Home In sala Uscite della settimana Nonostante

Nonostante

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VOTO: 7.5

Tra ‘limbo’ e realtà

Sfocatura iniziale per poi iniziare a mettere a fuoco una situazione di dolore, la dipartita di un uomo. Di spalle si iniziano a vedere tre personaggi che, di lì a poco, gli spettatori inizieranno a conoscere e amare. Così comincia Nonostante, opera seconda di Valerio Mastandrea dopo Ride (il focus era l’elaborazione del lutto per chi resta), film d’apertura di Orizzonti a Venezia81. I tre sono la veterana (Laura Morante, serafica come richiede il ruolo), il Curiosone (Lino Musella, che ancora una volta dimostra di saper stare al ritmo della battuta e – quando il momento lo richiede – commuovere) e lui (lo stesso Mastandrea). Col piglio di chi sa e vuole ironizzare sulle condizioni che possono capitare nell’esistenza, si intuisce subito che siamo di fronte a una situazione di ‘fantasia’, che chissà quante volte potremo aver immaginato. Anche per questa ragione la decisione di non affibbiare nomi propri di persone, permettendo al pubblico di immedesimarsi e ‘giocare’ ancora di più con colore che sono nel limbo perché in coma. ‘Anime’? Il regista lascia abbastanza liberi di pensarlo, anche perché volutamente li vediamo come se fossero in carne e ossa e con tutte le emozioni del caso – certo qualche ‘potere’ rispetto agli esseri umani ce l’hanno. Il nostro lui trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po’, ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun’altra parte.
Poi, però, qualcosa o qualcuno può arrivare a scombussolare la zona di comfort, come può essere anche l’essere trasferito di stanza per far posto a una donna, lei (Dolores Fonzi, brava nel trasmettere il mutamento di chi è scottato, impaurito, magari anche disorientato nel rendersi conto di com’è per poi compiere dei passi).
«Raccontare una storia d’amore come quelle che scoppiano improvvisamente a una festa di scuola, di pomeriggio, a casa di sconosciuti, dove ti innamori senza un motivo reale e ti accorgi che la vita da quel giorno non sarà più la stessa di prima», ha dichiarato Mastandrea nelle note di regia «Volevamo partire da qui poiché raccontare una storia d’amore è forse più difficile che viverne una. Per questo ci serviva uno spartito semplicissimo, molto classico, come le feste di quando avevamo tredici anni, suonato però in un mondo quasi astratto dove la condizione dei nostri personaggi senza nome è metafora dei momenti della vita in cui stare fermi, immobili, rischia di diventare una forma di difesa dagli urti della vita. I nostri “Nonostante” sono questi, un avverbio che si fa sostantivo, un popolo di persone che solo quando incontra l’amore prova a opporsi alla sofferenza». Con una sua chiave, in cui la leggerezza (merito anche dei brani scelti, tra cui “Non voglio mica la luna”) si alterna con il ‘sano’ realismo, Nonostante fa fare i conti con la morte (a volte ancora un tabù, soprattutto – se ci riflettiamo – non se ne vuole parlare), la perdita, il dolore, il timore che ciò che si è vissuto non resti nella memoria dell’altro.
Completano il cast di qualità di Nonostante Giorgio Montanini, Justin Alexander Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello. Il film sarà distribuito prossimamente al cinema da Bim.
In fondo «si tratta solo di aspettare». Come? Delle ipotesi ce le propone Nonostante.

Maria Lucia Tangorra

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