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Intervista a Claudio Del Falco

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Dal karate al cinema, una carriera in continua ascesa

Marzialista di livello mondiale e al contempo figura emergente, sempre più apprezzata, del cinema di genere italiano e non solo, Claudio Del Falco lo avevamo visto abbastanza di recente nel lungometraggio probabilmente più sentito della sua carriera: Karate Man di Claudio Fragasso. Per ritrovarlo poi nel cast stellare di un action movie passato da poco in sala, Assassin Club del francese Camille Delamarre.
Abbiamo pensato così che fosse giunto il momento di farci una bella chiacchierata con lui…

D: Partiamo proprio da Assassin Club: come è nato il tuo coinvolgimento in questa grossa produzione internazionale, di cui può essere emozionante anche solo leggere il cast? E stando sul set con quei nomi eccellenti, c’è qualcuno di loro che ti ha particolarmente colpito come metodo di lavoro o semplicemente sotto il profilo umano?
Claudio Del Falco: Sono stato scelto da regista Camille Delamarre per interpretare il ruolo di Ryder… già mi conosceva, aveva visto un mio film e mi sono trovato sul set con Sam Neill, Henry Golding e Noomi Rapace! Sicuramente è stato un onore per me prendere parte a questo film ed ho cercato di fare del mio meglio, come sempre, per non deludere Camille. Credo sia rimasto molto soddisfatto!

D: Ecco, riguardo poi a uno specialista dell’action movie come il regista e montatore Camille Delamarre, tu che di scene d’azione ne avevi già girate parecchie come ti sei ritrovato con lui?
Claudio Del Falco: Quando si prende parte a film di questo genere, con un budget così elevato, la professionalità regna sovrana in tutto il set e diventa tutto molto più semplice… mi sono trovato benissimo e devo dire che Camille mi ha aiutato molto, dimostrandomi da subito una grande sicurezza e mostrandomi cosa avrebbe voluto dal personaggio che ero chiamato a interpretare.

D: Veniamo ora al tuo personaggio. Come abbiamo scritto anche nella recensione del film, il suo fascino sinistro e certe potenzialità, anche a livello di background criminale, ci hanno indubbiamente colpito, ma al pari della spietata killer orientale avremmo voluto vederti in scena di più. Cosa puoi dirci a riguardo?
Claudio Del Falco: Posso dirvi di aver girato molto di più rispetto alle scene montate, ma sicuramente per una scelta produttiva il regista, intendendo valorizzare alcune situazioni a discapito di altre, ha voluto dare più valore alla vita privata tra il protagonista Henry Golding e la fidanzata Daniela Melchior, piuttosto che allo scontro fisico tra i 6 killer protagonisti del film. Scelta forse discutibile, fatta da un regista action che questa volta ha voluto sottolineare anche la storia d’amore tra i due attori principali.

D: Tempo fa abbiamo avuto l’onore di ospitarti a Radar, piccola rassegna fortemente orientata verso il cinema di genere, per una proiezione speciale di Karate Man. Prima di tutto una domanda un po’ provocatoria: non è irritante che prodotti comunque ben confezionati come quel film o come lo stesso Assassin Club facciano fatica, per le strategie di mercato, a trovare gli giusti spazi in sala?
Claudio Del Falco: I film d’azione sono destinati al mercato internazionale e questo li rende differenti dalle commedie o da altri generi destinati al mercato nazionale. Sicuramente Karate Man avrebbe potuto avere più spazio in sala, come del resto la maggior parte dei lungometraggi che escono nel nostro Paese, ma ormai il mercato streaming ha preso talmente il sopravvento rispetto alla distribuzione nelle sale che i produttori molte volte limitano le uscite dei loro film ad una “uscita tecnica”, a favore del mercato streaming mondiale… stessa cosa e’ accaduta ad Assassin Club, presto visibile sui canali streaming di tutto il mondo!

D: Restando su Karate Man, quanto ti ha coinvolto personalmente girarlo e come è stato lavorare sul set con un altro Maestro del genere come Fragasso?
Claudio Del Falco: Mi ha coinvolto tantissimo. Il film è biografico e ho partecipato a tutte le fasi del film, dalla scrittura al montaggio delle scene d’azione… in realtà Karate Man sono io!!!! Sono stato onorato di aver lavorato con un grandissimo regista della Storia del Cinema Italiano come Claudio e spero di lavorarci ancora!!!!

D: Per chiudere la domanda di rito, che in un momento così ci sembra però assai pertinente: questo è un periodo davvero intenso della tua carriera cinematografica, ciò vuol dire che ti rivedremo presto sul grande schermo? E ti appresti forse a tornare sul set per qualche produzione italiana o, a questo punto, internazionale?
Claudio Del Falco: Sicuramente mi rivedrete molto presto con film che stanno diventando sempre più internazionali! Iron Fighter coming soon!

Stefano Coccia

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