Home AltroCinema Documentari Wishing On a Star

Wishing On a Star

41
0
VOTO: 8

Regali di compleanno

Abbiamo contato almeno tre buoni motivi per cui la scelta della direzione artistica del Trieste Film Festival di scegliere Wishing On a Star come film d’apertura della 36esima edizione ci è sembrata particolarmente azzeccata. A tagliare il nastro il nastro di partenza ci ha pensato l’ultima fatica del Peter Kerekes, di cui la kermesse giuliana negli anni passati ha ospitato quasi tutti i lavori precedenti e dove il regista slovacco-ungherese nel 2022 è stato invitato a tenere una Masterclass. A chi meglio di lui, habitué della manifestazione, poteva spettare tale onore. E questo è il primo. Poi c’è il fatto che la pellicola in questione è di casa, poiché girata anche in Italia, per la precisione in Friuli Venezia Giulia e in Campania. La si può considerare quindi “Born in Trieste”. E last but not least, è un progetto audiovisivo davvero meritevole di attenzioni per le qualità espresse, che le hanno permesso, prima della proiezione triestina e dell’uscita nelle sale nostrane con Lab 80 il 17 gennaio 2025, di partecipare a numerosi e prestigiosi festival in tutto il mondo, a cominciare dalla première nella sezione Orizzonti dell’81esima Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica.
Insomma, Wishing On a Star aveva tutte le carte in regola per fare bene e lo si capisce a un primissimo sguardo, con il lungometraggio di Kerekes che fonde in maniera efficace l’atmosfera cinematografica di un film di finzione con le emozioni reali che provengono da persone reali. Il racconto ruota attorno alla carismatica figura di Luciana, astrologa napoletana, che ha un metodo per far avverare i desideri dei suoi clienti. Tutto ciò che devono fare è intraprendere un viaggio nel giorno del loro compleanno verso una certa destinazione per rinascere sotto nuove configurazioni celesti. Non importa se la destinazione è Taipei, Beirut o un paesino vicino a casa: durante i viaggi del compleanno, i protagonisti vivono trasformazioni inaspettate e scoprono ciò che desiderano veramente. Il risultato è un giro del mondo che parte dallo studio della travolgente Luciana fatto di tappe a volte fisiche, altre virtuali e altre ancora simboliche, compiute da una galleria di persone/personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi (su tutti le gemelle partenopee). La cinepresa si fa testimone indiscreta per entrare ed uscire dalle esistenze delle figure che incontriamo lungo la timeline, tenendo l’astrologa come baricentro e orsa maggiore per non perdere mai la rotta.
E il tutto prende forma e sostanza attraverso un palleggio insistito, scorrevole e ben congegnato tra documentario e messa in scena derivante da una costruzione/scrittura a tavolino. Queste due anime però coesistono in maniera armoniosa e lo fanno mescolandosi senza soluzione di continuità, contaminandosi e perdendosi l’una nell’altra, quel tanto da rendere ancora più invisibile la linea già sottile che separa il vero dall’artefatto. Sta qui il merito dell’autore, che con un “gioco di prestigio” crea un docu-film che con una chiave ironica apre le porte del racconto a una serie di tematiche universali e una serie di livelli di lettura. Il primo ruota attorno all’astrologa che ascolta i desideri dei suoi clienti. Il secondo esplora la loro vita quotidiana, a volte in completa contraddizione con ciò che hanno rivelato a Luciana. Il terzo si basa sulle situazioni magiche che si verificano durante un viaggio di compleanno. Il quarto, infine, è quello che tiene tutto insieme ed è incentrato sulle perplessità, i dubbi e i sogni della protagonista, perché anche lei ha i suoi desideri. E il modo fluido in cui questi piani narrativi riescono a scorrere e a passarsi di volta in volta il testimone sulla timeline, anche grazie al lavoro di montaggio (Marek Šulík) e di scrittura di Erica Barbiani con lo stesso Kerekes, è l’altro punto di forza dell’opera.

Francesco Del Grosso

Articolo precedenteDavid Lynch, oltre l’immensità
Articolo successivoWhen the Phone Rang

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here

quattro × 5 =