest’ultima opera cilena, prima dell’exploit statunitense con lo straordinario Jackie (2016), Larrain confeziona un biopic sui generis che al tirar delle somme appare alla stregua di un lungo viaggio esteriore ed interiore, un road-movie dell’anima con persino inaudite digressioni western che solo i grandi cineasti potrebbero permettersi, alla scoperta di due personaggi capaci di assorbire in maniera totale vizi e virtù del mondo che ci circonda, di ieri e di oggi. In un’opera straordinariamente in grado di straziare il proprio pubblico facendogli mantenere un amaro sorriso sulle labbra per gran parte della sua durata.
Lode e onori a Pablo Larrain.
Daniele De Angelis
Neruda
Regia: Pablo Larrain Cile, Argentina, Francia, Spagna 2016
Durata: 107′ Cast: Gael Garcia Bernal, Luis Gnecco
Lingue: Italiano Dolby Digital 2.0, Originale Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano e per non udenti
Formato: HD 1080 24p
Extra: Trailer
Distribuzione: CG Entertainment