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Fatti vedere

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VOTO: 7

La mossa alla Mrs. Doubtfire

Nel 2024 il Noir in Festival ha voluto congedarsi in maniera diversa dal solito, abbandonando quelli che sono i toni scuri e i registri cupi che è solito indossare. Lo ha fatto scegliendo come film di chiusura della 34esima edizione una commedia leggera e divertente, capace di strappare più di un sorriso al pubblico presente alla Cineteca Arlecchino lo scorso 7 dicembre. Si tratta di Fatti vedere di Tiziano Russo, presentato in anteprima mondiale fuori concorso alla kermesse meneghina prima dell’uscita nelle sale nostrane il 6 febbraio 2025 con Eagle Pictures.
Per la sua opera seconda, il regista pugliese ha cambiato a sua volta i colori della tavolozza a sua disposizione, approdando alle tonalità più chiare e solari della commedia rispetto a quelle più serie e drammatiche di lavori precedenti come le stagioni cinque e sei di Skam Italia e l’esordio nel lungometraggio Noi anni luce, del quale però ha conservato la componente romance. La rom-com, nelle cui trame si vanno a inserire flebili tracce di genere, rappresenta dunque la base sulla quale gli autori dello script, Roberto Proia e Giulio Carrieri, hanno costruito il frizzante e spassoso impianto narrativo di Fatti vedere. Un film, questo, che tra l’altro ha il merito di consegnare allo spettatore delle interpretazioni convincenti ed efficaci, a cominciare da quella di una Matilde Gioli che recentemente sul grande schermo ha inanellato una serie di battute d’arresto (da Tramite amicizia a Runner, passando per Dedalus), frutto di scelte a nostro avviso infelici, che ne hanno offuscato l’indubbio talento.
L’attrice milanese qui ingrana la marcia giusta, facendo suonare le corde comiche in maniera convincente rispetto alle volte precedenti, grazie ai tempi e allo humour della scrittura e alla direzione di Russo. Ingredienti, questi, che hanno permesso anche agli altri interpreti chiamati in causa, in particolare ad Asia Argento di sorprendere la platea con una spiazzante performance, in un ruolo lontano anni luce da quelli ai quali ci ha abituati, ossia l’amica del cuore nonché complice in sventure sentimentali della protagonista, tale Sandra, laureata in Psicologia appena stata assunta dal celebre sito di psicoterapia online fattivedere.com. Tornando a casa per raccontare tutto a Stefano, il fidanzato con il quale convive felicemente da dieci anni, lo trova con le valigie in mano: la sta mollando senza darle spiegazioni. Sandra va in crisi totale. Vuole sapere perché è stata lasciata. Durante il suo primo giorno di lavoro si rende conto non solo che un bug del sito le ha affibbiato l’identità e la foto di una arzilla settantenne, ma anche che uno dei suoi primi pazienti è proprio il suo ex. Fa in tempo a spegnere la webcam per non farsi riconoscere e, camuffando la voce, si finge l’anziana psicoterapeuta. Mandando al diavolo la deontologia, Sandra, per le sedute successive, decide con l’aiuto dell’investigatore privato Marco di improvvisarsi una novella Mrs. Doubtfire vestendo i panni della persona di cui ha involontariamente rubato l’identità online pur di avere la risposta alla domanda che la ossessiona: perché mi hai lasciata?
La risposta al perché ce la fornisce ovviamente la visione del film, così come le mosse e contromosse, gli stratagemmi e gli escamotage, messi in atto dal personaggio principale per uscire dalla matassa amorosa che le ha aggrovigliato l’esistenza. E tra una vicissitudine e un’altra, compreso un gioco di maschere che richiama il già citato Mrs. Doubtfire e i travestimenti alla Diabolik, il fruitore si trova coinvolto in un susseguirsi di divertenti schermaglie, gag e confronti verbali conditi con battute al vetriolo e doppi sensi che ricordano Addicted to Love e permettono alla timeline di scorrere piacevolmente, tra risate e momenti inaspettati,sino all’epilogo.

Francesco Del Grosso

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