Una gravidanza indesiderata
In un’epoca in cui si parla di aborto e dell’opposizione da parte dell’opinione pubblica verso questa pratica, la regista norvegese Yngvild Sve Flikke firma la regia del suo secondo lungometraggio, Ninjababy, liberamente ispirato a Fallteknikk, la graphic novel di Inga Sætre. Il film, distribuito da Tucker Film, racconta di una ragazza che scopre di essere al sesto mese di gravidanza e di non avere più tempo a disposizione per abortire, costringendola a porsi domande sul futuro del bambino, in quanto non ha mai avuto nessun desiderio di maternità.
Rakel (Kristine Kujath Thorp) è una ventitreenne che vive a Oslo e divide casa con la sua amica Ingrid (Tora Christine Dietrichson). La ragazza che ha un talento per il disegno, passa le sue serate tra alcol, droga e sesso occasionale. Un giorno, scopre con orrore di essere incinta, tra l’altro al sesto mese di gravidanza e che non ha più tempo per abortire con suo sommo dispiacere. Oltre a cercare di far mente locale per capire quale sarà il suo futuro, Rakel inizia a dialogare con il suo bambino, ma soprattutto pensa a come disfarsene, perché lei non ha nessuna intenzione di crescere un figlio non desiderato.
Divertente e dissacrante, Ninjababy è una commedia che si rivolge a un pubblico di qualsiasi età, descrivendo il mondo disincantato dei giovani d’oggi, attraverso gli occhi di Rakel, interpretata da una bravissima Kristine Kujath Thorp. L’attrice norvegese conferisce al suo personaggio la trasandatezza, l’irrequietezza e l’aggressività che ci permettono di conoscere approfonditamente il suo personaggio. La regista Yngvild Sve Flikke si avvale di vari disegni a carboncino che raffigurano un dialogo immaginario tra Rakel e il suo bambino, una creatura con una benda sugli occhi che proverà a rispondere a modo suo a una serie di interrogativi. La sceneggiatura scritta dalla stessa Flikke insieme a Johan Fasting e a Inga Sætre si concentra prevalentemente sulla protagonista, anticonformista, priva di qualsiasi schema mentale e soffermandosi su dialoghi brillanti e comici in cui la satira dissacrante si mescola con la libertà di essere madre e la voglia di interrompere una gravidanza. Infatti, negli ultimi anni sono usciti diversi lungometraggi che parlano di questa tematica, non possiamo non citare Mai raramente a volte sempre (2020) o La scelta di Anne – L’Événement (2022), solo per citare alcuni titoli più noti, ma la chiave comica dell’opera diretta dalla Fikke riesce a distaccarsi dai precedenti lungometraggi.
Ninjababy riesce a farci ridere e allo stesso tempo riflettere, non arrivando mai a voler impartire una lezione su cosa realmente si dovrebbe fare davanti a una gravidanza indesiderata, ma immergendoci in un mondo dove viene sdoganata la figura della madre desiderosa di avere un figlio e di crescerlo. Infatti, la protagonista si mette alla ricerca di una soluzione, perché si sente inadeguata e non disposta ad accogliere il bambino che ha in grembo, esprimendo senza filtri ciò che prova verso di lui. Un racconto di formazione che non si pone limiti sulla liberta di pensiero, descrivendo una realtà che è all’ordine del giorno, ma che si fa portavoce di un argomento ancora messo in discussione e ampiamente criticato.
Giovanna Asia Savino