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Love Nonetheless

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VOTO: 7.5

Girotondo

L’amore, si sa, non è mai una cosa semplice. Il tutto, però, si fa ancora più complicato nel caso in cui l’amore stesso non è corrisposto. Ne sa qualcosa il libraio trentenne Tada, protagonista del lungometraggio Love Nonetheless, diretto nel 2022 dal cineasta giapponese Jojo Hideo e presentato in anteprima italiana in occasione del Far East Film Festival 2022.
Tada, dunque, è il proprietario di una piccola libreria. Un giorno entra nel suo negozio la giovane liceale Misaki, la quale, improvvisamente, ruba un libro e scappa via. Pentita del suo gesto, la ragazza gli confesserà di aver agito così, in quanto da tempo innamorata di lui e desiderosa di catturare la sua attenzione. Ogni giorno in cui Misaki andrà a trovare Tada, gli porterà una lettera d’amore in cui gli chiede di sposarla. Il ragazzo, data la loro differenza d’età, le spiega in continuazione che la cosa non è possibile (anche perché egli è ancora innamorato di Ikka, che a suo tempo lo aveva respinto e che, a sua volta, sta per sposarsi), ma al contempo apprezza le lusinghe e la compagnia della ragazzina. Le cose, tuttavia, si complicano quando Ikka – dopo aver scoperto un tradimento da parte del suo futuro marito – deciderà di tradirlo a sua volta proprio con Tada.

Love Nonetheless, dunque, è una fresca e frizzante commedia dalle venature erotiche, che attinge a piene mani dalla tradizione dei lungometraggi giapponesi a carattere erotico che particolare successo hanno avuto negli anni Settanta e Ottanta (prima di vedere la loro produzione diradarsi lentamente). Il regista Jojo Hideo, a tal proposito, ha tentato a suo modo di mantenere viva tale tradizione senza, appunto, rinunciare a un velato erotismo che pervade l’intero lungometraggio, ma dando vita, al contempo, a una commedia garbata e mai sopra le righe, in cui la figura della donna sembra sempre avere il controllo della situazione, solita com’è a “manovrare” gli uomini come se fossero delle marionette (entrambi gli uomini presenti, in questo caso, ossia Tada e il fidanzato di Ikka, si lasciano quasi trasportare dagli eventi, senza apparentemente prendere una posizione decisa in merito).
Al contempo, in Love Nonetheless viene messa in scena una non semplice parabola sui rapporti interpersonali quasi di schnitzleriana memoria, dove complesse questioni morali (oltre, ovviamente, al ruolo che la religione continua a esercitare all’interno della società in cui viviamo) vengono affrontate con grazia, eleganza e con un tocco di gradita ironia, senza mai scadere nel banale o nel già detto, in un lungometraggio in cui non mancano atmosfere evocative, in cui una grande città metropolitana sembra comunque costruita intorno ai suoi personaggi, quasi “immune” alla vita frenetica che caratterizza ogni vasto centro urbano.
Chi avrà la meglio in questo bizzarro girotondo amoroso? I quesiti lasciati in sospeso non sono pochi. Ma va benissimo così. Forse soltanto una passeggiata al tramonto lungo le rive di un fiume o la lettura di un buon libro durante una fugace pausa pranzo possono regalare ai nostri protagonisti la tranquillità e la serenità di cui hanno costantemente bisogno.

Marina Pavido

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