Un signore del tempo della porta accanto
A dire la verità, ho iniziato a scrivere questo articolo ad agosto. Tra una cosa e l’altra non sono riuscita ad andare avanti. E direi che questo ritardo, alla fine, è stato un evento positivo. Ho potuto vedere l’inizio della nona stagione di Dr. Who, e capire meglio in quale direzione si stia evolvendo. Ma iniziamo dal principio.
La prima puntata di Dr. Who, “Un bambino ultraterreno “, fu trasmessa in bianco e nero nel lontano 1963, da uno studio della BBC. Per essere precisi, era il 23 novembre del 1963, un giorno dopo l’assassinio di J.F. Kennedy.
Doctor Who è stato il frutto dell’ingegno di Sydney Newman, un canadese che nel 1962 divenne capo del reparto d’arte drammatica della BBC. Newman, che aveva creato The Avengers per ITV, nel 1961 fu chiamato alla BBC per creare dei programmi che potevano alzare gli ascolti e aiutare la casa a ottenere il primato proprio sul loro rivale ITV. Newman ebbe l’idea per creare qualcosa che potesse essere sia educativo che divertente: suo obiettivo era la fantascienza. Dunque il dipartimento realizzò una relazione sullo stato della science fiction, che si dimostrò scoraggiante. Nel rapporto si esprimeva la considerazione che il genere fantascientifico era prevalentemente americano, che non era molto popolare, che non si appellava molto alle donne e così via. In altre parole: adattare per la televisione un’opera già esistente di fantascienza era impossibile e assumere qualsiasi scrittore di fantascienza sconsigliabile. Nonostante tutto, Newman decide di non dare retta ai presagi negativi e di non rispettare le convenzioni del genere. Insieme ai membri dello staff cominciò a esplorare le diverse possibilità, pensando a come avvicinare l’eventuale serie di genere SF al pubblico medio. Ed è proprio in una di queste riunioni che fu proposto l’uso di una macchina del tempo. Da un punto di vista educativo, questo dispositivo ha avuto un vantaggio significativo: un eroe che viaggia attraverso il tempo e lo spazio, risultando così in grado di offrire lezioni di storia e di scienza. La scelta è stata influenzata dal film del 1951 Ultimatum alla Terra, in cui uno straniero che viaggia con un robot atterra con un disco volante sul Washington Mall, nella speranza di porre fine alla guerra sulla Terra. Quindi, l’idea del disco volante fu la prima ad essere ponderata, ma non fu presa in seria considerazione anche perché la serie si doveva sviluppare in modo da piacere sia alle donne che agli uomini, ma doveva essere anche adatta ai bambini. Quindi l’idea del disco volante, come anche quella del robot e di altri eventuali mostri, fu scartata all’inizio. Il Tardis, la macchina del tempo a forma di cabina della polizia, accompagna invece il Dottore fino ai giorni odierni. Tutti coloro che ci entrano per la prima volta rimangono stupefatti, perché il Tardis è più grande all’inerno, fino ad assumere le sembianze di una nave spaziale. Difatti la frase “Ma è più grande dentro” continua a ripetersi quasi in ogni puntata. Il Tardis è quasi un essere vivente, fonte di benessere e rigenerazione per il Dottore.
Di cosa parla questa serie? Parla di un Signore del Tempo, un alieno che viaggia con la sua macchina del tempo per vari pianeti e varie epoche, arrivando sempre in aiuto ai terrestri, o ad abitanti di altri pianeti, seguito poi di solito da un accompagnatore. Il Dottore è colui che riesce sempre a risolvere tutti i problemi, utilizzando modi un po’ particolari e del tutto inusuali. È armato di un cacciavite sonico, un attrezzo alquanto particolare che apre le porte e smonta le cose con facilità. Il protagonista non dice mai il suo nome, da cui il titolo Doctor Who ovvero “Dottor Chi”. Proviene da un mondo che è stato distrutto dalla guerra, di cui è l’unico (o quasi) sopravvissuto. I suoi nemici giurati sono i Dalek, coloro che hanno distrutto il suo mondo, esseri meccanici, senza alcuna emotività. Il Dottore è quasi immortale, visto che riesce a rigenerarsi nel momento della morte del suo corpo fisico, assumendo un’altra forma ma mantenendo la sua personalità, memoria e capacità.
