Saggio di danza… e saggio di cinema
Con Sette donne di età diversa si inaugura mercoledì 15 novembre, sempre all’interno di CiakPolska Film Festival, il ciclo di 5 corti documentari firmati da Krzysztof Kieślowski e presentati nel quadro della rassegna “Grandi classici del cinema polacco”.
Questo DOC breve, che nel 1979 vinse anche il Grand Prix “Lajkonik d’oro” al 19° Festival del Cortometraggio di Cracovia può impressionare meno, rispetto alla poetica più matura dell’autore, ma restituisce comunque una purezza di sguardo indicativa di ciò che verrà in seguito.
In Sette donne di età diversa la MDP di Kieślowski si posa incessantemente sui corpi al lavoro, sui corpi a riposo e sui corpi al culmine della tensione, durante le prove, delle ballerine da lui riprese. Saggio di danza classica che si trasforma in saggio di cinema. Il fluire della vita (nell’arte) pare un continuum senza interruzioni, eppure a voler “sezionare” il corto si colgono varie fasi, vari momenti, corrispondenti anche alla diversa età delle protagoniste, sia Maestre che allieve.
Colpisce in particolare la differenza tra la maggiore soavità delle lezioni rivolte alle più piccine e i toni decisamente più aspri, severi, con cui una Maestra si rivolge invece a quelle ragazze, con più anni di danza alle spalle, che andranno presto in scena. Se la stessa Storia del Cinema fosse un “continuum spazio-temporale”, certe scene sembrerebbero persino prefigurare, in un vertiginoso passaggio dal bianco e nero al colore, la feroce competizione descritta (e trasfigurata) da Darren Aronofsky in Black Swan…
Più prosaicamente Kieślowski sembra voler iniziare lo spettatore, attraverso il filtro della danza classica, alle difficoltà della crescita, alla necessità di superare gli ostacoli che la vita stessa ti pone davanti. Eppure, la concisa poetica di Sette donne di età diversa appare ancora più penetrante, sincera, allorché lo sguardo si libra altrove e della vita coglie certi dettagli, apparentemente meno rilevanti ma in realtà assai suggestivi, come accade per esempio nelle inquadrature iniziali. Prima che la lezione abbia inizio.
Stefano Coccia