Salento Finibus Terrae Film Festival 2015: Fasano
Non c’è due senza tre recita un antico detto, dove il tre questa volta sta a indicare la terza e ultima tappa della 13esima edizione del Salento Finibus Terrae Film Festival, con la carovana guidata dal direttore artistico Romeo Conte che dalla magica cornice delle Grotte di Castellana approda in quel di Fasano per una quattro giorni finale che si annuncia scoppiettante e ricca di ospiti. Ma tre sono anche le location che faranno da sfondo alle proiezioni che animeranno queste giornate conclusive della kermesse salentina. Dal 23 al 26 luglio saranno, infatti, il lungomare di Savelletri, Selva di Fasano e Borgo Egnazia a ospitare le proiezioni, gli incontri e le premiazioni.
Le prime due giornate sono interamente incentrate sulla produzione breve, in particolare ai cortometraggi in concorso nelle sezioni Corto Italia e Reelove. Da una parte troviamo una raccolta di titoli battenti bandiera tricolore, nella quale figurano titoli come: il dramma generazionale Non senza di me di Brando De Sica, sul rapporto tra un padre e un figlio e sull’estrema reazione di uno di loro dopo anni di lontananza; il thriller mnemonico Storie di una notte di Francesco Giorgi, che ruota intorno a un misterioso omicidio e a un interrogatorio ai limiti del nevrotico che coinvolge quattro improbabili testimoni e un ispettore in crisi coniugale; il cinefilo e nostalgico L’ultimo proiezionista, con il quale Vito Palmieri celebra il “funerale” della pellicola e di un antico mestiere; e il dramma della sopravvivenza Ultimo giro di Giuseppe Sansonna, storia di truffatori e vittime, che parla del passare inesorabile del tempo. Dall’altra parte, invece, troviamo la sezione dedicata all’amore in tutti i sensi e sfaccettature. Tra i cortometraggi pervenuti da tutto il mondo selezionati in questa categoria segnaliamo il canadese Suki di Maxime-Claude L‘Ecuyer, tenera storia di un’amicizia tra un uomo e il suo cane; la tragicommedia sugli scherzi del destino Valentina della coppia spagnola formata da Moisés Romera e Marisa Crespo; ma soprattutto gli italiani Rosa di Alessio di Cosimo, intensa storia di due anziani che vivono in una casa di riposo e che riscoprono l’emozione della vita nonostante l’età e Nuvola di Giulio Mastromauro, dramma che si trasforma in un racconto di vita e speranza.
Entrambe le sezioni conosceranno i rispettivi vincitori nella cerimonia di chiusura, dove verranno consegnati anche dei riconoscimenti speciali a Renato Scarpa, Ilaria Spada e Abel Ferrara, del quale il pubblico presente nella serata del 25 luglio potrà vedere l’ultima fatica dietro la macchina da presa, ossia Pasolini, presentato alla scorsa edizione della Mostra di Venezia e proiettato in quel di Fasano in occasione del quarantennale della morte dello scrittore e regista bolognese.
Francesco Del Grosso