Una conclusione da paura
Un’altra edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, la XXIII, si è conclusa, come sempre ricca ed emozionante sia dal punto di vista cinematografico che culturale; un appuntamento imperdibile per gli amanti del genere, tra concorso, prime nazionali, incontri letterari e masterclass. Cineclandestino ha potuto seguire in loco gli ultimi giorni del festival, che anche quest’anno si è svolto nella stimolante sede del Teatro Rasi, assistendo, oltreché a molte proiezioni delle diverse sezioni ed alla premiazione finale, all’interessante incontro letterario con Massimo Carlotto, autore, tra l’altro, della saga dell’Alligatore, all’omaggio a David Linch con il documentario I know Catherine the Log Lady di Richard Green, e soprattutto alla speciale consegna della Medaglia al Valore a Brando De Sica, la cui opera prima, Mimì – Il principe delle tenebre, è già un cult del genere. De Sica si è mostrato emozionato e felice di raccontarsi al pubblico presente in una intensa intervista a cura della Direttrice Artistica del festival, Mariangela Sansone.
Oltre alle sezioni del concorso, ancora una volta il Ravenna Nightmare ha ospitato gli speciali Ottobre Giapponese e Showcase Emilia Romagna; tra gli eventi in programma, abbiamo potuto assistere alle proiezioni del capolavoro L’arpa birmana di Ichikawa Kon del 1956, presentata come sempre da Marco Del Bene, e de L’isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi, che avevamo avuto modo di vedere già un anno fa durante la 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, cui è seguito un interessante Q&A con la regista e con lo sceneggiatore Eugenio Lio.
Tra i film in concorso, abbiamo potuto seguire in sala il visionario Lotus della regista Signe Birkova, l’inquietante Murk del danese Martin Vrede Nielsen, il disturbante Crushed di Simon Rumley e l’ironico Snare of Evil del ceco Jan Haluza, un horror classico in cui ogni tassello si incastra alla perfezione, che la scrivente ha particolarmente apprezzato per stile ed ironia.
Tra pubblico e giurie di esperti, questi sono stati tutti i premi del festival:
Medaglia al Valore a Brando De Sica
Premio Metalupo del Pubblico per il Concorso Nazionale Lungometraggi: Blooming Death di Luca Fabiani
Premio della critica assegnato dalla giuria composta da Manlio Gomarasca, Paolo Nizza e Fabio Zanello: Crushed di Simon Rumley, con questa motivazione: “il regista Simon Rumley, fautore della violenza ellittica e fuori campo, in “Crushed” usa il genere per polarizzare i meccanismi delle dinamiche relazionali e delle pulsioni di vendetta con un ferreo credo religioso. Rumley confeziona un vero e proprio incubo in cui scivolare e smarrirsi, un’opera complessa e tecnicamente ineccepibile”.
Menzione Speciale della giuria sul Concorso Internazionale Lungometraggi: Lotus di Signe Birkova con questa motivazione: “in “Lotus”, la regista Signe Birkova è magistrale nell’intrecciare gli snodi narrativi, giocando con il metacinema impregnato di surrealismo, elevando all’ennesima potenza il potere dell’immagine e sfruttando le suggestioni del cinema muto. Un sovraccarico culturale, cromatico e sensoriale per un film mosaico dai molteplici tasselli”.
Premio del pubblico Anello d’Oro Concorso Internazionale Lungometraggi: Crushed di Simon Rumley
Premio del pubblico Anello d’Argento Concorso Internazionale Cortometraggi: First Sight di Andrew McGee
Premio Associazione Deserto Rosso Concorso Internazionale Cortometraggi: Les Bêtes di Michael Granberry
Premio Méliès d’Argent assegnato sul Concorso Europeo Cortometraggi dalla giuria composta da Luca Balduzzi, Gerardo Lamattina e Gianmarco Pezzoli: The Leader Will Come di Michiel Geluykens con questa motivazione: “per l’uso attento e incisivo del linguaggio cinematografico, capace di costruire un’atmosfera intensa e suggestiva. Il film è sostenuto da interpreti di grande presenza, i cui volti e sensibilità attoriali donano autenticità e profondità a ogni scena”.
Menzione speciale della giuria sul Concorso Europeo Cortometraggi: TV or The Disturbance on Forest Hill Road con questa motivazione: “per aver saputo coniugare l’animazione con un argomento di stretta attualità come la sovraesposizione alle tecnologie (vecchie e nuove), attraverso uno stile molto peculiare e moderno”.
Michela Aloisi
Riepilogo recensioni per sezioni della 23esima edizione del Ravenna Nightmare Film Fest
Concorso Internazionale Lungometraggi
Lotus di Signe Birkova
Murk di Martin Vrede Nielsen
Concorso Nazionale Lungometraggi
La bocca dell’anima di Giuseppe Carleo
Il primo figlio di Mara Fondacaro
Concorso Europeo Cortometraggi Méliès d’Argent
TV or The Disturbance on Forest Hill Road di Frederic Siegel
Contemporanea
A Different Man di Aaron Schimberg
As Bestas di Rodrigo Sorogoyen
Beau ha paura di Ari Aster
Showcase Emilia-Romagna – Cinema e territorio
Al progredire della notte di Davide Montecchi









