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Ok! Madam

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VOTO: 7

Eroi per caso

Una vacanza premio alla Hawaii. Cosa c’è di più rilassante? Staccare la spina per un paio di settimane può essere davvero una manna dal cielo. Lo sanno bene Mi-Young e Seok-Hwan, marito e moglie da diversi anni, che inaspettatamente vincono un viaggio verso una meta che hanno sempre sognato. Se, tuttavia, tale inaspettata avventura – da vivere insieme alla loro figlioletta – si preannuncia come qualcosa di unico e indimenticabile, ecco che ben presto le cose sembrano voler prendere tutt’altra piega. Un gruppo di terroristi, infatti, salirà proprio sull’aereo diretto alle Hawaii. Che fare? Forse, il passato insospettabile di Mi-Young potrebbe fornire molte risposte in merito. Tutto ciò – e molto altro – accade nel lungometraggio Ok! Madam, diretto dal regista coreano Lee Cheol-Ha e presentato in anteprima italiana in occasione della 23° edizione del Far East Film Festival.

Ok! Madam è un vero e proprio giro sulle montagne russe. Una brillante commedia carica di azione e di adrenalina che si distingue innanzitutto per i suoi numerosi momenti esilaranti e per le sue situazioni paradossali. Mi-Young e Seok-Hwan sono sposati da diversi anni e sono ancora molto innamorati. Eppure nessuno dei due conosce del tutto il passato dell’altro. E insieme a loro anche lo spettatore sarà piacevolmente sorpreso da inaspettati dettagli e rivelazioni.
Il regista, dal canto suo, ben sa gestire i tempi comici, così come le scene d’azione e, soprattutto, gli spazi. Il suo Ok! Madam, infatti, punta tutto sull’utilizzo quasi esclusivo di un’unica location (l’aereo su cui viaggiano i protagonisti, appunto). Una location in cui la divisione in due ambienti ben distinti – la prima classe e la seconda classe, dove vengono riuniti tutti gli ostaggi – viene ulteriormente arricchita da stretti corridoi e scomparti “segreti” che malgrado gli spazi limitati stanno a conferire al tutto quasi l’aspetto di un labirinto.
Tanti personaggi, tante piccole sottotrame stanno, al contempo, ad arricchire il tutto: dall’attrice di successo che tenta inizialmente di non farsi riconoscere da nessuno, a un signore in viaggio per andare a trovare la nipotina, che diventa “vittima” del logorroico Seok-Hwan, fino a uno dei passeggeri che non si accorge praticamente mai dell’attacco terroristico, in quanto profondamente addormentato. Lee Cheol-Ha riesce a gestire complessivamente bene tutti questi elementi, dando vita a un lungometraggio piacevolmente gradevole, divertente e del tutto “fuori di testa”, che, probabilmente, soffre soltanto a causa di elementi un po’ troppo prevedibili, seppur ben inseriti all’interno del contesto.
Ma sta bene. In fondo, il film c’è, i ritmi pure e lo spettatore si diverte. E questo piccolo, spassoso e coloratissimo Ok! Madam, con il suo andamento frizzante e i suoi toni a volte un po’ naïf, si rivela una piacevole sorpresa all’interno di una selezione vasta e variegata come quella di questo 23° Far East Film Festival.

Marina Pavido

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