Scherzi del DNA
Tra i prodotti audiovisivi di maggiore esportazione per l’industria cinematografica francese la commedia degli equivoci è sicuramente quella che più contribuisce alla causa. Lo dicono gli illustri precedenti (su tutti Giù al Nord) e lo dicono i numeri, quelli che vedono le pellicole di turno intercettare il grande pubblico giocando sugli stereotipi patriottici e facendo ironia sui nazionalismi esasperati per denunciarli. Non fa eccezione Matrimonio a sorpresa, campione di incassi in Francia, in uscita nelle sale nostrane dall’11 luglio 2024 con Europictures, che pone l’accento sullo sciovinismo tipico dei “galletti” francesi. Non a caso, il titolo originale del film scritto e diretto da Julien Hervé è Cocorico, parola onomatopeica del verso del gallo italiano chicchirichì. Sebbene il bersaglio siano i transalpini, anche noi infatti non faticheremmo a riconoscerci negli archetipi che i due personaggi principali incarnano. Motivo per cui non sorprenderebbe se da qui alle prossime stagioni l’opera in questione venisse adattata in chiave italiota e trasformata nell’ennesimo remake made in Italy.
Staremo a vedere, nel frattempo il regista nativo di Cholet fa leva proprio sugli archetipi e gli stereotipi del proprio Paese per costruire il plot su e intorno al quale ruota la storia di Matrimonio a sorpresa. Lo fa riunendo per la prima volta due mattatori assoluti nonché giganti della commedia d’oltralpe, vale a dire Didier Bourdon e Christian Clavier. Sono loro che incarnano i vizi le virtù del francese medio interpretando rispettivamente un direttore di concessionaria d’auto disposto a tutto per impressionare i consuoceri e un aristocratico viticoltore che vive senza preoccupazioni nell’agio della propria tenuta di campagna. Un giorno i figli Alice Bouvier Sauvage e François Martin decidono dopo qualche anno di fidanzamento di convogliare a nozze e per l’occasione organizzano un incontro tra i propri genitori. Il divario sociale li preoccupa e la ragazza decide allora di sottoporre i quattro futuri consuoceri a un test del DNA. I risultati lasceranno tutti a bocca aperta. I Bouvier Sauvage scopriranno di non essere francesi al 100% e i Martin di avere origini tedesche. Queste rivelazioni creano un grande scompiglio nelle due famiglie e mettono in discussione le loro, fino ad allora, salde convinzioni.
Tutta giocata sulla leggerezza della scrittura e sul lavoro degli attori, Matrimonio a sorpresa raccoglie in sé tutto il meglio e il peggio della classica commedia degli equivoci. Se il divertimento a buon mercato è garantito dal serrato scontro/confronto fisico e dialettico tra le parti, incentrato sulle diverse classi sociali di appartenenza, di contro lo humour proposto tocca spesso punti bassi andando ad attingere a piene mani da un repertorio di battute e di gag logore e già viste, che risultano a conti fatti più banali che efficaci. Del resto Hervé non ha mai brillato in tal senso, anche quando spogliate le vesti da regista di un film come Alla ricerca di Teddy ha indossato quelle di sceneggiatore di prodotti che non hanno lasciato un segno positivo del loro passaggio, a cominciare da Asterix & Obelix – Il regno di mezzo e dai capitoli della saga di Les Tuche (di cui Fausto Brizzi fece il remake nel 2016 dal titolo Poveri ma ricchi). Anche in Matrimonio a sorpresa si assiste a un accumulo di situazioni piuttosto ricorrenti nel filone di riferimento, messe insieme una dopo l’altra per dare forma e sostanza a un intreccio che ha il gusto inconfondibile della minestra riscaldata. Per fortuna ci sono le performance di Bourdon e Clavier a dare un pizzico di brio e di pepe al tutto. Senza di esse probabilmente avremmo rispedito indietro il piatto.
Francesco Del Grosso