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Bad Moms 2 – Mamme molto più cattive

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VOTO: 5.5

Un Natale (quasi) da leonesse

Come trascorrono le festività natalizie le mamme di Bad Moms, primo capitolo di quella che si annuncia come una vero e proprio prodotto comico seriale? Ovviamente in seria difficoltà, tra pargoli esigenti, addobbi fastosi e brutte figure da evitare. In più – e sia la titolazione italiana, Bad Moms 2 – Mamme molto più cattive, che quella originale, A Bad Moms Christmas, perdono una grossa occasione di originalità – si ritrovano tra capo e collo l’arrivo delle rispettive mamme, anzianotte ma ben determinate a rendere il Natale delle rispettive figliole ancora più problematico. Un titolo come Bad Grandmoms avrebbe dunque rispecchiato in modo assai più fedele lo spirito di questo sequel. Il quale offre si qualche spezia di divertimento in misura maggiore, ma non discosta il lungometraggio dalla comicità prevedibile e standardizzata del primo capitolo. Ciò nonostante il ricorso a battute e situazioni a doppio senso, ad un umorismo orientato in prevalenza verso la scatologico in modalità decisamente superiore all’opera primigenia. Non basta però a centrare l’agognato bersaglio della satira verso la classica famiglia borghese americana, in quanto l’insieme resta in una superficie ben poco caratterizzata, del tutto priva di quella cattiveria che sarebbe stata necessaria.
Ritroviamo dunque lo scricciolo Mila Kunis, l’eterea Kristen Bell e la sanguigna Kathryn Hahn – l’unica davvero in possesso del classico “fisico del ruolo” – alle prese con il consueto dilemma morale se dedicare le sacre feste alla famiglia oppure appagare qualche capriccio nei confronti di se stesse. Ci penserà il terzetto di mamme attempate composto dalle new entries Susan Sarandon, Christine Baranski e Cheryl Hines a catalizzare in chiave negativa l’attenzione delle tre protagoniste. E Bad Moms 2 – Mamme molto più cattive offre un intrattenimento non banale solamente quando si affida ad uno scontro generazionale senza troppe regole. Poi, come ovvio, tutto deve per forza incanalarsi in un buonismo di fondo tipico dei film a destinazione quanto più possibile popolare: resta allora il sapore di una mezza occasione perduta ancor più che nel primo capitolo, poiché non è sufficiente lo sdoganamento del sesso libero a fare, nell’anno di gloria 2017, del film una commedia trasgressiva. Tutt’altro. Perché anche Bad Moms 2 trasuda conservatorismo un po’ da tutte le sequenze, con la morale di fondo che è sempre meglio volersi bene per preservare lo status quo, qualunque esso sia per i vari personaggi femminili. Nessuno parli dunque di questa serie cinematografica tirando in ballo un post-femminismo che non c’entra nulla: queste “casalinghe disperate” non sono attive pasionarie in cerca di riscatto sociale ma solo strumenti da sberleffo messe in mani maschili, con il duo di registi e sceneggiatori composto da Jon Lucas e Scott Moore – gli stessi del primo film, nonché autori degli script della saga di Una notte da leoni. E si sente… – ad imbastire su di loro gags spesso da caserma inserite in contesto “gioiosamente” festante. Risultato: si ride poco e forzatamente.
Molto meglio, a questo punto, recuperare, rimanendo in tema, lo spirito davvero dissacratorio della mai tanto rimpianta serie griffata National Lampoon’s. Un Natale esplosivo (National Lampoon’s Christmas Vacation, 1989) diretto da Jeremiah S. Chechik resta un fulgido esempio di come vorremmo trascorrere i nostri Natali al cinema sul versante comico, tralasciando volentieri i cinepanettoni nostrani. Chevy Chase, dove sei?

Daniele De Angelis

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