Da videogioco a film, passando per le doti di un bravo sceneggiatore
Prendi un videogioco i cui protagonisti sono dei buffi uccellini incapaci di volare che devono combattere contro dei maiali, studialo e poi fanne un film.
Qualunque sceneggiatore fuggirebbe di fronte a una proposta del genere, o quantomeno verrebbe assalito da un attacco d’angoscia prima che il committente abbia finito la frase.
Ma Jon Vitti, per la gioia di grandi e piccini, ha reagito diversamente e, coraggioso, ha prestato la sua abile mano all’impresa, dando vita, insieme ai registi Clay Kaytis e Fergal Reilly, e ai produttori, John Cohen e Catherine Winder, tutti supportati dalla Rovio Entertainment e dalla Sony Pictures Network, a un piccolo gioiello di animazione, che non si limita a riprendere il già noto scenario del videogioco, delegando la capacità di stupire esclusivamente alla computer grafica, che rimane in ogni caso impeccabile, o a effetti pirotecnici.
Angry Birds – Il film va molto più in là, e si dedica a un inaspettato approfondimento dei personaggi, che risultano fortemente caratterizzati e in grado di dare vita e originalità a una trama che, di per sé, non avrebbe nulla di straordinario.
Red, Chuck e Bomb, protagonisti della vicenda, sono sì arrabbiati, ma per la prima volta questo stato d’animo non viene rappresentato come un lato caratteriale, bensì come un sentimento, quindi con delle origini e delle cause ben precise che lo hanno suscitato. I tre uccelli sono, in un certo senso, degli outsider, denigrati da una comunità sciocca e qualunquista che non ama porsi domande e prende le cose per come vengono, senza mai opporre resistenza o scatenare moti che potrebbero turbare quell’equilibrio posticcio costruito nel tempo. Di fronte a un simile appiattimento, la rabbia diviene un segno di protesta, e si pone, così, come causa e conseguenza di questa emarginazione.
Ma una comunità così ingenua è anche facile da dominare, irresistibile preda per ladruncoli, furfanti e affabulatori. Non sarà, pertanto, difficile per il popolo dei maiali entrare in scena a suon di musica e festini e conquistare la simpatia degli sciocchi uccellini che, immersi nelle danze, non si accorgeranno che gli stanno portando via le uova da sotto il naso. Ma i maiali dovranno fare i conti anche con la rabbia dei pensanti, e l’impresa si dimostrerà meno facile del previsto.
Attraverso una storiella condita da gag e caratterizzata da un ritmo incalzante, Angry Birds – Il film, lancia tra le righe un messaggio politico, difficile da cogliere per i più piccoli, che saranno comunque intrattenuti dagli sketch, ma piuttosto diretto per gli adulti.
Se poi a Red, Chuck e Bomb saranno Maccio Capatonda, Alessandro Cattelan e Francesco Pannofino a prestare la voce, il risultato non può che essere vincente.
Un film inaspettatamente riuscito, colorato, acuto, da vedere accompagnati dai bambini… Ma anche no.
Costanza Ognibeni