Home In sala Ancora in sala La città proibita

La città proibita

179
0
VOTO: 7.5

Avventuroso omaggio romano al grande genere dei kung-fu movie

Arrivata clandestinamente a Roma, Mei (la sorprendente Yaxi Liu) è una ragazza cinese intenzionata a sapere cosa ne è stato dell’amata sorella. Di lei per ora sa ben poco, ma grazie ad una strabiliante abilità nel kung fu riesce in poco tempo ad avere ragione di alcuni criminali e ad ottenere i primi indizi. Questi la portano nel multietnico, caotico quartiere dell’Esquilino, dove il gelido boss della malavita Wang (Shanshan Chunyu) nasconde i suoi traffici illeciti dietro la facciata di un ristorante, La città proibita, appunto. Nelle immediate vicinanze c’è pure il locale di Alfredo (Luca Zingaretti), un uomo in qualche modo collegato alla faccenda e misteriosamente scomparso da tempo. Il suo è l’unico ristorante italiano che resiste nella zona, praticamente, e viene portato avanti con tenacia dal figlio e dalla moglie di Alfredo, Marcello (Enrico Borello) e Marisa (Sabrina Ferilli), quest’ultima devastata dall’improvviso abbandono da parte del marito che lei crede essere fuggito con i risparmi di una vita. Tra i loro tavoli si vede spesso Annibale (Marco Giallini), strozzino e amico fin dall’infanzia di Alfredo, tanto da considerare Marcello quasi un figlio, il quale oltre a detestare gli “invasori” cinesi, ha un’antica cotta per Marisa e desidera a ogni costo che il ristorante sopravviva, anche solo per dare uno smacco agli odiati orientali.
L’indagine di Mei, condotta con metodi sbrigativi e furiosi scontri a colpi di arti marziali, conduce rapidamente all’emergere di una drammatica realtà, risucchiando nel vortice di violenza ognuno dei protagonisti, in particolare Marcello che, nonostante tutto, si innamora della ragazza. Ma la storia è solo all’inizio.
Con un palese omaggio ad un genere cinematografico di altri tempi (scelta altresì evidente nella bella colonna sonora), il regista Gabriele Mainetti, qui anche sceneggiatore assieme a Stefano Bises e Davide Serino, continua ad esplorare l’immaginario popolare dai toni pulp e fumettistici con cui la sua generazione si è formata. Dopo i successi di Lo chiamavano Jeeg Robot (2015) e Freaks Out (2021), questa volta Mainetti sembra indirizzarsi verso un approccio più intimistico, si tiene alla larga da fastose scenografie o da ambiziose battaglie con decine di partecipanti, facendo a meno di appariscenti effetti speciali. Si concentra invece sui volti dei personaggi, sugli interni, sugli spazi claustrofobici, fatta eccezione per una affascinante corsa notturna tra le bellezze di Roma, aiutato dalla fotografia di Michele D’Attanasio, che già aveva firmato quella di Lo chiamavano Jeeg Robot, e che meglio si adatta all’ambiente spiccatamente criminale che fa sfondo a questa oscura favola metropolitana.
Il tema della vendetta non è certamente nuovo e, come ci ha già ricordato Quentin Tarantino nei suoi due Kill Bill (2003 e 2004), è spesso parte integrante di storie in cui spettacolari duelli di kung fu sono un elemento portante (qui non mancano davvero, tra l’altro ottimamente coreografati). Per tale motivo la trama, pur con qualche variante italica, è del tutto lineare, nonostante le due ore abbondanti di durata, e i più attenti potrebbero persino indovinare in largo anticipo la svolta fornita da alcuni colpi di scena. E’ altrettanto chiaro che qualsiasi spettatore che desideri godere realmente di questo film, dai densi colori caldi in cui il rosso la fa ovviamente da padrone, deve sedersi in poltrona sollevando fin da subito la sua incredulità: è un consueto patto tra autori e pubblico quando parliamo di film d’azione, ma qui è necessario per potersi gustare Mei mentre abbatte con eleganza decine di rudi avversari e, inoltre, per evitare di farsi troppe domande in un paio di passaggi narrativi. Tenendo ben presenti queste premesse, e grazie ad un cast ben affiatato e ispirato, non resta allora che immergersi in una coinvolgente avventura romana condita da speziati sapori d’oriente.

Massimo Brigandì

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

19 + 18 =