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Belle & Sebastien – L’avventura continua

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VOTO: 6

Un’avventura che scalda il cuore

Tutti abbiamo nel nostro immaginario Lassie e tanti cult cinematografici in cui sono protagonisti i cani (vedi anche il San Bernardo di Beethoven). Belle – della serie di racconti “Belle et Sébastien” scritta da Cécile Aubry – ha tutte le carte per rientrare anche lei nella lista. Siamo sicuri che il secondo capitolo della trilogia, Belle & Sébastien – L’avventura continua, conquisterà maggiormente rispetto al primo (più sottotono), sia i piccoli che i grandi grazie anche a qualche spunto di riflessione e contatto tra le generazioni. Certo bisogna sempre partire dall’idea che si tratta di un film di intrattenimento per famiglie, e sono i destinatari stessi che implicano una determinata evoluzione della trama.
Gli sceneggiatori (Juliette Sales e Fabien Suarez) s’ispirano ai racconti per poi volare di immaginazione cercando di far fare lo stesso anche alla platea di turno. C’è stato un cambio dietro la macchina da presa, questa volta è toccato al canadese Christian Dugay, ma ovviamente la regia è a completo servizio dei protagonisti, Belle & Sébastien, di una location che non ha più al centro il conflitto bellico e scene d’azione che Dugay ha già masticato nella sua filmografia.
Per fortuna la guerra è finita – siamo nel settembre del ’45 – e di questo Sébastien (un promettente Félix Bossuet) ne ha consapevolezza, dato che attende con trepidazione il rientro di Angélina (Margaux Chatelier), la nipote del pastore César (Tchéky Karyo) e soprattutto un po’ la mamma che gli manca. Purtroppo l’aereo militare su cui viaggia la donna, cade sul confine tra Italia e Francia e sarà proprio questo lo spunto che farà iniziare la nuova avventura della coppia costituita dal bambino e dal cane di montagna, così protettivo. Con l’innocenza e la speranza che probabilmente solo i bambini hanno ormai, Sébastien è convintissimo che nonostante il disastro aereo, Angélina sia riuscita a sopravvivere e s’incammina alla ricerca, o meglio, parte sull’aereo di Pierre Marceau (un credibile Thierry Neuvic). Questa figura si rivelerà chiave nell’economia di questo film e del sistema dei personaggi. In realtà è proprio questa relazione che conferisce ulteriore dinamicità ai momenti di azioni, ma anche momenti di crescita in questo coming of age di Sébastien. Potremmo dire che questo aspetto compensa tutta quella natura presente nel primo episodio e che qui viene messa a dura prova dagli incendi. Sicuramente le peripezie che Belle & Sébastien & company si ritrovano a vivere rendono questo secondo capitolo più spettacolare (vedi anche le riprese coi droni) e forse un po’ meno spontaneo come plot, paragonandolo a quello precedente.
Belle & Sébastien – L’avventura continua è stato presentato in anteprima mondiale allo scorso Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, e finalmente arriva in sala dove immaginiamo che i coetanei del nostro protagonista umano vivranno in trepidazione con lui questa ricerca e (ri)scoperta degli affetti, trascinati dai buoni sentimenti della pellicola.

Maria Lucia Tangorra

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