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Sonic 3 – Il film

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VOTO: 6,5

Team Sonic alla riscossa

Tirare fuori una saga cinematografica da un videogioco di successo è forse quanto di più commerciale si possa immaginare. Ma un’operazione del genere può essere condotta con più o meno gusto, con una conoscenza dell’entertainment audiovisivo valida oppure no. Possiamo intanto confessare che il ciclo di film dedicato a Sonic the Hedgehog, letteralmente Sonic il riccio, protagonista dell’omonima serie di videogiochi giapponesi il cui nome deriva dal termine inglese “sonic”, essendo l’esserino in questione un simpatico riccio blu con la capacità di superare la velocità del suono, lo abbiamo seguito con curiosità sin dal “prototipo” ossia quel Sonic – Il film datato 2020 e diretto come i successivi da Jeff Fowler. E reputiamo pertanto che la mini-saga sia partita col piede giusto, infarcendo di scanzonato divertimento e volendo di valori positivi un prodotto che mira essenzialmente a proporsi quale colorato, vivace e appassionante esempio di cinema per famiglie. Se tra i più piccini a dominare è naturalmente l’entusiasmo per formidabili creaturine aliene come Knuckles, Tails e lo stesso Sonic, gruppetto divenuto col tempo “il Team Sonic”, i genitori e in generale i più grandicelli tendono magari ad apprezzare maggiormente la “clownerie” espressa sullo schermo da Jim Carrey, che ovunque lo si metta fa sempre un figurone, qui nei panni dell’eccentrico villain Dottor Ivo Robotnik alias Dottor Eggman.

Proiettato in anteprima al cinema Adriano di Roma con presente in sala il Team Sonic al gran completo, non “in carne e ossa” ma semmai in “costumi e ossa”, trattandosi nella circostanza di pupazzoni giganti animati da qualche stoico figurante, Sonic 3 – Il film ha saputo mantenere tali promesse regalando magari un po’ di brio in più. Tante infatti le sorprese in questo sequel dal ritmo forsennato, imbottito di flashback e di spiazzanti rivelazioni, tant’è che al solito il consiglio è di restare incollati alla poltrona del cinema fino alla fine dei titoli di coda.
Nella fattispecie Sonic e i suoi amici si trovano inizialmente a dover fronteggiare un nuovo contendente, Shadow, potentissimo riccio dal look accattivante, che è in qualche modo un “alter ego” di Sonic e che ha nella versione originale (cast vocale importantissimo, in blockbuster come questi dove le scene live action si mescolano con la presenza di personaggi creati in computer grafica) la voce della new entry Keanu Reeves. Questa apparizione si rivelerà comunque meno sconcertante di quanto non sia il riapparire del già menzionato Dottor Robotnik in compagnia del redivivo nonnetto Gerald Robotnik, anche lui squinternato “mad doctor”, per un raddoppiamento della vis comica e di progetti potenzialmente letali affidato a un Jim Carrey ancora più pimpante del solito. Tra scoperte sul passato di Shadow e della stessa famiglia Robotnik da restare a bocca aperta, si profilerà poi all’orizzonte una seria minaccia alla sopravvivenza della Terra che il Team Sonic s’impegnerà a sventare manifestando strada facendo coraggio, empatia, solidarietà e ritrovata capacità di fare squadra insieme, tutti messaggi positivi da consegnare ai ragazzi, ma senza quella impronta fastidiosamente e artificiosamente incline al “politically correct” riscontrata ultimamente in tanti altri blockbuster d’oltreoceano. Dal punto di vista dell’intrattenimento, poi, quasi superfluo sottolineare che, ispirato a un videogame in cui a essere esaltata è proprio la velocità, il film ha  nel dinamismo delle riprese e in altri aspetti tecnici ciò che può assicurare al racconto un ritmo e una tenuta narrativa tutt’altro che disprezzabili.

Stefano Coccia

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