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The Last: Naruto the Movie

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VOTO: 8

Uno splendido epilogo, tra la Terra e la Luna

A volte da noi la critica tende a snobbare quegli eventi speciali inerenti all’animazione giapponese e destinati alle sale, solitamente, per pochi giorni. Già normalmente è un errore. Sì, perché persino i prodotti più commerciali rivelano sovente un estro, una visionarietà, una libertà narrativa che pochi altri lavori cinematografici oggigiorno possiedono. Nel caso di The Last: Naruto the Movie, il lungometraggio firmato da Tsuneo Kobayashi che resterà in sala dal 4 al 6 novembre (sempre che qualche esercente non riesca a prolungarne la programmazione), tale errore avrebbe una valenza anche maggiore, tant’è che per il film datato 2014 che chiude l’epica saga di Naruto (ben 720 episodi dell’anime più diversi altri lungometraggi all’attivo, generalmente di fattura almeno discreta) il nostro consiglio è uno solo: precipitarsi al cinema, per vederlo sul grande schermo! Sia che si conosca/ami il personaggio, sia che lo si ignori totalmente. Poiché i fan della serie se lo godranno naturalmente di più, ma questa rocambolesca avventura di ninja dai poteri soprannaturali, orchestrata tra la Terra e la Luna, rappresenta in ogni caso a livello visivo un piacere per gli occhi.

Difatti sin dal prologo in “chiaroscuro”, elegante propaggine di animazione tradizionale, si nota come Tsuneo Kobayashi e il suo team creativo abbiano avuto particolare cura sia dello stile, raffinatissimo anche nella scelta e nell’elaborazione grafica dei fondali, sia di un’impronta narrativa capace di accontentare le curiosità più “frivole” del pubblico (a partire dai sentimenti che legano il protagonista alla graziosa, enigmatica Hinata, un’attrazione palpabile in svariati episodi ma la cui natura solo ora verrà dichiarata) come pure di volare alto, allorché il destino stesso della Terra appare a un certo punto in pericolo. La minaccia stavolta è “globale” ed è strettamente connessa all’apparizione di un villain eccezionale, Toneri Otsutsuki, solitario (e volendo solipsistico) abitante della Luna circondato da marionette, nonché ultimo rappresentante di un clan decaduto dal quale ha ereditato l’ambizione di portare il satellite in rotta di collisione con la Terra, così da adempiere a un’antica profezia sterminando di fatto la popolazione terrestre e dando vita a una nuova era.
Visti anche i poteri del pallido e “lunatico” avversario, pazzeschi saranno gli sforzi attuati per contrastare questo folle disegno da parte dei nostri eroi, ovvero quel Team 7 mobilitato ancora una volta dal sesto Hokage, Kakashi: contro l’altero Toneri Otsutsuki vediamo perciò muoversi l’immancabile Naruto (divenuto ormai una star, grazie ai successi nelle precedenti imprese, tra la popolazione – soprattutto femminile – del Villaggio della Foglia), Sakura, Sai, Shikamaru e la già menzionata Hinata, cui il nuovo nemico ha rapito la sorellina Hanabi, per scopi ancora misteriosi. Ma tutto è destinato ad acquistare chiarezza, man mano che ci si avvicina allo scontro decisivo sulla superficie lunare.

Forte di un’animazione fluida e avvincente in ogni singola scena, perfettamente in grado di spaziare da deliziose scene di alleggerimento (con quel registro comico un po’ stravagante caro a chi è cresciuto con l’animazione nipponica) a tonitruanti sfide tra ninja le cui capacità risultano a dir poco iperboliche (e il nostro preferito, lo confessiamo candidamente, si conferma ancora una volta il burbero Sai Yamanaka con la sua “Ultra Illustrazione Animale ”, attraverso la quale le portentose bestie da lui disegnate prendono vita), The Last: Naruto the Movie regala un crescendo di emozioni davvero incredibile. E lo fa mettendo in scena un immaginifico passaggio dalla Terra alla Luna, che non sarebbe affatto dispiaciuto a Jules Verne o a Georges Méliès.
Post scriptum: restate pure seduti in poltrona fino al termine dei titoli di coda, in stile Marvel, se vi volete gustare un’ultima chicca, riguardante proprio Naruto… e famiglia. Poiché la saga finisce ma apre anche nuovi orizzonti!

Stefano Coccia

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