Così lontani, così vicini
Se le distanze fisiche rimangono invariate, il mondo di oggi regala almeno una sensazione di prossimità con (quasi) tutti i paesi del globo. E il cinema non può certo costituire un’eccezione, anzi. Perfettamente comprensibile, allora, che la XX edizione delle Giornate del cinema quebecchese in Italia assuma il simbolico titolo di Destini paralleli. Perché anche la Settima Arte – al di là dell’ispirazione personale dei singoli autori o autrici – affronta tematiche universali, ovunque intellegibili nonché capaci di generare la magia dell’empatia.
La rassegna (sempre sotto la direzione artistica di Joe Balass), quest’anno, avrà luogo dal 3 al 9 marzo in formula ibrida. In presenza, cioè, in varie città come Milano (3 marzo al Cinémagenta63 dell’Institut Français), Torino (5 marzo al Museo Nazionale del Cinema), Bologna (4 e 6 marzo al Cinema Orione), Napoli (8 e 9 marzo rispettivamente al Cinema Academy Astra e a L’Asilo) ed Avellino (7 marzo al Cinema Partenio); mentre al contempo le opere in cartellone (tre lungometraggi ed otto cortometraggi) saranno fruibili anche in streaming, sulla piattaforma OpenDDB.
Ad inaugurare il palinsesto la regista Miryam Charles con il suo doloroso documentario Cette maison, ricostruzione dell’apparente suicidio di una ragazza che in realtà si rivela qualcosa di profondamente differente. Un caso che ha coinvolto la regista in prima persona, poiché la vittima è sua cugina Tessa. Il film, dopo la presentazione alla Berlinale 2022, raggiunge per la prima volta il pubblico italiano. Al pari, del resto, gli altri due lungometraggi previsti. Come Arsenault & Fils di Rafaël Ouellet, racconto di una famiglia arricchitasi con il business della caccia di frodo. Il ritorno a casa del figlio più giovane e l’inserimento di un altro personaggio metteranno a serio rischio l’armonia del clan.
Di fantascienza eccentrica ed umanista tratta invece l’originale Viking di Stéphan Lafleur – già apprezzato al Toronto Film Festival 2022 – cronaca di una missione su Marte del tutto particolare, con protagonista un insegnante di educazione fisica da sempre appassionato di viaggi spaziali. Riuscirà a coronare il proprio sogno?
Anche gli otto cortometraggi previsti aderiscono perfettamente al messaggio scelto per quest’edizione della rassegna. Trattando problematiche comuni ad ogni angolo della Terra. Immigrazione, solitudine, senso di estraneità, crisi climatica, disabilità e molto altro ancora.
Non resta davvero che augurare buona visione. Noi di CineClandestino – ancora una volta orgogliosi mediapartner dell’evento – siamo certi che gli spettatori trarranno grande soddisfazione nello scoprire perle cinematografiche “nascoste”…
La Redazione
Riepilogo recensioni dalla 20° edizione delle Giornate del Cinema quebecchese in Italia
Lungometraggi
Cette maison di Miryam Charles
Viking di Stéphan Lafleur
Arsenault & Fils di Rafaël Ouellet
Cortometraggi
Danavan di Jean-David Rodrigue e Franie-Éléonore Bernier
Triangle noir di Marie-Noëlle Moreau Robidas
III di Salomé Villeneuve
La soeur de Margot di Christine Doyon
Ousmane di Jorge Camarotti