Da oggi, a Trieste, il 15° festival internazionale della fantascienza
Tra i festival italiani che in questi anni CineClandestino ha seguito con maggior dedizione, il triestino Science + Fiction occupa senz’altro un posto importante: un territorio di ricerca praticamente unico, nella nostra penisola, per ciò che riguarda i molteplici aspetti del cinema fantastico, con aperture interessanti anche nei confronti della letteratura e di altre arti.
Con date leggermente spostate in avanti rispetto alle ultimissime edizioni, questo 15° appuntamento si presenta poi particolarmente succulento. Da oggi, 3 novembre, fino all’8 ultimo giorno di proiezioni, la manifestazione organizzata e promossa da La Cappella Underground trasformerà realmente Trieste nella capitale europea del cinema fantastico. Sono infatti previste la convention annuale della European Fantastic Film Festivals Federation (EFFFF) e la 19a Golden Méliès Ceremony, programmata il 6 novembre, che sarebbe poi la cerimonia di consegna del premio Méliès d’or, l’Oscar del Cinema Fantastico della EFFFF, network a cui la manifestazione triestina aderisce fin dal 2005.
E per festeggiare al meglio la Golden Méliès Ceremony, Trieste Science+Fiction presenta in cartellone lo show dei Goblin di Claudio Simonetti, pronti a celebrare i 40 anni di Profondo Rosso di Dario Argento con la sonorizzazione dal vivo della colonna sonora che li ha resi celebri nel mondo: Claudio Simonetti’s Goblin “Profondo Rosso Live Soundtrack”.
Sono attesi ospiti di un certo valore, quindi. Tra gli italiani non soltanto il maestro Simonetti, ma anche l’inossidabile Luigi Cozzi, presidente della giuria del Méliès d’argent che verrà omaggiato con una breve anticipazione del suo prossimo lavoro cinematografico, per non parlare poi del ritorno di Lorenzo Sportiello e del suo pregevole lungometraggio d’esordio, Index Zero, vincitore del Méliès d’argent al Trieste Science+Fiction 2014.
Neanche a dirlo, presenze importanti ci saranno anche e soprattutto dall’estero, ma è su una in particolare che vorremmo soffermarci, trattandosi di uno scrittore veramente di culto: a presiedere la Giuria internazionale del Premio Asteroide sarà infatti lo scrittore statunitense Joe R. Lansdale, che con oltre venti romanzi e centinaia di racconti al suo attivo è forse il più geniale autore di genere contemporaneo. Tra i titoli maggiormente noti troviamo: La notte del drive-in e Il giorno dei dinosauri (editi per la prima volta da Urania nel 1993), Il mambo degli orsi, Bad Chili, Rumble Tumble, Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Tramonto e polvere, Cielo di sabbia, Acqua buia, Una coppia perfetta, I racconti di Hap e Leonard e Notizie dalle tenebre.
Sui film ancora non abbiamo detto molto. Di sicuro ci sarà tempo di farlo nei prossimi giorni, visto che CineClandestino seguirà il festival fino alla sua conclusione. Già da oggi, comunque, le proiezioni su cui puntare sono parecchie. Tra i titoli della doppia pre-apertura pomeridiana spicca Dark Star – HR Giger’s World, intrigante documentario in cui la giornalista Belinda Sallin ci accompagna nella casa del celebre artista, creatore di Alien. Un altro genere di curiosità è ciò che suscita [REC]4: Apocalypse di Jaume Balagueró: sarà riuscito il prolifico cineasta iberico a riscattare l’insulsaggine del secondo e del terzo episodio, diretti per la verità dal solo Paco Plaza, suo sodale sin dal primissimo, fortunato lungometraggio, così da restituire un senso a quella saga horror partita così bene ma impantanatasi subito dopo?
C’è da dire, comunque, che oggi i riflettori saranno puntati soprattutto sul film di apertura del festival, ossia l’anteprima italiana dell’attesissimo Frankenstein di Bernard Rose (regista di culto, autore tra l’altro di Candyman e Il violinista del Diavolo), ambientato nella Los Angeles di oggi e raccontato interamente dalla prospettiva del mostro; se “la creatura” è impersonata per l’occasione da Xavier Samuel (The Twilight Saga: Eclipse), altri due interpreti di notevole caratura, Carry-Anne Moss e Danny Houston, vestono i panni della coppia di eccentrici scienziati che l’hanno plasmata.
L’esito di questa ennesima, ma almeno sulla carta particolarissima rivisitazione cui è andato incontro uno dei miti fondanti dell’horror moderno lo vedremo stasera, per tutto il resto ci terremo aggiornati durante la settimana.
Stefano Coccia
Riepilogo recensioni sezione per sezione del Trieste Science + Fiction 2015
Neon
It Follows di David Robert Mitchell
We Are Still Here di Ted Geoghegan
What We Do in the Shadows di Taika Waititi, Jemaine Clement
The Whispering Star di Sion Sono
The Zero Theorem di Terry Gilliam
Frankenstein di Bernard Rose
No Men Beyond This Point di Mark Sawers
Turbo Kid di François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell
Calculator di Dmitriy Grachev
Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael
[REC] 4: Apocalypse di Jaume Balagueró
Méliès d’or
Goodnight Mommy di Veronika Franz, Severin Fiala
Index Zero di Lorenzo Sportiello