Resilienza e caparbietà
“Dal profondo della notte che mi avvolge,/ Nera come un pozzo che va da un polo all’altro,/ Ringrazio gli dei qualunque essi siano/ Per la mia indomabile anima.”
Così i primi versi di Invictus, poesia scritta dall’inglese William Ernest Henley nel 1888, costretto in un letto di ospedale dal morbo che lo divorava ed al quale dovette sacrificare una gamba.
L’opera era la risposta di Henley alle dure prove che la vita gli riservò. Poco conosciuta al di fuori del mondo di lingua anglosassone, probabilmente ai più è nota perché Nelson Mandela era solito ripeterla a se stesso durante i lunghi anni della sua prigionia. Il regista vogherese Marco Rosson deve conoscerla bene, o forse no. Di sicuro conosce bene il pugile Giovanni Parisi, nato a Vibo Valentia ma cresciuto ed affermatosi a Voghera, purtroppo prematuramente scomparso, la cui vicenda umana e sportiva riecheggia il componimento di Henley.In tutta sincerità, il documentario di Rosson appare di fattura piuttosto convenzionale, con la solita mescolanza di immagini di repertorio e testimonianze di amici e conoscenti. Eppure, con il passare dei minuti si nota una differenza rispetto agli innumerevoli documentari dedicati a personalità dello sport. Non sono le gesta sportive il fulcro della narrazione ma il carattere dell’uomo; su quest’ultimo aspetto vertono le testimonianze e il filo narrativo dipanato dalla voce fuori campo di Federico Riccardo Rossi. Una delle prime cose che udiamo nel documentario Flash: la storia di Giovanni Parisi è la domanda se nello sport, come nella vita, valga più l’impegno o il talento. Non viene data una risposta univoca; la prima è che valgano allo stesso modo, la seconda è che l’impegno valga molto di più, che anzi costituisca la quasi totalità della formula del successo, con solo un piccolo contributo del talento. La vicenda di Parisi pare avvalorare la seconda risposta. Nel suo caso la parte più importante non la svolge il pur cristallino talento, che gli valse il soprannome di Flash, ma l’incrollabile volontà ed un indefettibile impegno.
I grandi campioni, i campioni veri, sono quelli che puntano sul proprio impegno. Resilienza e caparbietà, queste sono le qualità che si riconoscono nei veri campioni e sono le qualità che chiunque lo abbia conosciuto riconosce in Giovanni Parisi.
Con questo film commovente e sincero, dedicato alla famiglia Parisi, Rosson ci parla di un grande uomo, un uomo capace di superare i propri limiti, di non arrendersi nonostante la vita gliene avesse offerto innumerevoli motivi. Non il pugile Parisi, bensì Parisi l’eroe popolare al quale Voghera, la sua Voghera, erige una statua a perpetuo ricordo. Un ricordo non dannato ma luminoso, di quelli capaci di illuminare il buio ed indicare la giusta via con la forza del loro esempio.
“[…]Eppure la minaccia degli anni/ Mi trova, e mi troverà, senza paura./ Non importa quanto stretto sia il passaggio./ Quanto piena di castighi la vita,/ Io sono il padrone del mio destino./ Io sono il capitano della mia anima.”
Luca Bovio