Oh vampiro, vampiro, perché sei tu Vampiro?
Fuori concorso al Trieste Science+Fiction Festival 2023, il mediometraggio olandese We Are Animals di Thijs Bouman ha il substrato di un dramma shakesperiano proiettato nel mondo di Twilight in chiave LGBT+.
Amsterdam, giorni nostri. Bram, infermiere schivo e poco socievole, incontra in un nightclub il vampiro Vos, che adesca lì le sue vittime; tra i due nasce una storia d’amore potente, finché Bram non scoprirà il segreto del suo compagno. Fuggirà sconvolto, ma l’Amore vince sempre.
We Are Animals è un film di genere che unisce l’horror classico di un film di vampiri al racconto di formazione in stile Twilight, sviluppato come un moderno Romeo e Giulietta dal punto di vista omosessuale intriso di sentimenti e splatter. Dall’incipit horror la storia si incentra sul rapporto tra Bram e Vos, fino ad un epilogo quasi grottesco che subisce un’epifania capace di sublimare l’Amore in qualsiasi forma si manifesti.
Le atmosfere sono cupe, scure, come lo è l’anima di Vos, rischiarata dall’inatteso sentimento per l’umano Bram; ma anche il mondo di Bram è privo di luce: estremamente solitario, vive in un piccolo monolocale e lavora come infermiere senza stringere rapporti di amicizia con i colleghi. Il loro sembra un incontro scritto nel destino; due anime affini che si riconoscono, si trovano, si amano, si accettano l’un l’altro per quello che sono finché non sarà necessario arrivare alla scelta finale. Vos e Bram come Edward e Bella in un racconto privo di edulcorazioni, crudo e languido allo stesso tempo: We Are Animals già nel titolo descrive la condizione del vampiro, che caccia la preda umana per l’insaziabile fame di sangue, che gli è necessario per la sua sopravvivenza. Vos è un cacciatore, Bram da preda diventa amante e complice, in un rapporto che va oltre l’umana e razionale comprensione, perché appartiene al mondo delle emozioni e degli istinti.
Michela Aloisi
