Home Festival Altri festival Ditto

Ditto

190
0
VOTO: 8,5

Perché i sentimenti non sono mai vintage

In concorso alla 25ma edizione del Far East Film Festival, Ditto di Seo Eun-Young è una commedia sentimentale che, tra il vintage ed il fantasy, parla di un amore perso nelle pieghe del tempo e riscoperto attraverso l’utilizzo di un ‘baracchino’, un impianto per radioamatori che passa indenne attraverso gli anni.
Remake dell’omonimo film di Kim Jung-kwon del 2000, la versione di Seo Eun-Young scambia il genere dei protagonisti e trasla la storia di un ventennio per portarla ai giorni d’oggi, donandole così freschezza ed attualità senza perderne l’intensità.

Yong yeo (Jin-gu) è al terzo anno della facoltà di ingegneria meccanica, Mu-nee (Cho Yi-hyun) frequenta lo stesso anno di sociologia; i due si conoscono virtualmente grazie alla radio cb (il baracchino) prestato a Yong dal suo miglior amico Kim Eun-song (Bae In-hyuk) e fanno amicizia, scambiandosi consigli sentimentali. Yong è innamorato di Han-sol (Kim Hye-yoon), matricola della sua stessa facoltà, una rarità in quegli anni, Mu-nee ama da anni, in silenzio, il suo amico del cuore; due storie d’amore lontane nel tempo, eppure entrambe vibranti nel presente di ciascuno dei protagonisti.

Yong e Mu-nee scoprono infatti di vivere in due epoche diverse: il primo nel 1999, la seconda nel 2021. Poco più di vent’anni, che però hanno cambiato radicalmente il mondo dei giovani; la radio Cb (Citizens Band) l’impianto per radioamatori era, per certo verso, il social degli anni 80 (anni in cui è ambientato il film di Kim Jung-kwon) prima dell’avvento di Facebook, mentre una ormai obsoleta cabina telefonica era allora latrice di messaggi tra i ragazzi. Lo stesso linguaggio giovanile è mutato: Mu-nee usa termini colloquiali sconosciuti a Yong, suscitando nello spettatore divertimento e nostalgia. Solo i sentimenti restano immutati nel tempo: l’Amore è Amore, sempre. Ma la storia dei due ragazzi è destinata ad intrecciarsi in modi inaspettati; e Yong si troverà immerso nel dilemma (filosofico o religioso, non importa) esistenziale per eccellenza: il destino è segnato o è frutto del libero arbitrio? Mu-nee mostrerà al ragazzo un futuro non voluto; cosa fare? Arrendersi al futuro prestabilito o lottare in nome della libertà di scelta per cambiarlo? Sarà una tartaruga a mostrargli quel che già aveva davanti agli occhi portandolo verso l’unica scelta possibile. Il passato si apre così al futuro, ognuno segue il proprio percorso, ma il legame tra Yong e Mu-nee rimarrà inalterato lungo le pieghe del tempo.

Se i film squisitamente sentimentali coreani hanno conosciuto il massimo splendore tra la fine degli anni 90 e i primi Duemila per esser via via sostituiti da pellicole più leggere, Ditto, grazie ad una regia raffinata, una fotografia curata e la musica che calza a pennello con lo script, riporta quella stessa empatia ai giorni d’oggi: il remake di Seo Eun-Young mantiene infatti intatta la forza dei sentimenti, toccando corde profonde nel cuore dello spettatore. ‘Segui il tuo cuore’, ‘l’onestà paga sempre’, sono i consigli fondamentali che i due ragazzi si passano a vicenda. Perché l’amore cambia nelle epoche, restando fondamentalmente lo stesso.

Michela Aloisi

Articolo precedenteThe Sales Girl
Articolo successivoYour Lovely Smile

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here

14 − 3 =