In alcune puntate appare anche il personaggio di un altro Signore del Tempo, il Maestro. Il rapporto tra il Maestro e il Dottore è particolarmente strano, un rapporto di amicizia-inimicizia costante, ma con sviluppi alquanto inusuali. Anche qui non vorrei fare il guastafeste, dunque mi astengo dal dare ulteriori informazioni compromettenti.
Il Dottore è il tipico archetipo dell’eroe solitario, uno che salva tutti, ma non riesce mai a salvare se stesso. La sofferenza per la tragica fine del suo mondo e del suo popolo, e i sensi di colpa per le azioni intraprese da lui durante la guerra del tempo, lo rendono in qualche modo “sentimentale” verso la terra e i suoi abitanti, e quindi si prodiga per proteggere entrambi. Dalle prime puntate con un dottore anziano, serio, quasi antico, siamo adesso arrivati, tramite tanti volti giovani e meno giovani, a un altro dottore un po’ anziano e bisbetico. L’evoluzione del personaggio segue l’inventività dei produttori, che con la durata incredibile della messa in onda di questo telefilm hanno dovuto spremere davvero bene le meningi. I nuovi Dottori, dal nono Christopher Eccleston, passando per il decimo David Tennant e l’undicesimo Mat Stone, per arrivare al dodicesimo Peter Capaldi, hanno portato tutti un soffio di freschezza ma anche di una qualche pazzia al personaggio. Per non parlare delle loro compagne, Rose, Donna, Amelia e alla fine Clara, tutte con una personalità unica e particolare (se devo dire la verità, a me piaceva tanto Donna Noble per il suo spirito e il carattere frizzante, ma probabilmente il pubblico maschile non sarebbe affatto d’accordo con me). Per quanto la serie possa essere considerata di nicchia da alcuni, bisogna sempre tener conto del fatto che ci sono stati più di 800 episodi finora realizzati, e che Dr. Who detiene il record di serie TV fantascientifica più longeva e più di successo al mondo. Nel 2013, ha festeggiato il cinquantesimo anniversario con lo speciale “Il giorno del Dottore”, che è stato trasmesso su varie reti nazionali e proiettato al cinema in alcuni paesi tra cui l’Italia. Immaginate anche che con una programmazione così lunga la serie ha raccolto un gran numero di fan, persino tra celebrità di cui faremo solo alcuni nomi: la Regina Elisabetta, Tom Hanks, Johnny Depp, Robert Downey Jr., più il padre dei Simpsons, Matt Groening, che lo ha omaggiato svariate volte, Patrick Stewart, Craig Ferguson, i registi Steven Spielberg, George Lucas e Peter Jackson, il quale ha ammesso che non gli dispiacerebbe dirigerlo, e il professor Stephen Hawking. La nona serie è iniziata da poco, il 19 settembre e promette molto, molto bene. Il dodicesimo Dottore, interpretato da Peter Capaldi, è davvero degno del ruolo. Porta in scena un Dottore bisbetico, distaccato, molto sulle sue, ma nello stesso tempo, forse, uno dei Dottori più all’avanguardia. Non dico altro, per non “spoilerare” nulla ai lettori, ma raccomando la nona serie con molto entusiasmo.
Alla fine diciamo anche questo: la serie Dr. Who è andata in onda dal 1963 fino a 1989, per la bellezza di 26 stagioni. È ritornata nel 2005, andando avanti fino a oggi. Ci sono stati 12 Dottori finora:
1. William Hartnell (stagioni 1–4)
2. Patrick Troughton (stagioni 4–6)
3. Jon Pertwee (stagioni 7–11)
4. Tom Baker (stagioni 12–18)
5. Peter Davison (stagioni 19–21)
6. Colin Baker (stagioni 21–23)
7. Sylvester McCoy (stagioni 24–26)
8. Paul McGann (film TV 1996)
9. Christopher Eccleston (nuova serie, stagione 1)
10. David Tennant (nuova serie, stagioni 2–4)
11. Matt Smith (nuova serie, stagione 5–7)
12. Peter Capaldi (nuova serie, stagione 8 e 9 -in corso)
E anche John Hurt come il Dottore Guerriero.
Come sempre, finisco l’articolo con una citazione :
“Sono il Dottore. Sono un Signore del Tempo. Vengo dal pianeta Gallifrey nella costellazione di Kasterborous. Ho 903 anni e sono l’uomo che salverà la vita a voi e a 6 miliardi di persone sul pianeta qua sotto. E’ un problema per te?
-No…-
In questo caso…ALLONS-Y!”
Il Dottore
Alla prossima serie e prossimo viaggio…
Indira Durmic