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The VVitch

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VOTO: 8

Il tempo oscuro

I grandi film non invecchiano; anzi, assumono differenti sfumature adeguandosi in modo camaleontico al tempo futuro. Ecco spiegata la necessità di possedere opere che colpiscono l’immaginazione in modo così forte e radicale da poter essere annoverate in questo ristretto lotto. Un buon motivo, questo, per acquistare dunque una copia della versione home video di The VVitch, clamoroso esordio del regista statunitense Robert Eggers passato sin troppo in sordina nelle sale italiane “per colpa” della propria, presunta, appartenenza al genere horror. E quindi alla cosiddetta serie B. Nulla di più sbagliato. Perché The VVitch: A New-England Folktale – come recita il bellissimo e suggestivo titolo originale – è un’opera refrattaria a qualsiasi tentativo sommario di classificazione. L’aspetto esoterico, infatti, è solamente una delle chiavi di lettura, probabilmente nemmeno la principale. Quasi un pretesto per raccontare un originalissimo coming of age bagnato di sangue e dolore, lo stesso che, a ben guardare, in differenti declinazioni si trova alle spalle di qualsivoglia individuo ogni volta che esso/a guarda in direzione del proprio passato infantile e adolescenziale. Ben presente è invece l’integralismo soffocante, sia esso religioso – come nel caso specifico – oppure politico, assecondando una lettura più ampia del lungometraggio di Eggers. Quello che prelude ad un isolazionismo che conduce, in modo pressoché inevitabile, al disfacimento. In questo caso dell’unità di base del corpus sociale, cioè l’istituzione famigliare.
Siamo nella prima metà del 1600. Il tempo delle prime colonie britanniche nel Nuovo Mondo. Una famiglia composta da padre, madre e cinque figli di età variabile, viene cacciata dal villaggio per la propria intransigenza in materia religiosa e va ad insediarsi solitaria in una pianura confinante con un bosco minaccioso. La misteriosa scomparsa del neonato Samuel darà il via ad una discesa nell’abisso profondo delle paure di ogni componente appartenente al nucleo.
Diventa quasi pensiero spontaneo, per agganciarsi alla nostra introduzione, accostare The VVitch alla situazione da poco venutasi a creare negli Stati Uniti. Come se le lancette del tempo si fossero improvvisamente messe a correre all’indietro, si parla adesso di muri da erigere, di difesa dall’altro (l’esterno, perciò estraneo) nonché di protezione economica e sociale nei confronti di coloro che vivono in quello sterminato paese. Ebbene The VVitch, già dopo un paio d’anni dalla sua comparsa nelle sale americane, manifesta in largo anticipo il suo status di cartina tornasole dei tempi presenti, evidenziando doti di precognizione che solo ai grandi film è stata virtù riconosciuta, nel corso dei decenni. E questo grazie alla capacità autoriale di Eggers – anche sceneggiatore – di rifiutare a priori la distinzione, convenzionale e manichea, tra bene e male, mescolando al contrario ad arte i due estremi (integralismo religioso versus Satana) per creare una sorta di limbo dove lo spettatore può (angosciosamente?) perdersi assieme alla giovane protagonista Thomasin, mirabilmente interpretata da Anya Taylor-Joy. La quale corona il suo percorso esistenziale, nel finale del film, mediante una delle sequenze più iconiche e suggestive dell’intero cinema del nuovo millennio. Questo perché The VVitch, pur ambientato in un passato remoto, rappresenta qualcosa di veramente innovativo e mai visto prima d’ora.
Tutte ragioni per le quali si può tranquillamente soprassedere di fronte alla totale mancanza di extra dell’edizione pubblicata da Universal Home Video, forse dettata da una precisa scelta dell’autore. In fondo è solo il film, nei determinati casi in cui ci si trova di fronte ad una grande opera cinematografica o artistica in genere, a dover esprimere l’ultima parola. Quella, cioè, scaturita dall’incontro/confronto/scontro tra il film stesso e chi lo guarda.

Daniele De Angelis

The VVitch
Regia: Robert Eggers  USA, 2015  Durata: 92′
Cast: Anya Taylor-Joy, Ralph Ineson, Kate Dickie
Lingue: Italiano DTS Surround 5.1, Inglese DTS HD Master 5.1  Sottotitoli: Italiano, Inglese, altre lingue
Formato: 1080p High Definition Widescreen 1.66:1
Extra: assenti
Distribuzione: Universal Pictures Home Video

 

 

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