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Free Fall

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VOTO: 9

Un prezzo alto da pagare

Ci sono eventi che restano impressi per sempre sulle pagine di storia e nella mente delle persone. Quelli che costarono la vita alle circa 3000 vittime dei quattro attacchi suicidi coordinati compiuti contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d’America da un gruppo di terroristi appartenenti all’organizzazione terroristica Al Qaida l’11 settembre del 2001 sono parte di essi. Da quegli attentati sono trascorsi più di vent’anni, eppure il ricordo è ancora forte. Da parte sua la Settima Arte e l’audiovisivo in generale non hanno mai smesso di rievocare quei fatti con film, documentari, serie televisive e cortometraggi. L’ultimo in ordine di tempo ad approdare sul grande schermo, collezionando un numero rilevante di partecipazioni festivaliere, è lo short diretto da Emmanuel Tenenbaum, scritto a quattro mani con il sodale Guillaume Fournier, dal titolo Free Fall, presentato in concorso alla quinta edizione del Pop Corn – Festival del Corto nella sezione “Corti d’Autore”.
Partendo da eventi realmente accaduti nel corso dell’attacco alle Torri Gemelle, il cineasta francese, con il contributo in fase di scrittura del collega canadese, racconta la storia di Tom, un giovane trader che lavora in una banca londinese, ma le sue recenti prestazioni sul lavoro, rivelandosi alquanto deludenti, lo hanno messo in una posizione precaria e malvista agli occhi degli altri colleghi. Quando il primo aereo colpisce il World Trade Center, l’uomo è convinto che si tratti di un attacco terroristico, non di un incidente. È così che inizia la più grande scommessa della sua vita…
Purtroppo il protagonista di Free Fall, interpretato con forza e intensità da Abraham Lewis, aveva ragione, con il suo successo personale e l’intuizione avuta che ha portato nelle casse della Società per la quale lavorava guadagni a più zeri. Un incasso stratosferico e una promozione sul campo che però ha dietro di sé un prezzo in termini di vite umane altissimo. Quello che si consuma nei venti minuti a disposizione della timeline è la cronaca in diretta di una tragedia immane, che il protagonista, i suoi colleghi di lavoro e superiori, vivono a centinaia di km di distanza, ma con un’attenzione rivolta ai profitti prima che alle conseguenze letali degli attentati. In tal senso, Free Fall è una dura e cruda riflessione sulla speculazione e sul profitto a ogni costo, ma soprattutto un dito puntato contro il Dio denaro e una denuncia contro ciò che è accaduto quel maledetto giorno.
Attraverso una delle tante storie non ancora raccontate legate a doppia mandata alla tragedia, Tenenbaum offre uno sguardo esterno e inedito sull’11 settembre, facendo rivivere le fasi salienti dell’attentato da una prospettiva diversa rispetto a quelle mostrate sino ad oggi. Impossibile staccare gli occhi dallo schermo per l’intera durata, grazie alla capacità degli sceneggiatori e del regista di coinvolgere il pubblico con un ritmo sempre alto e un crescendo magistrale di tensione che come in un thriller che si rispetti accompagna lo spettatore di turno sino a un colpo di scena finale che lascia senza parole. Il risultato è un pugno alla bocca dello stomaco che manda KO chiunque si trovi sulla linea di tiro. La sapiente costruzione narrativa e drammaturgica, le performance attoriali e la gestione della tensione destinata poi a implodere nello scioccante epilogo, travolgono il fruitore con un’onda anomala di emozioni cangianti.

Francesco Del Grosso

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