La poesia della vita
L’Ottobre giapponese è ormai parte integrante del Ravenna Nightmare Film Festival, che, anche per l’edizione del ventennale, offre una nutrita selezione di film ed eventi speciali. Ad aprire le danze, cinque cortometraggi animati di Yano Honami, ospite in sala, regista e disegnatrice, tra cui quel Sei tu, Ser Brunetto? presente anche lo scorso anno nella sezione di cortometraggi dedicata a Dante. Oltre al summenzionato, ci ha colpito molto piacevolmente Sunset Train (Yūyake 2021), perfetto mix tra cortometraggio e videoclip; la storia, infatti, si dipana sulla voce e le note di Wataru Takada, che a sua volta prende le parole da una poesia di Hiroshi Yoshino.
Una musica malinconica accompagna il canto del cantastorie, mentre un’animazione semplice e delicata mostra una giovane ragazza su un treno diretta a casa al tramonto, che si alza per far accomodare un anziano. Un gesto perlopiù raro, pregno di gentilezza e rispetto, tratto caratteristico del popolo giapponese, che la ragazza ripete ancora, dopo essersi seduta nuovamente alla discesa dal treno del primo anziano. Ma anche la seconda anziana scende dopo solo una fermata; e siccome non c’è due senza tre, la terza volta la giovane ragazza sceglie di abbassare la testa e rimanere al suo posto, piena di rimpianto e sensi di colpa.
In una manciata di minuti che si può contare sulle dita di una mano, Yano Honami descrive con tratto sicuro e colori delicati un mondo, concentrato nella varia umanità presente su una carrozza di un treno, indagando al contempo sulla sofferenza inespressa e sulla gentilezza, caratteristica insita nel DNA del popolo giapponese, nell’era moderna. Sunset Train è un ritratto non banale della società odierna che emoziona e fa riflettere; accompagnata da musica e parole, è una poesia che prende vita.
Michela Aloisi