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Res Creata

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VOTO: 8

Il nostro battito animale

Eccola qui, a un anno di distanza dalle sessioni di pitching e dal premio di sviluppo conquistato, l’ultima fatica documentaristica di Alessandro Cattaneo dal titolo Res Creata torna sugli schermi di Visioni dal Mondo, laddove il suo percorso creativo e produttivo aveva preso il via durante la quarta edizione. Ora quel progetto sulla carta tanto ardimentoso e complesso quanto affascinante, che grandissima curiosità aveva suscitato negli addetti ai lavori presenti alla due giorni dedicata all’Industry, è finalmente giunto a compimento, mostrato in anteprima mondiale nel concorso della quinta edizione della kermesse meneghina. Ed è da lì, come è giusto che sia e per di più in casa, che l’opera del regista milanese ha spiccato il volo nel suo tour festivaliero e distributivo. Adesso tutte quelle domande legate a che tipo di frutti avrebbe dato quel trattamento hanno finalmente avuto le risposte del caso ed è di quelle che vi parleremo in questa pubblicazione.
Cattaneo ha tradotto in immagini, suoni e parole, tutto quello che l’autrice del soggetto Silvia della Sala aveva pensato per dare sostanza narrativa e contenutistica al plot. Il risultato è racchiuso in una timeline di 80’, che accoglie nel suo grembo temi e concetti non semplicissimi da approcciare, ma che la scrittura prima e la sua messa in quadro poi hanno reso efficacemente accessibili a tutti. Si passa dalla scienza alla filosofia, dall’antropologia alla psicologia e il tutto in un battito di ali e senza ridurre ai minimi termini le argomentazioni chiamate in causa. Il film le affronta di petto e senza timori, offrendo allo spettatore di turno un saggio incentrato sulla relazione uomo-animale che via via si è andata a scarnificare a causa del processo di civilizzazione. Un processo che di fatto ha cancellato un equilibrio durato per secoli e che ha visto l’essere umano prendere il sopravvento.
Tuttavia esistono ancora oggi delle sacche di resistenza rappresentate da situazioni di armoniosa convivenza tra le parti ed è quelle che Cattaneo è andato a ricercare per testimoniare la possibilità di una vera e propria identificazione. In Res Creata trovano spazio quelle di un cantante che ha scelto di vivere il calore della stalla, di un falco seguito dal suo giovane amico in un vigneto nebbioso, di coraggiosi cavalli e cavalieri nella Sardegna più remota, di serpi riconciliatrici in un rito religioso. Queste ed altre storie compongono una “natura vivente” che esplora l’antico, contraddittorio e variegato rapporto tra umano ed animale. Una relazione fatta di meraviglia, amore, sfruttamento. Un viaggio originale attraverso atmosfere inedite, alla scoperta del valore di questa affascinante coesistenza, che si consuma in un ciclo filmico che parte e si arresta sulla battigia di una spiaggia sassarese dove una spontanea processione si reca in visita alla carcassa di una balena arenata.
Un ciclo che il regista lombardo esaurisce con un modus operandi ora lucido e concreto attraverso le classiche interviste frontali ai protagonisti, e ora poetico catturando e restituendo immagini e suoni evocativi che diventano con la bellissima colonna sonora una cosa sola che scorre in piena simbiosi e sintonia.

Francesco Del Grosso

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